“Ogni volta che arriviamo nella casa al mare per passare l’estate vorrei lavare i materassi nelle varie stanze ma non saprei proprio come fare… ci sono macchie qua e là, ma più che altro vorrei sapere che li usiamo puliti. Avresti mica dei consigli su come pulire il materasso?”
la prima cosa da fare è aspirare il materasso, meglio ancora se ti armi di pazienza e usi il beccuccio piccolo per i divani o il beccucchio battitappeti;
se ci sono delle macchie piccole, puoi versare un po’ di acqua ossigenata, lasciala agire e aspetta che asciughi;
per le macchie più grandi puoi fare una soluzione con 1Lt di acqua e 100ml di USAMIX;
immergi il PANNO MULTI in Microfibra nella soluzione di acqua e USAMIXe strofina sulle macchie del materasso;
lascia asciugare il materasso, meglio se all’aria aperta (se ne hai la possibilità spostalo su una terrazza o vicino a una finestra, altrimenti lascia semplicemente areare la stanza).
USAMIXè un igienizzante a base di acqua ossigenata, quindi con questa operazione sei sicura di igienizzare i tuoi materassi.
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Le scarpe bianche sono un’icona di stile: perfette per ogni occasione, eleganti e versatili. Ma diciamocelo, mantenerle immacolate è una sfida! Sporco, macchie e ingiallimento sono sempre in agguato. In questa guida completa, scoprirai come pulire le scarpe bianche in modo efficace e sicuro, in base ai materiali e alle tecniche di lavaggio più adatte.
Tipologie di scarpe bianche e materiali
Prima di iniziare, è fondamentale capire con che tipo di scarpa abbiamo a che fare, perché ogni materiale richiede un trattamento specifico:
Sneakers in tela: resistenti e traspiranti, perfette per la lavatrice.
Scarpe da ginnastica in pelle: più delicate, richiedono pulizia a mano per evitare danni.
Scarpe in materiali sintetici: spesso facili da pulire con un panno umido.
Scarpe in pelle scamosciata o nubuck: molto delicate, meglio evitare l’acqua e preferire una spazzola specifica.
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Rischi della pulizia delle scarpe bianche
Pulire le scarpe bianche è necessario, ma bisogna farlo con attenzione per evitare problemi come:
Ingiallimento: l’uso di prodotti sbagliati o l’asciugatura al sole possono ingiallire la scarpa.
Danni ai materiali: alcuni detergenti aggressivi possono rovinare la pelle o la tela.
Residui di detersivo: se non risciacquati bene, possono lasciare aloni.
Ma niente paura! Con i metodi giusti, le tue scarpe torneranno bianchissime senza danni.
4 metodi per pulire le scarpe bianche
Metodo 1: Lavaggio in lavatrice (per sneakers in tela)
Passa delicatamente il panno su tutta la superficie delle scarpe.
Per l’interno, rimuovi la soletta e lavala separatamente con una saponetta vegetale.
Lasciale asciugare bene prima di indossarle di nuovo.
Metodo 4: Pulizia extra efficace con percarbonato e spazzolino
Se le macchie sono particolarmente ostinate o le scarpe hanno perso il loro candore, prova questo metodo super efficace.
Cosa ti serve:
USAMIX di Verdevero
Percarbonato di sodio
Un panno in microfibra
Uno spazzolino da denti vecchio
Come fare:
Spruzza USAMIX sulle scarpe per inumidirle leggermente.
Cospargi un po’ di percarbonato di sodio sulle aree più sporche.
Con lo spazzolino, strofina delicatamente per rimuovere le macchie più difficili.
Rimuovi i residui con un panno umido.
Lasciale asciugare completamente prima di usarle.
Conclusione
Mantenere le scarpe bianche pulite è più facile di quanto sembri, basta scegliere il metodo giusto in base al materiale e al livello di sporco. Se vuoi una soluzione rapida, il lavaggio in lavatrice o con panno in microfibra è perfetto. Se cerchi una pulizia più profonda e sbiancante, prova USAMIX e percarbonato. Con questi consigli, le tue scarpe saranno sempre impeccabili!
