“Abbiamo i giochi dei bambini in giardino sotto le piante, che spesso troviamo sporchi di resina… hai consigli su come pulirli?”
Fabrizio ha risposto:
Se hai bisogno di pulire la resina dalla plastica dei giochi dei bambini lasciati all’aperto, ti servono:
del cotone;
un po’ di benzina.
Procedi così:
Imbevi il cotone con la benzina e poggialo sui residui di resina per qualche secondo;
strofina energicamente;
se necessario puoi ripetere questa operazione.
In alternativa, allo stesso modo, per pulire la resina dalla plastica puoi utilizzare anche l’Olio di Oliva in alternativa alla benzina, e la usi con lo stesso identico procedimento di cui sopra.
Alcune superfici in plastica, in particolare quelle lucide, potrebbero rovinarsi con la benzina.
Ti consiglio di fare una prova su piccole superfici, controlla se la zona si opacizza, e poi utilizza il metodo più sicuro.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Come fare per pulire una borsa in pelle? Si può fare?”
Fabrizio ha risposto:
Siamo sempre terrorizzati quando si tratta di pulire un accessorio in pelle, in realtà l’operazione è molto semplice (a meno che non sia danneggiata con pennarello indelebile e cose del genere).
sciacqualo e poi passa alla superficie successiva, (non lavorare su zone estese);
una volta pulito tutto, sciacqua il panno con acqua e a quel punto passalo pure su tutta la superficie in ecopelle pulita a zone, per uniformare il lavoro.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Il piatto della doccia, nonostante lo pulisca con regolarità, ha come uno strato di calcare in alcuni punti specialmente nei bordi.”
Fabrizio ha risposto:
Capisco bene questo problema, a volte queste formazioni di calcare rendono le zone ruvide che a volte si colorano di giallino e sono davvero brutte e antiestetiche.
Se ti ritrovi con qualche oggetto di rame ossidato nel tempo, niente paura, c’è un metodo molto semplice ed efficace per pulire il rame ossidato senza fatica: in più puoi farlo con un sistema ecologico che non impatta sull’ambiente.
Solitamente le superfici di rame ossidate da pulire presentano quel tipico colore marroncino e/o verdino, e ciò di cui hanno bisogno è una sostanza acida: hai mai notato che, nel caso dei braccialetti di rame, a contatto con la pelle tornano brillanti?
Spesso il ph della nostra pelle tende all’acido, motivo per cui il rame ossidato torna a splendere a contatto con essa!
Procedimenti per pulire il rame ossidato con l’acido citrico
Per pulire le superfici in rame ossidate hai, quindi, bisogno di queste cose:
LEMONTRÌ, la soluzione già pronta a base di acido citrico: in alternativa va benissimo anche la soluzione a base di acido citrico fai da te;
gomitolo di lana d’acciaio;
acqua.
Come procedere:
1- Crea una soluzione con 1Lt di acqua e 100ml di LEMONTRÌ;
2- Immergi un batuffolino di lana d’acciaio nella soluzione bagnandola bene;
3- Se le dimensioni lo permettono, inserisci l’oggetto nella soluzione e lascialo a bagno per 5-6 minuti: altrimenti passa direttamente al prossimo passaggio
4- Inzuppa la paglietta nella soluzione di acqua e LEMONTRÌ, e passa strofinando su tutta la superficie in rame, eliminando i residui dell’ossidazione;
5- Finisci con un panno leggermente inumidito e poi uno asciutto.
Pulire il rame ossidato con il bicarbonato o sale fino
Se non avete a disposizione in casa Lemontrì, allora potrete utilizzare del comune bicarbonato o sale fino e dell’aceto o succo di limone. Questo metodo richiederà, però, più pazienza e olio di gomito!
Si procede così:
amalgamare 1 cucchiaio di sale fino con 1 cucchiaio di succo di limone o di aceto; con l’aiuto di un panno in microfibra, applicarla strofinando sull’oggetto di rame. Risciacqua e passa al prossimo trucchetto.