E ora, via con la pulizia: le tue sneakers ti ringrazieranno!
“Come posso pulire il pavimento in laminato? Ha delle macchie molto chiare in alcuni punti, forse si è rovinato con qualche prodotto…”
Come pulire il pavimento laminato
Fabrizio ha risposto:
Se hai un pavimento il legno laminato potresti trovarti in questa situazione: dopo esserti cadute alcune gocce di limone, o di aceto, oppure dopo aver utilizzato un particolare detersivo sono comparse delle chiazze chiare.
La sensazione è quella che il detersivo abbia rovinato il pavimento.
Ho una buona notizia: non è così.
È praticamente impossibile macchiare il legno laminato con le normali sostanze che abbiamo in casa.
Ma allora cosa sono queste macchie comparse?
Sono macchie di “troppo pulito”.
Mi spiego meglio: le macchie che sono comparse sono il normale aspetto del pavimento ed è la situazione a cui puoi aspirare con le tue pulizie.
Ci sono varie cose che puoi fare per risolvere questo tipo di problema:
Prova a spruzzare un po’ di sgrassatore come GRINTAdi Verdevero e strofinare con una spugna abrasiva antigraffio (come Evosponge di Verdevero per lavare i piatti);
puoi fare una pappetta con CARBONATOe acqua tiepida e usarla per strofinare il pavimento con una spugna.
Uniformerà il pulito al livello delle “macchie di troppo pulito”.
Fatto questa procedura fai un lavaggio normale con acqua e Mocio in Microfibra. (Lo trovi >>>QUI)
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Maurilia sul gruppo Facebook di Verdevero chiede come pulire il bollitore
“Ciao Fabrizio, hai dei consigli su come pulire il bollitore? Vorrei mantenerlo pulito ed efficiente ed evitare che si continuino a formare dei strani cristalli bianchi al suo interno…”
La risposta del nostro esperto: Maurilia, la soluzione per pulire il bollitore è molto semplice, avrai bisogno di un ingrediente naturale che puoi reperire molto facilmente ma che fino a pochi anni fa era completamente sconosciuto e poche altre cose. Ti sto parlando dell’ ACIDO CITRICO.
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Ma cos’è l’acido citrico?
L’Acido Citrico è una polvere cristallina contenuta negli agrumi e in moltissimi altri frutti, e viene ricavato con un processo biotecnologico che parte dalla fermentazione di muffe e zuccheri ottenuti da scarti alimentari.
L’Acido Citrico è un ingrediente meraviglioso, estremamente biodegradabile, dai molteplici utilizzi. Se ne fa grande uso nell’ambito alimentare come correttore di acidità; ma da qualche anno ne è noto anche il suo potere anticalcare, motivo per cui sta spopolando nel settore della detergenza sostenibile.
L’Acido Citrico è sostenibile per diversi motivi:
con poche quantità di Acido Citrico è possibile sostituire almeno 3-4 prodotti per l’igiene e la pulizia, andando ad abbattere la produzione e conseguente distribuzione di prodotti inquinanti;
è al 100% biodegradabile;
la sua produzione è sostenibile perché utilizza, appunto,
scarti alimentari;
è più sostenibile anche dell’aceto come sostanza comparativa, questo
secondo i criteri della certificazione Ecolabel, è 53 volte meno impattante
Ma vediamo nel dettaglio di cosa hai bisogno per pulire il bollitore:
Regolati così per le dosi: all’incirca mezzo cucchiaino da caffè per una moka da due tazzine – quindi se hai una moka da cinque tazzine mettine pure un cucchiaino e così via.
Metti il cucchiaino di ACIDO CITRICO nella parte sottostante il filtro, dove metti solitamente l’acqua;
aggiungi l’acqua sempre nello stesso punto;
chiudi la moka e mettila sul fuoco come se stessi facendo un normalissimo caffè;
una volta “uscito”, spegni il fuoco e sciacquala bene.
NOTA: non lavare mai la tua moka con il detersivo per i piatti! Soprattutto se non vuoi bertelo per i prossimi dieci caffè. 😉
“Ho dei gioielli di mia mamma in oro dentro un cofanetto che non apro mai… nelle catenine sembra che si sia annidato dello sporco e in generale sono tutti molto opachi. Consigli?”
“Abbiamo i giochi dei bambini in giardino sotto le piante, che spesso troviamo sporchi di resina… hai consigli su come pulirli?”
Fabrizio ha risposto:
Se hai bisogno di pulire la resina dalla plastica dei giochi dei bambini lasciati all’aperto, ti servono:
del cotone;
un po’ di benzina.
Procedi così:
Imbevi il cotone con la benzina e poggialo sui residui di resina per qualche secondo;
strofina energicamente;
se necessario puoi ripetere questa operazione.
In alternativa, allo stesso modo, per pulire la resina dalla plastica puoi utilizzare anche l’Olio di Oliva in alternativa alla benzina, e la usi con lo stesso identico procedimento di cui sopra.
Alcune superfici in plastica, in particolare quelle lucide, potrebbero rovinarsi con la benzina.
Ti consiglio di fare una prova su piccole superfici, controlla se la zona si opacizza, e poi utilizza il metodo più sicuro.
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“Come fare per pulire una borsa in pelle? Si può fare?”
Fabrizio ha risposto:
Siamo sempre terrorizzati quando si tratta di pulire un accessorio in pelle, in realtà l’operazione è molto semplice (a meno che non sia danneggiata con pennarello indelebile e cose del genere).
sciacqualo e poi passa alla superficie successiva, (non lavorare su zone estese);
una volta pulito tutto, sciacqua il panno con acqua e a quel punto passalo pure su tutta la superficie in ecopelle pulita a zone, per uniformare il lavoro.
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“Il piatto della doccia, nonostante lo pulisca con regolarità, ha come uno strato di calcare in alcuni punti specialmente nei bordi.”
Fabrizio ha risposto:
Capisco bene questo problema, a volte queste formazioni di calcare rendono le zone ruvide che a volte si colorano di giallino e sono davvero brutte e antiestetiche.
Se ti ritrovi con qualche oggetto di rame ossidato nel tempo, niente paura, c’è un metodo molto semplice ed efficace per pulire il rame ossidato senza fatica: in più puoi farlo con un sistema ecologico che non impatta sull’ambiente.
Solitamente le superfici di rame ossidate da pulire presentano quel tipico colore marroncino e/o verdino, e ciò di cui hanno bisogno è una sostanza acida: hai mai notato che, nel caso dei braccialetti di rame, a contatto con la pelle tornano brillanti?
Spesso il ph della nostra pelle tende all’acido, motivo per cui il rame ossidato torna a splendere a contatto con essa!
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Procedimenti per pulire il rame ossidato con l’acido citrico
Per pulire le superfici in rame ossidate hai, quindi, bisogno di queste cose:
LEMONTRÌ, la soluzione già pronta a base di acido citrico: in alternativa va benissimo anche la soluzione a base di acido citrico fai da te;
gomitolo di lana d’acciaio;
acqua.
Come procedere:
1- Crea una soluzione con 1Lt di acqua e 100ml di LEMONTRÌ;
2- Immergi un batuffolino di lana d’acciaio nella soluzione bagnandola bene;
3- Se le dimensioni lo permettono, inserisci l’oggetto nella soluzione e lascialo a bagno per 5-6 minuti: altrimenti passa direttamente al prossimo passaggio
4- Inzuppa la paglietta nella soluzione di acqua e LEMONTRÌ, e passa strofinando su tutta la superficie in rame, eliminando i residui dell’ossidazione;
5- Finisci con un panno leggermente inumidito e poi uno asciutto.
Pulire il rame ossidato con il bicarbonato o sale fino
Se non avete a disposizione in casa Lemontrì, allora potrete utilizzare del comune bicarbonato o sale fino e dell’aceto o succo di limone. Questo metodo richiederà, però, più pazienza e olio di gomito!