Come conservare il rame affinché non si ossidi
Per evitare che i tuoi oggetti di rame si ossidino molto velocemente, puoi procedere in questo modo:
strofina la superficie in rame con qualcosa di oleoso, che sia Olio di Oliva o Glicerina, in modo che protegga il rame più a lungo.
I prodotti Verdevero consigliati da Fabrizio per la pulizia del rame:
“Vado in vacanza in Sardegna tutti gli anni con la famiglia, e dopo aver parcheggiato sotto le bellissime piante vicino alle spiagge la macchina è sempre coperta di resina… come faccio a rimuoverla? Non va via con niente!”
Fabrizio ha risposto:
Come pulire la resina dalla macchina è una richiesta che moltissime persone mi fanno al rientro dalle vacanze… il modo per pulirlo è semplice anche se un po’ antipatico perché è necessario togliere la resina quando è ancora fresca.
Se la resina si secca, nel processo di indurirsi può rovinare la vernice della
Ti servono:
un batuffolo di cotone;
un po’ di benzina.
Come procedere:
imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
appoggialo sopra le macchie di resina per qualche secondo;
strofina energicamente;
ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Una settimana in campeggio e i panni stesi sotto le piante si sono coperti di resina! Ti prego dimmi che c’è una soluzione per pulire la resina anche dai vestiti…”
Fabrizio ha risposto:
La soluzione per pulire la resina dai vestiti è molto simile come per la macchina e altri oggetti…
Ti serviranno:
qualche batuffolo di cotone;
un po’ di benzina.
Come procedere:
imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
strofina energicamente sui residui;
ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina;
cambia il batuffolo di cotone ogni volta che ti sembra necessario, altrimenti non fai altro che spostare la resina da un punto all’altro… meglio cambiarlo prima che dopo!
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
Se puoi sfoderarli, fai un ammollo in acqua e BIOBIANCOper circa un’ora.
Poi lava le fodere con BEIPANNIdirettamente in lavatrice.
I cuscini lavali in coppia in lavatrice: serve lavarne due per bilanciare il carico della macchina.
Se non ne hai due bilancia il carico con degli asciugamani.
ATTENZIONE: Usa un programma per delicati o comunque al massimo 30 gradi.
Per l’asciugatura mettilo all’aria aperta, NON ESPOSTO al sole, in un piano orizzontale e ogni oretta giralo sottosopra.
In un giorno dovrebbe asciugare.
Ps: questa è la norma, ti consiglio sempre di controllare l’etichetta con le istruzioni di lavaggio del tuo cuscino prima!
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“La mia lavatrice non lava bene, i capi puzzano. Ho pulito come hai consigliato, ma mi sono accorta che tra il cestello e la guarnizione c’è uno sporco incrostato e duro impossibile da eliminare, hai un consiglio su come pulire meglio l’oblò?”
Fabrizio ha risposto:
Quello sporco è calcare misto a residui di sporco, fibre dei vestiti, colori dei capi, ancora calcare, misto a sabbia, a residui di grasso della pelle e così via.
Per pulire l’oblò della lavatrice adesso puoi farlo con lo scalpello oppure con qualche giorno di pazienza. 😉
“Ho un problema con il piano cottura in acciaio, premetto che lo pulisco sempre o con un mix di aceto, acqua e sapone per piatti o con un prodotto specifico da supermercato. Dopo l’ultima pulizia sono apparse in tutto il piano delle striature color ruggine che non riesco ad eliminare, cosa posso fare?”
Come pulire il piano cottura in acciaio
Fabrizio ha risposto:
L’acciaio è una lega di metalli e contiene al suo interno anche ferro.
A seconda del tipo di acciaio, della qualità, flessibilità e dell’utilizzo che ne viene fatto, viene impiegata una mescola oppure un altra.
Nel tuo caso è successo questo: hai pulito il tuo acciaio con aceto e poi, con il prodotto specifico da te utilizzato hai pulito nuovamente con: acido acetico, acido citrico e acido glicolico.
In sostanza troppo acido per il tuo acciaio.
Le macchioline che vedi sono macchie di ruggine.
In quei punti la concentrazione di ferro nella lega del tuo acciaio, è maggiore e gli acido fanno emergere quella ruggine e si dice che il tuo acciaio è imbrunito.
Il mio consiglio è pulirlo con solo ACIDO CITRICO, che è un acido debole e ha anche un leggero effetto lucidante che l’aceto non ha.
Rispetto alle macchie presenti prevedo che riuscirai ad affievolirle leggermente ma difficilmente riuscirai a rimuoverle.
“Vorrei un consiglio per pulire e disinfettare l’imbottitura di un divano urinato dai gatti e ormai asciutto. Il divano è sfoderabile, l’imbottitura in spugna è estraibile dalla struttura.”
Fabrizio ha risposto:
Le procedure per pulire il divano sono essenzialmente due:
Il procedimento è molto semplice, ti basta mettere in lavatrice le coperture del divano e avviare un normale lavaggio con BEIPANNIe in aggiunta uno dei FLOREALIper profumare.
Aggiungi un misurino di BIOBIANCOper un’azione igienizzante.
Per quanto riguarda la gommapiuma quello che puoi fare è questa operazione:
imbevi più che puoi la gommapiuma con acqua e strizzala meglio che puoi;
ripeti questa operazione diverse volte, fino a che non scomparirà l’odore di pipì;
puoi utilizzare anche del BICARBONATOche igienizza ed è un ottimo alleato contro gli odori;
una volta scomparso l’odore metti al sole la gommapiuma e cambiala di posizione più volte durante la giornata.
Significa che prima metti il cuscino in piedi, poi lo ruoti di 90 gradi, poi altri 90 che lo fa arrivare in una posizione sottosopra rispetto alla prima e continui così fino a che non è completamente asciutto.
Mischia l’ACIDO CITRICO con l’acqua demineralizzata per creare una soluzione multiuso, ottima anche come anticalcare.
Puoi utilizzare la soluzione per togliere il calcare dai rubinetti, dalla caffettiera, da bollitore, per pulire il piano cottura in acciaio.
Come fare:
Versa alcune gocce di soluzione multiuso direttamente su un panno umido (ti consiglio di utilizzare il PANNO ACCIAIO in Microfibra) o su una spugna e strofina la superficie da pulire.
se la superficie è molto grande, puoi direttamente spruzzarla con il nebulizzatore;
lascia agire per qualche minuto;
risciacqua con acqua o con un panno inumidito.
In alternativa puoi usare LEMONTRI’ di Verdevero pronto all’uso, che ha anche un gradevole profumo di limone.
*Piccola nota: il prodotto è a base acida, quindi lo spruzzino dopo un po’ potrebbe smettere di funzionare, ti consiglio quindi di mettere dentro poco prodotto, svuotare il resto e lavarlo bene per preservarlo in vista di un nuovo utilizzo! 😉
Per averne sempre a portata di mano puoi utilizzare LEMONTRI‘ RICARICA, in modo da auto-produrlo nuovamente una volta che lo avrai terminato!
Non conto più le volte che una cliente mi ha chiesto come pulire il vetro doccia:
“Fabrizio, come faccio a togliere tutti quei segni di calcare dal vetro della doccia?”
Come pulire il vetro della doccia
Semplicissimo. Lo trovi scritto qui sotto.
Di cosa hai bisogno:
-1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, ma se in casa hai un deumidificatore o condizionatore, puoi usare quella);
– 200 gr di acido citrico
– 1 spruzzino
– 1 etichetta e una penna
– olio essenziale bio a piacere
Preparazione:
Sciogli, mescolando accuratamente, l’acido citrico nell’acqua e travasa il tutto nello spruzzino;
se vuoi aggiungi alla soluzione dell’olio essenziale biologico;
etichetta il flacone scrivendo ‘anticalcare a base di acido citrico’.