Si procede così:
amalgamare 1 cucchiaio di sale fino con 1 cucchiaio di succo di limone o di aceto;
con l’aiuto di un panno in microfibra, applicarla strofinando sull’oggetto di rame;
risciacqua e passa al prossimo trucchetto.
Come conservare il rame affinché non si ossidi
Per evitare che i tuoi oggetti di rame si ossidino molto velocemente, puoi procedere in questo modo:
strofina la superficie in rame con qualcosa di oleoso, che sia Olio di Oliva o Glicerina, in modo che protegga il rame più a lungo.
I prodotti Verdevero consigliati da Fabrizio per la pulizia del rame:
“Vado in vacanza in Sardegna tutti gli anni con la famiglia, e dopo aver parcheggiato sotto le bellissime piante vicino alle spiagge la macchina è sempre coperta di resina… come faccio a rimuoverla? Non va via con niente!”
Fabrizio ha risposto:
Come pulire la resina dalla macchina è una richiesta che moltissime persone mi fanno al rientro dalle vacanze… il modo per pulirlo è semplice anche se un po’ antipatico perché è necessario togliere la resina quando è ancora fresca.
Se la resina si secca, nel processo di indurirsi può rovinare la vernice della
Ti servono:
un batuffolo di cotone;
un po’ di benzina.
Come procedere:
imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
appoggialo sopra le macchie di resina per qualche secondo;
strofina energicamente;
ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Una settimana in campeggio e i panni stesi sotto le piante si sono coperti di resina! Ti prego dimmi che c’è una soluzione per pulire la resina anche dai vestiti…”
Fabrizio ha risposto:
La soluzione per pulire la resina dai vestiti è molto simile come per la macchina e altri oggetti…
Ti serviranno:
qualche batuffolo di cotone;
un po’ di benzina.
Come procedere:
imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
strofina energicamente sui residui;
ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina;
cambia il batuffolo di cotone ogni volta che ti sembra necessario, altrimenti non fai altro che spostare la resina da un punto all’altro… meglio cambiarlo prima che dopo!
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
Se puoi sfoderarli, fai un ammollo in acqua e BIOBIANCOper circa un’ora.
Poi lava le fodere con BEIPANNIdirettamente in lavatrice.
I cuscini lavali in coppia in lavatrice: serve lavarne due per bilanciare il carico della macchina.
Se non ne hai due bilancia il carico con degli asciugamani.
ATTENZIONE: Usa un programma per delicati o comunque al massimo 30 gradi.
Per l’asciugatura mettilo all’aria aperta, NON ESPOSTO al sole, in un piano orizzontale e ogni oretta giralo sottosopra.
In un giorno dovrebbe asciugare.
Ps: questa è la norma, ti consiglio sempre di controllare l’etichetta con le istruzioni di lavaggio del tuo cuscino prima!
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“La mia lavatrice non lava bene, i capi puzzano. Ho pulito come hai consigliato, ma mi sono accorta che tra il cestello e la guarnizione c’è uno sporco incrostato e duro impossibile da eliminare, hai un consiglio su come pulire meglio l’oblò?”
Fabrizio ha risposto:
Quello sporco è calcare misto a residui di sporco, fibre dei vestiti, colori dei capi, ancora calcare, misto a sabbia, a residui di grasso della pelle e così via.
Per pulire l’oblò della lavatrice adesso puoi farlo con lo scalpello oppure con qualche giorno di pazienza. 😉
“Ho un problema con il piano cottura in acciaio, premetto che lo pulisco sempre o con un mix di aceto, acqua e sapone per piatti o con un prodotto specifico da supermercato. Dopo l’ultima pulizia sono apparse in tutto il piano delle striature color ruggine che non riesco ad eliminare, cosa posso fare?”
Come pulire il piano cottura in acciaio
Fabrizio ha risposto:
L’acciaio è una lega di metalli e contiene al suo interno anche ferro.
A seconda del tipo di acciaio, della qualità, flessibilità e dell’utilizzo che ne viene fatto, viene impiegata una mescola oppure un altra.