Sì perche’ quello che hai appena autoprodotto e’ un potente anticalcare che non ti farà affatto rimpiangere i peggiori prodotti chimici della grande distribuzione!
Come si utilizza l’anticalcare a base di acido citrico?
Spruzza la soluzione sul vetro della doccia, lascia agire qualche minuto, quindi risciacqua accuratamente.
L’acido citrico e’ ecologico, non inquina e con 8 euro (prezzo medio al chilo) potrai autoprodurre circa 6 litri di anticalcare!
“Mi servirebbe uno sgrassatore da usare per pulire il forno, la cappa della cucina, il barbecue… insomma, quelle cose per cui serve uno sgrassatore più forte. Consigli?”
Come creare un potente sgrassatore in casa
Fabrizio ha risposto:
Ecco una ricetta per creare uno sgrassatore dal forte potere sgrassante:
versare nel flacone di riciclo l’acqua demineralizzata;
sciogliere il CARBONATO DI SODIO nell’acqua versandolo lentamente (assicurati che si sciolga man mano che lo versi);
aggiungere successivamente il detersivo liquido per piatti AMANÌ.
agitare bene il flacone per mischiare bene gli ingredienti.
Il prodotto è molto efficace e adatto dove serve un forte potere sgrassante, forni, cappe cucina, piani cottura e da lavoro, ma è possibile utilizzarlo anche come smacchiatore per il bucato su tessuti più resistenti (parliamo di camici e tute da lavoro) spruzzandolo direttamente sulle macchie, strofinando bene e lasciando agire qualche minuto prima di avviare un normale lavaggio in lavatrice.
Consiglio inoltre su superfici dure di ripassare con un panno umido evitando in questo modo di lasciare residui dovuti al carbonato.
Lavare la lana è sempre un problema, soprattutto quando si tratta di maglioni o intimo in lavatrice: essendo un materiale naturale, potrebbe essere soggetto a cambiamenti, a seconda del tipo di lana utilizzata.
Per questo motivo è fondamentale lavare la lana in modo meticoloso.
La prima cosa da sapere è che tipo di lana abbiamo di fronte, più pregiata è più dovremo fare attenzione a non infeltrirla.
La seconda cosa è utilizzare sempre acqua tiepida, massimo 36 gradi.
La terza regola per lavare la lana, sia in lavatrice che a mano, è di non utilizzare detersivi aggressivi che alterano il ph: occorre un detersivo per bucato che va bene anche per i delicati, come BEIPANNI.
Tutti i prodotti suggeriti sono adatti anche per igienizzare le fibre di lana.
Vediamo nel dettaglio questi tre punti.
Le tre regole fondamentali per lavare maglioni, intimo di lana, sia a mano che in lavatrice, senza infeltrirla
Prima di lavare la lana leggi bene le etichette, come ti abbiamo insegnato nell’articolo dei simboli di lavaggio dei tessuti: una volta compreso il tipo di lavaggio da fare puoi procedere con il resto. Ricorda che, più la lana è pregiata (cachemire, merinos, alpaca…) più dovrai stare attento a lavarla correttamente.
La seconda regola è utilizzare sempre acqua tiepida, a temperatura ambiente, quindi massimo 36 gradi, per lavare la lana e non infeltrirla.
Il grande problema del lavaggio della lana, sia in lavatrice che a mano, è lo shock termico: le fibre infatti patiscono molto gli sbalzi di temperatura e reagiscono un po’ come noi quando abbiamo freddo, ci chiudiamo! Ma la stessa cosa accade con le temperature troppo elevate, la lana si protegge e si restringe!
Quindi, temperatura 36 gradi e non di più!
Il lavaggio ‘lana’ della vostra lavatrice dovrebbe rispettare proprio questo principio.
La terza regola per lavare la lana è il detersivo: posso avere tutti gli accorgimenti del caso, ma se utilizzo un detersivo troppo alcalino, quindi aggressivo per la fibra di lana, lei si chiuderà! La lana vuole delicatezza, essendo un materiale naturale ha le ‘antenne’, un po’ come la nostra pelle, non possiamo certo lavarla con detergenti troppo aggressivi.
Essendo una fibra naturale e molto porosa, raccomandiamo l’uso di detersivi ecologici, che non contengano ingredienti aggressivi e nocivi, oltre ad essere molto più delicati.
Ecco come lavare la lana senza infeltrirla
La soluzione più semplice e che non delude mai è la seguente, e si tratta di un lavaggio a mano:
Sciogli il BICARBONATO nella bacinella d’acqua e immergi i tuoi capi di lana, lasciali dentro in ammollo per una giornata.
Oppure puoi utilizzare il Sapone Vegetale SMACCHIETTA, che è perfetto per la lana. Strofina un po’ di sapone sul tessuto, crea delicatamente della schiuma e poi risciacqua.
Se vuoi lavarli in lavatrice, usa il programma specifico e mezzo misurino scarso di detersivo BEIPANNI.
Come stendere i capi di lana
Una volta lavati, poggia i tuoi capi di lana su un asciugamano, in modo da far assorbire l’acqua in eccesso. Posiziona il capo bello steso, e appoggia capo e asciugamano su uno stendino, senza appenderlo! Mai appendere un capo di lana, soprattutto se bagnato, si rischia di sformarlo e rovinarlo per sempre.
Cosa devi sapere sul lavaggio della lana
Il contatto con l’acqua non infeltrisce la lana: è un dato errato.
I fattori che infeltriscono la lana sono gli sbalzi di PH e gli sbalzi di temperatura.
In altre parole un detersivo troppo aggressivo oppure l’acqua troppo calda o fredda.
Il bicarbonato apre le fibre e, quindi, le fa sentire più morbide e allo stesso tempo ha un PH poco alcalino, che non pregiudica la tenuta della lana.
I metodi infallibili per i maglioni o capi di lana infeltriti
In questo video Fabrizio ci spiega tutti i trucchetti per recuperare i maglioni o capi di lana infeltriti
Bicarbonato e acido citrico sono due ingredienti meravigliosi per recuperare i tuoi maglioni di lana infeltriti.
Puoi trovare metodi infallibili per i tuoi capi di lana infeltriti qui
I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per lavare la lana
“Ho i vestiti dei bambini tutti macchiati. Di cosa non saprei! Ci sarà di tutto dai residui di cibo ai pennarelli… li ho lavati anche ad alte temperature ma niente!”
Fabrizio ha risposto:
Se i tessuti hanno resistito alle alte temperature, ti consiglio di procurarti:
una bacinella;
acqua molto calda (almeno 50° se hai un bollitore);ù
Come pulire la lavastoviglie per togliere il cattivo odore e gli accumuli di sporco e batteri.
Non siamo abituati a pensarlo ma questo elettrodomestico è un ricettacolo di sporco e batteri e noi non sappiamo come pulire la lavastoviglie che abbiamo in casa.
Per mantenere la lavastoviglie al meglio delle sue performance e togliere ogni cattivo odore, è necessario avere alcuni accorgimenti per la sua pulizia. E a volte non basta il semplice lavaggio a vuoto con il prodotto specifico (se usi i detersivi ecologici Verdevero a volte non è sufficiente il normale lavaggio a vuoto con SOS LAVASTOVIGLIE)
Se non. sei riuscito a risolvere con il semplice lavaggio a vuoto segui questi passi una volta al mese:
Smonta il filtro che trovi sul fondo della macchina;
sciacqualo con dell’acqua calda e rimuovi, con l’aiuto di un vecchio spazzolino, eventuali residui;
Se seguendo i passi qui sopra il risultato che hai ottenuto non ti soddisfa allora non ti scoraggiare e segui questi ultimi consigli per rimuovere completamente ogni traccia di sporco.