Nel tuo caso è successo questo: hai pulito il tuo acciaio con aceto e poi, con il prodotto specifico da te utilizzato hai pulito nuovamente con: acido acetico, acido citrico e acido glicolico.
In sostanza troppo acido per il tuo acciaio.
Le macchioline che vedi sono macchie di ruggine.
In quei punti la concentrazione di ferro nella lega del tuo acciaio, è maggiore e gli acido fanno emergere quella ruggine e si dice che il tuo acciaio è imbrunito.
Il mio consiglio è pulirlo con solo ACIDO CITRICO, che è un acido debole e ha anche un leggero effetto lucidante che l’aceto non ha.
Rispetto alle macchie presenti prevedo che riuscirai ad affievolirle leggermente ma difficilmente riuscirai a rimuoverle.
Se hai un divano sfoderabile con cuscini in gommapiuma, sai bene quanto sia importante mantenerlo pulito e igienizzato. Che si tratti di un incidente con i tuoi animali domestici o semplicemente di un’esigenza di pulizia profonda, sapere come lavare la gommapiuma del divano ti aiuterà a mantenerlo fresco e privo di cattivi odori.
In questa guida scoprirai il metodo migliore per pulire e lavare la gommapiuma, eliminando macchie, batteri e odori sgradevoli, come quelli causati da urina o sudore.
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Come lavare le parti sfoderabili del divano
Prima di concentrarti sulla gommapiuma, è importante pulire accuratamente tutte le parti sfoderabili del divano.
Cosa ti serve:
Detergente BEIPANNI per un lavaggio ecologico e delicato
Un misurino di FLOREALI a tua scelta per profumare i tessuti
Un misurino di BIOBIANCO per un’azione igienizzante
Procedimento:
Sfodera il divano e metti le coperture in lavatrice.
Aggiungi BEIPANNI, FLOREALI e BIOBIANCO nel cestello della lavatrice.
Avvia un normale ciclo di lavaggio e lascia asciugare all’aria.
Ora che le fodere sono pulite, è il momento di passare alla pulizia della gommapiuma.
La gommapiuma è un materiale assorbente e per questo motivo è importante usare il giusto metodo per lavarla senza rovinarla.
Bagna la gommapiuma completamente, immergendola in acqua o versando sopra abbondante liquido con una spugna.
Strizzala il più possibile per rimuovere lo sporco e i residui assorbiti.
Ripeti l’operazione più volte, fino a eliminare qualsiasi odore.
Aggiungi bicarbonato di sodio sulla superficie ancora umida e lascia agire per almeno 30 minuti. Il bicarbonato è un ottimo alleato contro gli odori di pipì e aiuta a igienizzare il materiale.
Risciacqua bene e strizza di nuovo la gommapiuma.
Asciuga al sole, girandola più volte per assicurarti che l’umidità venga eliminata completamente.
Se la gommapiuma non è particolarmente sporca ma vuoi comunque igienizzarla e rinfrescarla, puoi anche passare un panno umido imbevuto di acqua e sapone delicato e poi lasciarla asciugare all’aria.
Molti si chiedono se sia possibile lavare la gommapiuma in lavatrice. In generale, non è consigliato, perché il materiale potrebbe deformarsi a causa della centrifuga. Tuttavia, per cuscini piccoli o strati sottili di gommapiuma, puoi provare questo metodo:
Procedura per lavare la gommapiuma in lavatrice:
Utilizza un programma per capi delicati, senza centrifuga.
Evita temperature troppo alte, impostando un massimo di 30°C.
Non usare ammorbidenti, ma solo un detergente delicato.
Lascia asciugare all’aria per evitare la formazione di muffe.
Come igienizzare il divano e prevenire i cattivi odori
Per evitare che la gommapiuma assorba odori sgradevoli nel tempo, puoi adottare alcuni accorgimenti:
Arieggia il divano regolarmente, esponendo i cuscini all’aria fresca.
Usa il bicarbonato una volta al mese per assorbire gli odori. Basta spargerlo sulla gommapiuma, lasciarlo agire e poi aspirarlo con l’aspirapolvere.
Non lasciare umidità intrappolata, assicurandoti che i cuscini siano sempre ben asciutti prima di rifoderarli.
Seguendo questi consigli, saprai sempre come lavare la gommapiuma del divano in modo efficace, mantenendolo pulito e fresco nel tempo.
Mischia l’ACIDO CITRICO con l’acqua demineralizzata per creare una soluzione multiuso, ottima anche come anticalcare.
Puoi utilizzare la soluzione per togliere il calcare dai rubinetti, dalla caffettiera, da bollitore, per pulire il piano cottura in acciaio.
Come fare:
Versa alcune gocce di soluzione multiuso direttamente su un panno umido (ti consiglio di utilizzare il PANNO ACCIAIO in Microfibra) o su una spugna e strofina la superficie da pulire.
se la superficie è molto grande, puoi direttamente spruzzarla con il nebulizzatore;
lascia agire per qualche minuto;
risciacqua con acqua o con un panno inumidito.
In alternativa puoi usare LEMONTRI’ di Verdevero pronto all’uso, che ha anche un gradevole profumo di limone.
*Piccola nota: il prodotto è a base acida, quindi lo spruzzino dopo un po’ potrebbe smettere di funzionare, ti consiglio quindi di mettere dentro poco prodotto, svuotare il resto e lavarlo bene per preservarlo in vista di un nuovo utilizzo! 😉
Per averne sempre a portata di mano puoi utilizzare LEMONTRI‘ RICARICA, in modo da auto-produrlo nuovamente una volta che lo avrai terminato!
Non conto più le volte che una cliente mi ha chiesto come pulire il vetro doccia:
“Fabrizio, come faccio a togliere tutti quei segni di calcare dal vetro della doccia?”
Come pulire il vetro della doccia
Semplicissimo. Lo trovi scritto qui sotto.
Di cosa hai bisogno:
-1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, ma se in casa hai un deumidificatore o condizionatore, puoi usare quella);
– 200 gr di acido citrico
– 1 spruzzino
– 1 etichetta e una penna
– olio essenziale bio a piacere
Preparazione:
Sciogli, mescolando accuratamente, l’acido citrico nell’acqua e travasa il tutto nello spruzzino;
se vuoi aggiungi alla soluzione dell’olio essenziale biologico;
etichetta il flacone scrivendo ‘anticalcare a base di acido citrico’.
Sì perche’ quello che hai appena autoprodotto e’ un potente anticalcare che non ti farà affatto rimpiangere i peggiori prodotti chimici della grande distribuzione!
Come si utilizza l’anticalcare a base di acido citrico?
Spruzza la soluzione sul vetro della doccia, lascia agire qualche minuto, quindi risciacqua accuratamente.
L’acido citrico e’ ecologico, non inquina e con 8 euro (prezzo medio al chilo) potrai autoprodurre circa 6 litri di anticalcare!
“Mi servirebbe uno sgrassatore da usare per pulire il forno, la cappa della cucina, il barbecue… insomma, quelle cose per cui serve uno sgrassatore più forte. Consigli?”
Come creare un potente sgrassatore in casa
Fabrizio ha risposto:
Ecco una ricetta per creare uno sgrassatore dal forte potere sgrassante:
versare nel flacone di riciclo l’acqua demineralizzata;
sciogliere il CARBONATO DI SODIO nell’acqua versandolo lentamente (assicurati che si sciolga man mano che lo versi);
aggiungere successivamente il detersivo liquido per piatti AMANÌ.
agitare bene il flacone per mischiare bene gli ingredienti.
Il prodotto è molto efficace e adatto dove serve un forte potere sgrassante, forni, cappe cucina, piani cottura e da lavoro, ma è possibile utilizzarlo anche come smacchiatore per il bucato su tessuti più resistenti (parliamo di camici e tute da lavoro) spruzzandolo direttamente sulle macchie, strofinando bene e lasciando agire qualche minuto prima di avviare un normale lavaggio in lavatrice.
Consiglio inoltre su superfici dure di ripassare con un panno umido evitando in questo modo di lasciare residui dovuti al carbonato.