Come pulire la lavastoviglie: ultimi ritocchi per un’igiene ottimale
Il lavaggio avrà sciolto e ammorbidito lo sporco più ostinato, a volte è normale non riuscire a togliere tutto al primo passaggio, specialmente se la pulizia della lavatrice non era una pratica che svolgevi in modo costante.
Alla fine del lavaggio rimonta il filtro, pulisci il bordo dello sportello e in ogni angolo all’interno della lavastoviglie.
Ti puoi aiutare anche con un vecchio spazzolino da denti per raggiungere gli angoli più complicati.
Alla fine di queste operazioni fai scorrere dell’acqua per risciacquare lo sporco che hai smosso. Puoi versare dell’acqua da una caraffa senza correre alcun rischio, quando sarà arrivata sul fondo della macchina scenderà giù per il filtro e alla ripartenza successiva verrà scaricata in automatico.
È consigliato fare questo tipo di trattamento almeno 1 volta al mese, per evitare il formarsi di una patina grassa di colore rosso-marroncino sulle superfici interne della lavastoviglie, un accumulo di batteri dannosi (il serratia marcescens) per la nostra salute.
Per fa sì che questo batterio non si accumuli nella nostra lavastoviglie è necessario non pulire troppo le stoviglie prima di metterle in lavastoviglie. Questo perché se sono troppo pulite, la macchina non rileva lo sporco e abbassa la temperatura alla quale deve pulire.
Ultimi consigli per un risultato ottimale…
Per avere la tua lavastoviglie sempre pulita e igienizzata è importante che i lavaggi non siano troppo brevi o a basse temperature: meglio farne uno in meno, ma farlo più lungo e a temperature un pochino più alte per evitare questo fastidioso problema!
Questi qui sotto sono i prodotti che non possono mancare in casa tua per pulire la lavastoviglie come un professionista e mantenerla pulita ed efficiente ed evitare per anni di dover chiamare il tecnico per la manutenzione:
Il parquet è sicuramente uno dei pavimenti più belli, caldi e accoglienti: ma la domanda che spesso ci viene fatta è “Come lavarlo adeguatamente per non rovinarlo, e renderlo lucido senza sostanze inquinanti?”.
Lavare il parquet e renderlo lucido sono due azioni diverse: se riusciamo a conoscere bene il nostro parquet, probabilmente riusciremo a non opacizzarlo, e quindi a farlo rimanere lucido, in primis utilizzando detergenti e attrezzature consone a questo tipo di pavimento.
Infatti, il primo problema dei pavimenti opachi, non solo del parquet, ma anche del gres ad esempio (come ti spieghiamo in questo articolo), sono proprio i detersivi e le sostanze troppo aggressive con i quali viene pulito.
Pulire il parquet: come farlo settimanalmente
Le nostre nonne erano sagge e sconsigliavano di lavare il pavimento di legno troppo spesso: la prima cosa che rovina e usura eccessivamente il parquet è proprio l’acqua, oltre che a sostanze acide e schiumogene.
Pulire il parquet è un’azione che puoi fare anche quotidianamente, ma in un modo e con tempistiche specifiche, per non rovinarlo: quello che consigliamo è pulirlo semplicemente con l’aspirapolvere o passando un panno pavimenti in microfibra o cattura-polvere, poiché lavarlo ogni giorno con acqua e detersivo aumenta il rischio di opacizzarlo e rovinarlo.
Quando e quanto lavare il parquet?
Per quanto riguarda la pulizia, il nostro consiglio è questo: passa il tuo parquet, anche ogni giorno, con l’aspirapolvere o con un panno in microfibra raccogli polvere per rimuovere polvere, capelli, sporco eventualmente accumulato.
Passa poi al lavaggio con acqua tiepida (mai fredda, né troppo calda) e poche gocce di detersivo, da effettuare una sola volta a settimana: per questo utilizza un detergente a PH neutro, specifico per pavimenti, come SPLENDI di Verdevero, e un panno in microfibra appositamente studiato come il PANNO PAVIMENTI in Microfibra.
In alternativa, per lavare il tuo parquet, puoi utilizzare anche il mocio in microfibra, strizzato molto molto bene: sia nel caso del mocio, che del panno, la cosa più importante è che sia strizzato accuratamente per non lasciare residui di acqua troppo a lungo sul parquet.
L’asciugatura deve essere rapida, motivo per cui consigliamo di aprire le finestre per far circolare l’aria.
Con questi accorgimenti di sicuro aumenterai anche l’effetto lucido del pavimento: molto spesso l’effetto opaco è dato dal detergente e dallo strumento che utilizzi per pulire.
Che cosa evitare assolutamente per pulire il parquet
Sconsigliamo l’utilizzo della vaporella per lavare e pulire il parquet.
Altre sostanze da evitare sul parquet sono, oltre ai liquidi, i prodotti aggressivi come alcool o candeggina, ma anche sostanze impiegate quotidianamente in cucina, come olio, latte o vino.
Evitare anche l’uso di sostanze schiumose, abrasive, acide, corrosive, sia chimiche che naturali, che possano intaccare la superficie.
Per rendere lucido il tuo parquet rovinato, invece, è richiesto l’intervento di un professionista
Se vorrai ottenere un effetto a “specchio” il nostro consiglio è quello di chiamare un parquettista.
Non sempre i consigli “green” che troviamo sul web sono perfettamente attuabili nelle nostre case senza l’aiuto di attrezzatura specifica, soprattutto per materiali delicati (e costosi) è bene affidarsi ai professionisti di settore e farsi consigliare per ottenere il miglior risultato.
I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per la pulizia del tuo parquet:
Nel nostro gruppo Facebook assunta chiede: “Come pulire il gres porcellanato? Ha delle macchie molto chiare in alcuni punti, forse si è rovinato con qualche prodotto…”
Fabrizio ha risposto:
La prima cosa da sapere quando hai un pavimento di Gres Porcellanato è che potresti trovarti in questa situazione in cui, dopo esserti cadute alcune gocce di limone, o di aceto, oppure dopo aver utilizzato un particolare detersivo sono comparse delle chiazze chiare.
La sensazione è quella che il detersivo abbia rovinato il pavimento.
Ho una buona notizia: non è così.
È praticamente impossibile macchiare il Gres con le normali sostanze che abbiamo in casa.
Ma allora cosa sono queste macchie comparse?
Io le chiamo macchie di “troppo pulito”.
Mi spiego meglio: le macchie che sono comparse sono il normale aspetto del pavimento ed è la situazione a cui puoi aspirare con le tue pulizie.
Ci sono varie cose che puoi fare per risolvere questo tipo di problema:
Prova a spruzzare un po’ di sgrassatore come GRINTAdi Verdevero e strofinare con una spugna abrasiva (come quelle che si utilizzano per lavare i piatti);
puoi fare una pappetta con CARBONATOe acqua tiepida e usarla per strofinare il pavimento con una spugna.
Uniformerà il pulito al livello delle “macchie di troppo pulito”.
Come pulire il gres porcellanato. Ecco gli altri rimedi:
1.Se sul bordo dei sanitari, in prossimità del pavimento, è comparsa una striscia bianca, si tratta il più delle volta di calcare che deriva dal lento gocciolio sui bordi dei sanitari.
Per rimuoverlo ti basterà spruzzare una soluzione di ACIDO CITRICO al 15% e strofinare con un panno in microfibra, io ti consiglio di usare MULTIdi Verdevero.
Se lo sporco persiste prova ad utilizzare una spugna abrasiva (sempre quella gialla e verde che spesso si usa per i piatti – dal lato verde).
2.Se sono comparsi dei segni simili a macchie, spruzzi o strisce nei pressi della lavastoviglie, ti trovi di fronte ad un’altra situazione in cui le macchie corrispondono a “troppo pulito”.
L’acqua di fine lavaggio della lavastoviglie è leggermente alcalina e spesso calda e questo fa si che se sgocciola fuori dalla macchina, in quel punto il pavimento si pulisce per effetto dell’alcalinità dell’acqua.
Per riportare la situazione alla normalità spruzza un po’ di GRINTAe lascialo agire per qualche minuto, poi passa il pavimento nei pressi della lavastoviglie con un panno magico MULTIumido.
3.Se compaiono macchie e ombreggiature nel pavimento dopo aver spostato mobili oppure tappeti ti trovi di fronte a una situazione particolare.
Sotto al mobile o al tappeto è rimasto inalterato il colore del tuo pavimento e nelle superfici calpestate invece il pavimento ha assorbito lo sporco lentamente e inesorabilmente.
In questo caso puoi agire in questo modo: procurati un MOCIO IN MICROFIBRA e prepara nel secchio una soluzione di CARBONATOe acqua calda (5 cucchiai da cucina per 5 litri di acqua).
Lava il pavimento ripetutamente fino ad ottenere un pulito omogeneo pari a quello che compariva sotto al mobilio o al tappeto.
Per le pulizie ordinarie del pavimento in Gres ti consiglio di utilizzare un MOCIO IN MICROFIBRA, acqua calda e CARBONATO; in questo caso ti basterà 1 cucchiaio in 5 litri di acqua.
In questo video ti spiego passo passo cosa fare per avere sempre un pavimento in gres pulito:
“Sapresti consigliarmi un modo naturale per eliminare quello strato nero un po’ viscidino che si forma nella doccia?”
Fabrizio ha risposto:
Quel nero è formato da muffe; pulire con una soluzione molto acida crea un ambiente in cui le muffe resistono difficilmente.
Ci sono due metodi utilizzabili per risolvere questo problema:
spruzza una soluzione di anticalcare a base di ACIDO CITRICO al 15%, lascia agire un paio di minuti e strofina con il Panno Magico MULTI per poi risciacquare;
prepara una crema a base di BICARBONATO e cospargi la superficie da pulire.
Poi spruzza l’anticalcare a base di ACIDO CITRICO e stai a vedere come inizia a “frizzare” e a portarsi via lo sporco.
Ti basterà poi sciacquare con il getto d’acqua della doccia. 🙂
“Ho letto su internet dei consigli per pulire il marmo con aceto, ma ho trovato anche pareri discordanti… che fare?”
Fabrizio risponde:
Il marmo è una pietra naturale e come molte pietre naturali non ama le sostanze o le soluzioni acide.
Ti sconsiglio di pulire il marmo con acido citrico o aceto. Se trovi consigli per pulire il marmo che prevedono l’uso di acido citrico e aceto: diffida da quel consiglio!
Vanno bene anche la maggior parte degli sgrassatori che trovi in commercio, per vari motivi meglio usare quelli naturali come GRINTAdi Verdevero.
~ Mi raccomando: prima di pulire una superficie ampia, fai una prova di tenuta su una piccola superficie e accertati che il prodotto che stai per utilizzare non rovini, segni o opacizzi il tuo marmo.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Sul parquet di casa è rimasto appiccicato un foglio bagnato da acqua e tempera mentre mia figlia dipingeva. Come levarlo senza graffiare o rovinare il legno?”
Fabrizio risponde:
La tempera è ad acqua e quindi si solubilizza con acqua e non con un solvente.
Su un’altra superficie basterebbe lasciare tutto in ammollo in acqua ma il tuo pavimento è in parquet quindi dovrai usarne molto poca.
Procedi così:
riempi una bacinella di acqua;
procurati una spugna antigraffio come la EVOSPONGE;
imbevi la spugna di acqua e tampona la carta che è rimasta appiccicata al pavimento;
continua questa operazione senza riempire troppo di acqua il pavimento ma lasciando sempre leggermente umida la carta rimasta incollata;
rimuovi a mano (in modo grossolano) la carta che man a mano si stacca;
rimuovi la carta che non riesci a rimuovere a mano con l’aiuto della EVOSPONGE.
La EVOSPONGEè antigraffio e non rovinerà il parquet.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo: