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Come pulire il lavello in fragranite? Non è insolito apprendere di persone che puliscono il lavello in fragranite con la candeggina.

La fragranite è un materiale artificiale, costituito per l’80% da quarzo, ovvero granito naturale, e per il 20% da resina acrilica durissima: la sua pulizia non è particolarmente difficile, anche se col tempo  questo materiale tende a macchiarsi, motivo per cui i produttori di questo materiale spesso consigliano la candeggina, proprio per togliere queste macchie difficili.

Ma sappiamo ormai che la candeggina può essere nociva per le vie respiratorie, oltre a non sapere con certezza come ridurrà il nostro lavello in fragranite nel tempo.

In questo articolo vogliamo darti qualche consiglio per una pulizia del lavello in fragranite con prodotti naturali.

Pulizia quotidiana 

Per la pulizia quotidiana del tuo lavello in fragranite puoi utilizzare un igienizzante ecologico che pulisce a fondo ma non rovina le superfici: per esempio USAMIX, abbinato a una spugna multiuso, come il panno Multi.

Basta spruzzarne un po’ su tutta la superficie, bagnare il panno Multi e strizzarlo bene, quindi passarlo su tutto il lavello.

Per una pulizia più profonda, e soprattutto nel caso in cui il tuo lavello di fragranite sia macchiato, allora ti consigliamo due metodi unici: continua a leggere l’articolo per saperlo.

Come pulire il lavello in fragranite in modo naturale

Ci sono due metodi ecologici da utilizzare per pulire il lavello in fragranite, e servono due prodotti diversi.

Con il primo metodo ti serviranno:

  • percarbonato di sodio;
  • spugna EVOSPONGE;
  • acqua molto calda (almeno 50/60°).

Ecco il procedimento per pulire correttamente il lavello in fragranite:

Prima di tutto chiudi lo scarico del lavello con il suo tappo; quindi versa due cucchiai di percarbonato di sodio nel lavello, distribuendolo correttamente su tutta la superficie.

Adesso versa l’acqua calda, almeno 50 gradi in modo che il percarbonato si attivi correttamente; lascia agire per una mezz’oretta, quindi togli il tappo per far scendere l’acqua.

L’ultimo passaggio per un lavello in fragranite splendente: strofina bene tutta la superficie del lavello con la spugna EVOSPONGE e risciacqua.

Il secondo metodo naturale per pulire il lavello in fragranite

Il secondo metodo che ti consigliamo per pulire il lavello in fragranite naturalmente è questo: ti servirà BIOBIANCO, il percarbonato di sodio con aggiunta di TAED che ne permette l’attivazione a basse temperature, una spugna EVOSPONGE e acqua calda (30/40° saranno sufficienti).

Come fare: anche in questo caso chiudi lo scarico del lavello con il suo tappo; versa due cucchiai di  BIOBIANCO nel lavello, in modo omogeneo; versa quindi l’acqua calda. A questo punto, lascia agire per una mezz’ora, togli il tappo per far scendere l’acqua e strofina bene tutta la superficie del lavello di fragranite con la spugna EVOSPONGE: ultimo passaggio, risciacqua.

Con questi due metodi per pulire, il tuo lavello in fragranite non si rovinerà, sarà pulito e igienizzato e tu non ti respirerai sostanze nocive per la tua salute!

 

I PRODOTTI CONSIGLIATI DA FABRIZIO DI VERDEVERO PER PULIRE IL LAVELLO IN FRAGRANITE

 

 

 

 

Susanna chiede come pulire il lavabo in resina:

“Ho un lavello lavanderia… una specie di plastica rivestita su cui sono rimasti dei segni scuri con delle striature bianche (il fondo del lavabo). Consigli per pulirlo?”

Fabrizio ha risposto:

Per rimuovere quel tipo di sporco dovrai fare due passate distinte con due prodotti diversi.

 

 

Fai una prima pulizia con LEMONTRÌ:

Il secondo passaggio lo fai con CARBONATO:

  • metti un po’ di polvere di CARBONATO direttamente sulla spugna EVOSPONGE dalla parte abrasiva;
  • strofina la superficie da pulire;
  • dopo qualche passata dovresti cominciare a vedere lo sporco che si scioglie;
  • risciacqua… et-voilà!

 

Maria chiede come pulire le macchie di pittura in acrilico dai vestiti:

“Ciao Fabrizio c’è modo ti togliere della pittura acrilica (secca) dai vestiti?”

Come togliere le macchie di pittura dai vestiti

Fabrizio ha risposto:

Ti serviranno:

Procedi così:

  1. Imbevi il cotone (o un angolo del PANNO MULTI) con l’alcool etilico;
  2. inizia a tamponare facendo attenzione di utilizzare sempre un un nuovo batuffolo non appena il vecchio avrà preso colore (o cambia il punto del PANNO MULTI che stai usando;
  3. continua in questo modo fino a che la vernice sarà completamente rimossa;
  4. fai un lavaggio normale in lavatrice con BEIPANNI.

Nel gruppo Facebook di Verdevero Chiara ci chiede come pulire il marmo esterno del balcone.

Pulire il marmo esterno del balcone si tratta in realtà di una operazione molto semplice, forse un pò noiosa ma semplice e richiede solo tempo e un prodotto super economico e facile da reperire. Vediamo cosa ha risposto Fabrizio alla cliente su Facebook.

“Ciao Fabrizio, urge il tuo aiuto! Sono disperata, non riesco a trovare una soluzione semplice e non nociva per la mia salute per pulire il marmo del mio balcone. Penso sia travertino ma non ne sono sicura!”

Fabrizio ha risposto:

Se hai del CARBONATO in casa hai finito di disperarti.

Ti serviranno:

 

 

Procedimento:

  1. sciogli un cucchiaio di CARBONATO nel mezzo litro di acqua, è meglio utilizzare dell’acqua tiepida in quanto facilita lo sciogliemento del carbonato;
  2. versalo un una piccola zona da pulire, è meglio procedere pulendo piccole zone per volte;
  3. lascialo agire per 10/15 minuti;
  4. dopo aver atteso che agisca, strofina con una spugna abrasiva. Io ti consiglio di usare la Evosponge che trovi sul sito di Verdevero ma andrà bene anche una normale spugna abrasiva che si utilizza per lavare i piatti.

 

Con questo procedimento il tuo marmo esterno tornerà bianchissimo. Potrai ripetere questa operazione ogni volta che sarà necessario senza paura che il tuo marmo si rovini.

Con il passare degli anni è normale che il marmo diventi sempre più poroso e che assorba lo sporco in un modo sempre più veloce. 

Problema:

Zia Gertrude ti invita a prendere il caffè con i biscottini, ma un movimento sbadatello e la tovaglia si macchia. Aiutala a rimediare!

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Problema:

In fondo lo dovresti sapere che la camicia attira le macchie, ma ecco come fare…

La soluzione ecologica:

Sale e succo di limone.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè secche.

🕝Tempo necessario:

2 ore.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sale, succo di limone, Percarbonato sbiancante, Detersivo ecologico per Bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Crea una pappetta con sale e succo di limone; mettila sulla macchia;
lascia agire per un’oretta.

Trascorso il tempo necessario strofina e risciacqua con acqua; dopodiché metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Francesca chiede come pulire il grasso di motore dalle scarpe:

“Ciao Fabrizio, un consiglio per pulire le scarpe che si sono sporcate di grasso di motore?”

Fabrizio ha risposto:

Puoi sgrassarle con una soluzione di CARBONATO e acqua.

Ti serviranno:

Come fare:

Ti serviranno indicativamente 1 cucchiaio da cucina di CARBONATO in mezzo litro di acqua.

  1. Immergi il PANNO MULTI nella soluzione di acqua e CARBONATO;
  2. strofina energicamante;
  3. ripeti l’operazione fino a che non hai rimosso tutto il grasso.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Tinuviel chiede come pulire una pentola col fondo bruciato senza fatica:

“Come faccio a pulire una pentola bruciata senza ammazzarmi?”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire una pentola col fondo molto bruciato puoi farti aiutare dal bicarbonato!

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. metti dentro la pentola un cucchiaio di BICARBONATO;
  2. aggiungi acqua fino a coprire tutta la Parte bruciata;
  3. metti la pentola da parte per un giorno intero;
  4. dopo aver aspettato, metti la pentola sul fuoco e fai bollire l’acqua per qualche minuto;
  5. svuotala;
  6. strofina con una spugna abrasiva.

Considera che puoi strofinare l’acciaio anche con un paglietta di metallo senza rischiare di rovinarlo.

Se con la spugna non riesci a rimuovere tutto procurati la spugna di acciaio e gratta via i residui che rimangono.

 

Per scoprire tutti i miei trucchetti per pulire la cucina in modo facile e naturale scarica subito il PDF che trovi qui sotto:

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Problema:

La vecchia cara zia Clotilde è venuta a trovarti e le hai offerto un caffè, ma una piccola sbadataggine ha macchiato la tua tovaglia?

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Berta chiede come pulire una pentola in acciaio e rimuovere gli aloni rimasti dalle varie bolliture:

“Ho bisogno di consigli su come togliere un alone da una pentola in acciaio.”

Fabrizio ha risposto:

La soluzione più semplice è LEMONTRì e spugnetta di lana d’acciaio. Torna nuova.

Come fare:

  • metti 50ml di LEMONTRì per litro di acqua e riempi la pentola;
  • lascia agire la soluzione un paio d’ore;
  • strofina con la paglietta.

 

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Capita anche a te vero?

Quando senti parlare di cancro senti spesso dire:
“Eh… ormai tutto causa il cancro”.

Mangi carne? Ti viene il cancro.

Usi detersivo? Ti viene il cancro.

Bevi vino? Ti viene il cancro.

In effetti sono molte le ricerche che dimostrano la correlazione tra l’uso e la prolungata esposizione a certe sostanze e il cancro:

  • il Dottor Nicolàs Olea (coordinatore di ricerca dell’ospedale Clinico di Granada, specializzato in radiologia e oncologia) ha dimostrato la correlazione tra la migrazione di tossine dai detersivi, dai cosmetici e dal cibo al nostro corpo e l’insorgenza del tumore;
  • una ricerca americana ha rilevato che il rischio di cancro al seno è due volte più alto tra le donne che usano prodotti per la pulizia e deodoranti per ambienti ogni giorno, rispetto alle donne che li usano saltuariamente.

In tutta onestà, è molto difficile dimostrare che l’esposizione ai detergenti per la casa per 10 o 20 anni è ciò che ha causato una diagnosi di cancro.

O che sia stata la carne, il vino…

Di sicuro è risaputo che i prodotti chimici di uso comune causano altri gravi effetti sulla salute come:

  • problemi riproduttivi;
  • problemi nello sviluppo di bambini;
  • problemi alle vie respiratorie;
  • problemi dermatologici.

Puoi essere certo che nonostante i dubbi che la scienza stessa si pone sulla correlazione tra ingredienti chimici e cancro, la vera soluzione per vivere meglio e non favorire l’insorgenza di malattie sia quella di stare il più possibile lontano da certi inquinanti.

Per fortuna non è più così difficile informarsi sulla pericolosità dei prodotti chimici che abbiamo in casa e di conseguenza starne lontano.

Anzi, è un compito relativamente facile ma voglio rendertelo ancora più facile.

Ecco 3 prodotti da evitare in casa e le rispettive alternative ecologiche:

#1 CANDEGGINA

Rischi

È probabilmente il prodotto più utilizzato nelle pulizie quotidiane.

Ed è forse il prodotto più tossico.

Causa irritazione agli occhi, irritazione alle vie respiratorie, alla bocca e alla pelle.

Rilascia naturalmente gas anche mentre rimane bella chiusa nell’armadietto di casa.

È proprio questo gas che ne da il caratteristico odore quando la annusi.

Ma è pericolosa anche chiusa e lasciata in ripostiglio, in bagno, o ovunque tu la tenga.

Altro enorme problema è che è un prodotto molto reattivo.

Significa che se mescolata con altri prodotti diventa una vera e propria bomba chimica.

Fai molta attenzione a non mescolarla con il classico anticalcare per il bagno perché sviluppa cloro gassoso che se respirato ti fa finire all’Ospedale.

Come sostiruirla

Se sei abituata ad utilizzare la candeggina in lavanderia, il rimedio naturale è BIOBIANCO di Verdevero:

  • è uno sbiancante e igienizzante completamente naturale;
  • come la candeggina è attivo a bassissime temperature (infatti si attiva a 30°);
  • non ha la controindicazione di distruggerti i capi colorati, le mani, o di farti respirare l’odore terribile che invece ha la candeggina.

Se invece l’utilizzo che ne fai è di igienizzate per le superfici la soluzione è USAMIX di Verdevero:

  • è un igienizzante naturale a base di ossigeno attivo;
  • ti permette di igienizzare le superfici senza il rischio di esalazioni chimiche;
  • è ottimo come sgrassatore per le superfici di casa;
  • non è irritante per la pelle.

 

 

 

#2 AMMONIACA

Rischi

L’ammoniaca è irritante per le vie respiratorie e la prolungata esposizione favorisce l’insorgenza di malattie croniche come l’asma.

Di solito è usata per smacchiare i capi e per pulire e lucidare vetri e specchi.

Come la candeggina è molto reattiva e non va assolutamente mescolata ad altre sostanze.

Come sostituirla

Per la pulizia dei vetri puoi sostituirla con un prodotto specifico per vetri ecologico come VRILL di Verdevero.

Oppure con una soluzione di acqua e Acido Citrico. Ti basta preparare uno spruzzino con circa 1 litro di acqua e 150 di ACIDO CITRICO.

In entrambi i casi se ti aiuti con un panno in microfibra specifico per vetri come il PANNO VETRI di Verdevero otterrai un risultato migliore e con meno fatica.

Per la pulizia generale di tutte le superfici puoi usare una soluzione di acqua e BICARBONATO. Mescola assieme un cucchiaio di BICARBONATO in un secchio con 2 litri di acqua.

Immergi in questa soluzione un Panno MULTI in Microfibra e dopo averlo strizzato bene pulisci tutte le superfici che vuoi con poca fatica e senza rischiare di rovinare le superfici.

#3 DEODORANTI PER AMBIENTI

Rischi

I deodoranti per ambienti contengono ingredienti molto dannosi per le vie respiratorie.

Non solo ingredienti come Benzene e Toulene che servono per tenere in sospensione a lungo il profumo in aria.

Ma anche gli allergeni contenuti in tutti i profumi, anche negli oli essenziali, sono irritanti per le vie respiratorie, oltre che molto inquinanti.

Come sostituirli

Ci sono due modi per sostituire i profumi irritanti nelle nostre case:

  1. Sostituirli con dei bellissimi fiori;
  2. usando profumi privi di allergeni che non irritano la pelle e le vie respiratorie.

 

I primi profumatori senza allergeni in Italia li trovi qui: FLOREALI di VERDEVERO

#3 BIS ACIDO MURIATICO

Rischi

L’acido muriatico è fortemente corrosivo e il prolungato utilizzo può causare danni anche alla struttura della casa corrodendo superfici, smalti e tubi.

Ma i danni maggiori sono quelli causati all’utilizzatore:

  • tosse secca o convulsiva
  • irritazione delle vie aeree
  • bruciore alla gola e al naso
  • difficoltà respiratoria (dispnea) di diversa intensità
  • starnutazione e lacrimazione

Come sostituirlo

Sostituirlo è facilissimo. Basta disporre dell’acido citrico, un acido di origine naturale che svolge le stesse funzioni dell’acido muriatico ma senza sottoporti ai vapori e ai rischi dermatologici dell’acido muriatico.

Forse non lo sai…

…ma negli anni ’50, venivano venduti, ed erano pure molto in voga, creme e prodotti per la cura personale radioattivi.

Non ci credi?

Guarda tu stesso queste due pubblicità:

5 Oggetti tossici presenti in casa

Ne sono certo: ne troverei a centinaia anche in casa tua.

Non sto parlando di creme o saponi radioattivi ma di prodotti e oggetti che contengono ingredienti tossici.

Da quando la chimica ha preso il sopravvento e orientato le nostre vite e i nostri consumi, abbiamo riempito le nostre case di sostanze chimiche pericolose di ogni tipo.

E quasi sempre senza nemmeno sapere a quali rischi andavamo incontro.

Queste sostanze le puoi trovare anche:

  • nel cibo (basti pensare alla carne piena di ormoni che si riduce della metà quando la metti nella padella);
  • nell’acqua del rubinetto (che usi per cucinare e bevi, e che mal che vada contiene cloro);
  • nei colori utilizzati per tingere i muri;
  • nei pesticidi per tenere in ordine il giardino;
  • colle e vernici usate per produrre o costruire i mobili… [e sono innumerevoli].

Invece di arrabbiarti o sentirti sopraffatto dall’enormità del problema e cominciare a dire frasi del tipo:

“Eh ma se sto a guardare tutto…”

oppure: “Ecco l’ennesimo articolo terrorista…”

continua a leggere e scopri quali sono i primi passi da fare per migliorare la situazione attuale e fare i primi passi verso la direzione giusta per il tuo benessere e quello della tua famiglia.

5 PRODOTTI

che potrebbero già essere presenti a casa tua che ti inquinano e fanno male e tu ancora non lo sai…

E che puoi cominciare a pensare di sostituire.

 

#1 Prodotti antitarme o antifalene

Hai presente le vecchie care palline antitarme che si usano per i vestiti?

O ancora le scatoline che si usano in cucina per uccidere le farfalline che contaminano il cibo?

Potrebbero contenere paradiclorobenzene o naftalene.

Una volta infatti si diceva di mettere i vestiti in naftalina.

La naftalina può provocare nausea, diarrea e vomito ed è stato dimostrato che a lungo andare può danneggiare i globuli rossi del sangue.

#2 Mobili in legno pressato

Questo legno è ottenuto mischiando colle e scarti di legno macinati e chiamato universalmente “truciolato”.

Era molto in voga negli anni ’70 e ’80 ma tutt’oggi si continua ad utilizzare per la costruzione di mobili di basso costo.

I collanti utilizzati per tenere insieme il legno macinato tuttavia contengono resine e formaldeide.

E l’esposizione alla formaldeide provoca lacrimazione, bruciore agli occhi e gola e arrivare fino a difficoltà di respirazione e attacchi di asma.

#3 Deodoranti e detersivi

I deodoranti usati nel modo scorretto in piccoli ambienti chiusi rendono l’ambiente tossico e rilasciano nella stanza sostanze come eteri e terpeni.

Gli eteri in particolare sono tossici per l’organismo umano e i terpeni sono molto dannosi per l’ozono.

Alcuni deodoranti contengono altre sostanze dannose come il paradiclorobenzene di cui abbiamo parlato prima in riferimento ai prodotti antitarme.

#4 I ritardanti di fiamma

Molti prodotti che portiamo dentro le nostre case contengono sostanze che ne ritardano la combbustione e li rendono infiammabili.

Gli involucri dei monitor, delle TV, e dei PC ad esempio ma anche le tende di casa a volte lo sono oppure i materassi.

Le sostanze usate per ritardare la fiamma sono gli eteri di difenile polibromurato.

Queste sostanze sono vietate da anni ma i prodotti che le contengono continuano ad esistere all’interno delle nostre case.

Recenti studi condotti in laboratorio ne hanno dimostrato la correlazione con problemi a tiroide e di fertilità.

#5 Spray e cere per capelli

Questi prodotti contengono ftalati.

Sono dei “plastificanti” usati sia per i prodotti per capelli.

Ma in generale sono usati per legare colori e profumi negli oggetti in plastica.

È per questo che negli anno sono stati vietati per le plastiche utilizzate per realizzare giochi per bambini.

 

Anche i tessuti che indossiamo sono pieni di roba chimica come coloranti o antipiega e, come se non bastasse, continuiamo a lavarli con ingredienti chimici che rimangono appiccicati alle fibre per farle apparire morbide e pulite.

Continuiamo a usare e a introdurre detersivi inquinanti che invece possiamo facilmente sostituire con prodotti sani e naturali.

I detersivi tradizionali contengono sbiancanti, coloranti, profumanti per far apparire i capi belli, puliti, morbidi e facili da stirare.

Ma a quale prezzo?

Cosa ti porti addosso tutto il giorno a contatto con la pelle?

E cosa ti respiri insieme al buon profumo del tuo bucato?

Se vuoi conoscere tutti i trucchi per il bio bucato perfetto scarica la guida che ho realizzato per te.

Si chiama BEIPANNI, la guida al biobucato perfetto, te la invio subito via mail. 😉

La Guida definitiva per un

BioBucato Perfetto!

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Quando pensi all’inquinamento atmosferico a cosa pensi?

Pensi alle strade delle città super inquinate, agli scarichi delle fabbriche, alle enormi discariche a cielo aperto o agli inceneritori.

Vero?

Non penseresti mai e poi mai alla tua casa, al tuo salotto o alla tua lavanderia.

E invece le case italiane in media contengono 15 litri di sostanze tossiche che sprigionano costantemente in aria composti organici volatili e sono causa dell’inquinamento atmosferico della casa.

E tu, te li respiri tutto il giorno.

Dal detersivo per i piatti a quello per il bucato, profumatori per ambienti e a volte anche pesticidi per piante o per insetti come le zanzare o le formiche.

E i problemi a livello fisico sono molteplici:

  • irritazione alle vie respiratorie;
  • irritazione agli occhi:
  • irritazioni e arrossamenti alla pelle.

In America, il 10% di tutte le segnalazioni di esposizione a ingredienti tossici segnalati all’Ente Federale per il controllo dei veleni, riguarda detersivi domestici.

E, sempre in America, l’Environmental Protection Agency (EPA) riferisce che l’aria all’interno di una tipica abitazione è:

da 2 a 5 volte più inquinata dell’aria all’esterno e, in casi estremi, addirittura 100 volte più contaminata.

 

Ma in Italia come siamo messi a inquinamento atmosferico?

Siamo ogni giorno a contatto con sostanze chimiche inquinanti e irritanti che usiamo con molta sufficienza e spesso incuranti dei pericoli che comportano.

Utilizziamo senza porci minimamente il dubbio che possano essere tossici prodotti come:

  • candeggina;
  • ammoniaca;
  • disinfettante ammazza batteri di ogni sorta.

Non solo siamo costantemente esposti ai composti volatili dei prodotti ma ce li portiamo anche addosso usando detersivi petrolchimici per lavare i nostri vestiti.

I detersivi per bucato sono spesso pieni di ingredienti nocivi per il corpo e altamente inquinanti per l’ambiente.

Il detersivo che probabilmente stai usando contiene un mix di ingredienti pericolosi e che il produttore non è  nemmeno obbligato a dichiarare in etichetta.

Ti sei mai chiesta perché non sono esposti in etichetta gli ingredienti del detersivo

in modo che tu possa conoscerli e valutare se quel detersivo è davvero buono per la tua salute?

Se fossero esposti ti potresti facilmente mettere al riparo da centinaia di ingredienti pericolosi.

Ti basterebbe conoscere una semplice formula per evitare di lavare i tuoi vestiti o le tue posate con ingredienti petrolchimici pericolosi.

Dovresti solo stare attenta agli ingredienti che contengono questi suffissi:

  • “Myreth,” “oleth,”  “ceteareth,” e ogni altro ingrediente che termina con “eth”;
  • “PEG”;
  • “Polyethylene,” “polyethylene glycol,” oppure “polyoxyethylene”;
  • “Oxynol”.

Ma gli ingredienti non li troverai sempre in etichetta…

E la tua attenzione sarà sempre e costantemente spostata sul “bianco che più bianco non si può”, sul capo morbido, sui bicchieri brillanti e le pentole luccicanti.

Ora…

Non possiamo conoscere gli ingredienti dei detersivi petrolchimici se non dopo una estenuante ricerca on line;

è talmente difficile scovarli a volte che, lo ammetto, talvolta resto a bocca asciutta pure io.

Ma alcuni ingredienti ti posso assicurare che li troverai sempre e comunque in tutti i detersivi per lavastoviglie petrolchimici.

Questi ingredienti dannosi sono i FOSFATI.

Proprio questi ingredienti dannosi per la tua salute e per le acque di tutto il mondo permettono al detersivo petrolchimico per lavastoviglie di avere risultati ineguagliabili dai detersivi naturali.

Ma quali sono i danni causati dai fosfati?

Il primo gruppo comprende i DANNI PERSONALI.

Quelli cioè che paghi direttamente sulla tua pelle con l’utilizzo di prodotti a base di fosfati:

  • nausea;
  • diarrea;
  • irritazioni della pelle.

Sono i principali sintomi di esposizione a questi ingredienti.

Ma il vero problema derivante dall’uso di fosfati in realtà è il DANNO AMBIENTALE.

I fosfati SONO SUBDOLI: riescono a superare anche i filtri e le barriere dei depuratori delle acque.

E arrivano ai fiumi e ai mari.

Favoriscono la proliferazione di alghe, in particolare di un tipo di alga rossa molto infestante che modifica l’ecosistema acquatico…

…e che dopo la sua morte rilascia una tossina potente.

E questa tossina è causa delle morte di milioni di pesci e dell’alterazione del sistema marino che sta piano piano andando al collasso.

Ma se fanno così male perché è indispensabile usarli per formulare il detersivo per lavastoviglie?

Il motivo è semplice:

i fosfati sono quegli ingredienti che ti fanno luccicare i bicchieri e le posate e che ti fanno dire “Oh wow che brillanti che sono i miei bicchieri”.

Un detersivo naturale che non contiene fosfati probabilmente lascerà qualche goccia di acqua sul vetro a fine lavaggio.

Ma ogni volta che lo userai non ti porterai alla bocca una piccola dose di fosfati inquinanti.

Non ti berrai roba chimica insieme alla tua acqua, al tuo caffè, al tè…

Se non ci credi e stai ancora usando il classico detersivo lavastoviglie petrolchimico prova a leccare una tazzina a fine lavaggio.

Sentirai che saporaccio.

Se ti ho fatto venire qualche dubbio allora ho raggiunto il mio intento.

Ora capisci che la vera domanda da porti non è tanto se sei disposta ad avere un bicchiere non completamente asciutto a fine lavaggio.

Ma se quella gocciolina che puoi asciugare con un canovaccio…

…non valga il fatto di avere risparmiato dall’inquinamento migliaia di litri di acqua e da morte certa migliaia di pesci.

Io credo in coscienza che possiamo concederci qualche piccola imperfezione nelle nostre stoviglie per continuare a vivere in questo pianeta.

Ma cosa sei disposto a fare per migliorare l’inquinamento atmosferico domestico?

Se sei disposto a fare la tua piccola parte per migliorare la qualità della vita di tutti fai il primo passo e passa subito alle pulizie naturali.

Elimina da casa tua i detersivi petrolchimici inquinanti e irritanti e passa ai detersivi ecologici.

I prodotti più famosi del web li trovi qui: https://www.verdevero.it/verdevero-detersivi-naturali-prodotti/

Problema:

Che intenzioni hai con quella maglietta? Non usare i metodi tradizionali, usa prodotti naturali!

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Maglietta di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Perché non devi mai indossare un vestito appena comprato prima di averlo lavato e lavato e lavato

Sono sicuro che la cosa che sto per dirti l’hai fatta almeno una volta nella vita pur sapendo che stai facendo una cosa sbagliata e che stai mettendo a repentaglio la tua salute e quella dei tuoi figli.

Vestiti tossici

Sei andata in negozio, hai acquistato un nuovo vestito, sei tornata a casa e l’hai indossato senza prima metterlo in lavatrice per un bel lavaggio.

È un comportamento comune che tutti facciamo e senza immaginare gli enormi rischi che ne derivano.

Peggio ancora quando parliamo di biancheria intima: mutande, reggiseni canottiere e t-shirt; oppure un bel pigiama.

Io ho smesso diversi anni fa…

…quando andai con mio papà a fare visita a un suo possibile fornitore e ho visto che le signore che cucivano a macchina semplicemente lasciavano cadere a terra i boxer da uomo appena cuciti.

 

E secondo te poi li lavavano prima di confezionarli?

 

Ma al di là della mia esperienza personale,

ci ha pensato il dottor Philip Tierno e un gruppo di ricercatori della Division of Microbiology and Immunology della New York University

a dimostrare cosa si trova nelle fibre dei capi di abbigliamento che possiamo trovare belli nuovi esposti nei negozi.

 

Ecco i 3 contaminanti che puoi trovarti addosso indossando un vestito nuovo non ancora lavato:

  • Secrezioni respiratorie;
  • Flora fecale;
  • Candida.

Alcuni indumenti analizzati erano naturalmente più contaminati di altri:

costumi da bagno e indumenti intimi sono in cima alla lista degli indumenti da lavare assolutamente una volta portati a casa.

Ma quali tipi di malattie sono trasmissibili entrando in contatto con questi tipi di contaminanti?

  • Epatite A
    (L’epatite A è una malattia infettiva del fegato altamente contagiosa causata dal virus dell’epatite A; può colpire in forma lieve e risolversi in due settimane, oppure può trascinarsi in modo molto più grave anche per diversi mesi.)
  • Diarrea del viaggiatore
    (La diarrea del viaggiatore è una malattia infettiva delle vie digerenti, si manifesta con sindromi diarroiche di tipo secretorio, di gravità variabile.)
  • Candidosi
    (La candidosi, una patologia causata da funghi che può potenzialmente colpire qualsiasi parte del corpo. Il fungo che la causa è Candida Albicans e altre specie di Candida, un organismo saprofita che si nutre di materia organica morta.)
  • Norovirus
    (I Norovirus sono virus responsabili della patogenesi infettiva di gastroenteriti, che possono provocare nausea e vomito, diarrea acquosa e crampi addominali; non si esclude la manifestazione di sintomi influenzali come febbricola, cefalea e dolori muscolari associati a spossatezza ed astenia.)
  • Salmonellosi
    (La salmonella è una malattia contagiosa, provocata da batteri ampiamente diffusi in natura. Le tossine prodotte da questi microrganismi (LPS) determinano sintomi perlopiù localizzati a livello gastrointestinale.)

Il Dottor Tierno ha specificato che:

“La cosa buona è che molte persone hanno un sistema immunitario molto robusto e quindi di solito riescono a combattere il piccolo numero di organismi che possono passare sul loro corpo indossando indumenti contaminati.”

Di certo però indossare un capo contaminato dalle feci di altri non è una esperienza di cui vantarsi e da ricercare.

Ma la contaminazione dei nuovi capi non finisce qui.

Ci sono altri motivi per cui devi assolutamente lavare i tuoi nuovi capi appena comprati.

I processi produttivi dei vestiti sono sempre più industriali e a seconda del paese in cui vengono prodotti i vestiti possono contenere un vero e proprio arsenale chimico.

Vediamo i 6 contaminanti principali dei vestiti appena confezionati e che ti porti addosso se non li lavi correttamente appena portati a casa:

 

  • AZOCOLORANTI

    Coloranti vietati in Europa dal 2002 ma ancora in uso in tantissimi paesi.

    Sono coloranti poco resistenti al candeggio e alla luce ma di basso costo e quindi ancora molto diffusi.

    Liberano ammine potenzialmente cancerogene.

 

  • FORMALDEIDE

    È un disinfettante utilizzato per ridurre batteri e funghi nei capi.

    La formaldeide provoca irritazioni cutanee, cefalee, irritazioni alle vie respiratorie.

    È idrosolubile e quindi può essere totalmente rimosso dai vestiti con qualche lavaggio.

 

  • NONILFENOLO ETOSSILATO (NPE)

    Utilizzato per rendere i colori dei capi brillanti.

    Non crea enormi problemi alla tua salute ma una volta sciacquato dai vestiti si lega all’acquanemmeno i sistemi di depurazione riescono a trattenerlo e arriva nell’ambiente andando a modificare il sistema endocrino dei pesci.

    Che poi magari ti mangi pure.

 

  • ANTIPARASSITARI

    Una parte deriva dalla lavorazione delle fibre naturali molto impattanti come il cotone e un’altra parte dai prodotti utilizzati per disinfettare i container utilizzati per il trasporto.

 

  • METALLI PESANTI

    Cadmio, Piombo, Mercurio e Cromo vengono utilizzati in alcuni coloranti e pigmenti.

    Questi metalli si accumulano nel corpo per molto tempo e sono altamente tossici.

 

  • NICHEL

    Metallo pesante che merita una menzione speciale perché oltre a quello con cui puoi entrare in contatto quotidianamente anche a causa delle pratiche ecologiche fai da te sbagliate (ad esempio quelle a base di aceto) te lo ritrovi addosso al corpo a causa dei vestiti.

    L’allergie al nichel è sempre più diffusa.

 

Se stai pensando: “Ho capito Fabrizio ma mica posso iniziare ad andare in giro nudo. Come posso fare per difendermi da tutto questo inquinamento?”

 

Ecco i 3 consigli da seguire subito per evitare di metterti addosso schifezze chimiche irritanti e potenzialmente cancerogene.

  1. Acquista capi biologici;
  2. cerca l’etichetta OEKO-TEX standard che ti garantisce che il capo è stato testato per il contenuto di 100 diversi ingredienti dannosi;
  3. lava sempre tutti i capi appena portati a casa.

 

E quando ti dico di lavarli è logico che li devi lavare con prodotti sani e naturali per evitare di metterci sopra altri ingredienti petrolchimici dannosi.

Puoi partire dalla Greenbox di Verdevero.

La Greenbox è lo starter kit per passare subito alle pulizie naturali ed eliminare da casa tua i detersivi petrolchimici inquinanti e irritanti.

La trovi QUI:

https://www.verdevero.it/detersivi-ecologici-2/greenbox/

Ci sono posti della tua casa che tu non vedi e non puoi tenere sotto controllo ma che sono pieni di potenziali pericoli.

Sono i tubi del tuo impianto idraulico.

Se ci pensi per i tubi di casa passa la maggior parte dello sporco che noi eliminiamo dalle nostre case.

Per gli scarichi della cucina passano:

-olio e grasso,

-residui del nostro cibo.

Per quelli della lavanderia passano:

terra,

-lo sporco dei nostri pavimenti quando scarichiamo l’acqua sporca del secchio,

-i peli degli animali domestici quando laviamo la loro lettiera o i loro cuscini.

Per quelli del bagno passano:

-peli,

-residui di grasso della pelle,

escrementi.

Capisci quanto è importante mantenerli nel modo corretto?

Ti eviterai che diventino una inutile voce di spesa per la manutenzione della casa: prova a pensare cosa può costare una azienda di spurghi o peggio ancora quale stress possa essere rompere il pavimento per sostituire tubi intasati in modo irreparabile.

Secondo NSF international (una importante associazione americana che si occupa di salvaguardia dell’acqua) il tuo lavabo e gli scarichi della tua cucina sono tra i posti a maggiore concentrazione di batteri della tua casa. Peggio ancora degli scarichi del bagno.

Questi tubi sono ricchi di batteri e di germi che in ambienti così umidi possono proliferare liberamente e trasformarsi in un luogo davvero malsani.

Oltre a questo considera in quale enorme discarica si trasformano i tubi della tua casa se non ti comporti nel modo corretto.

L’impianto idraulico di casa ha un funzionamento molto semplice: ci sono tubi che portano all’interno della casa acqua pulita e tubi che scaricano fuori l’acqua sporca  dopo che è stata utilizzata.

E quest’acqua di scarico è piena di schifezze. Oltre agli scarti che ti ho descritto sopra dovremmo considerare anche i detersivi super chimici e inquinanti che utilizziamo ma questo è un altro discorso e ce ne occuperemo in un altro momento.

L’acqua in entrata viene introdotta attraverso la pressione che genera l’acquedotto e se ne esce sfruttando la pendenza dei tubi.

In pratica l’acqua defluisce attraverso i tubi inclinati verso il basso. Quando i tubi si incrostano di grasso, pezzi di cibo o altri oggetti, il flusso dell’acqua in uscita rallenta e favorisce ulteriormente il deposito di altro sporco.

Fino ad arrivare a incrostare e intasare completamente i tubi.

ECCO LE 8 COSE CHE NON DEVONO MAI FINIRE GIÙ PER I TUOI TUBI PER EVITARE DI INTASARLI E SPENDERE CENTINAIA DI EURO DI MANUTENZIONE

Grasso e olio

Il grasso del cibo e l’olio di cottura si aggrappano ai tubi e giorno dopo giorno creano un film assorbente che col tempo finisce per raccogliere lo sporco di vario tipo che transita per il tubo

Fondi del caffè

E’ vero che i fondi del caffè hanno un enorme effetto assorbi odori e ti sembra che far scorrere i fondi del caffè giù per il lavandino risolva il problema degli odori. In realtà lo stai lentamente e inesorabilmente intasando

Cibo “gonfiante”

Hai mai provato a lasciare un maccherone in acqua per qualche ora? Succede che raddoppia la sua dimensione e la sua superficie. Farli scorre giù per i tubi è rischioso perché può finire per intasarli.

Farina

La farina mescolata ad acqua ti fa ottenere una cosa cremosa e appiciccaticcia simile a colla. Questa colla lungo i tuoi tubi fa l’effetto di trattenere altri residui di cibo che transitano e formare dei veri e propri grumi lungo le tubature.

Pezzetti di carta

Le etichette che a volte si trovano nella frutta o nella verdura, oppure nei sacchetti, oppure le etichette adesive dei tuoi nuovi bicchieri che hai lavato sotto l’acqua calda per eliminare i residui di colla. Giù per i tubi queste cose sono terribili.

Detersivi in polvere

I detersivi in polvere tendono a solidificarsi nei tubi e in particolare modo nei punti già intasati da altre sostanze e formano dei veri e propri tappi simili al calcestruzzo. Senza contare che i detersivi petrolchimici contengono sostanze difficilmente trattabili dai depuratori o peggio ancora, se scarichi in pozzi perdenti ti riempi la terra intorno casa di schifezze chimiche.

Sabbia delle lettiere

Le lettiere moderne contengono sostanze altamente assorbenti per eliminare in modo definitivo il problema della puzza degli escrementi degli animali domestici. Molto spesso troverai anche scritto che i componenti di queste sabbie sono “non nocivi” oppure “biodegradabili”. Tutto vero, peccato che queste sostanze si gonfiano e si impaccano formando una sostanza durissima e difficilmente sciacquabile che può intasare irrimediabilmente i tuoi tubi di scarico.

 

 

Ma qual è la soluzione definitiva per non avere mai più scarichi puzzolenti e intasati?

Fai una pulizia dei tubi mensile con soli 3 prodotti sani, naturali e non inquinanti.

Dopo avere fatto attenzione a non buttare giù per gli scarichi le cose che ti ho descritto sopra puoi fare una pulizia generale de tubi.

La pulizia dei tubi avviene in due fasi: una prima fase di sgrassatura ed eliminazione dello sporco grossolano, e una seconda fase per rimuovere lo sporco fine che crea lo strato limaccioso sulla superficie dei tubi.

ECCO COME FARE LA PULIZIA IN DUE FASI DEI TUBI DI SCARICO DELLA TUA CASA SENZA USARE PERICOLOSI DISGORGANTI

PRIMA FASE

Di cosa hai bisogno:

Procedimento:

Versa il bicarbonato giù per il tubo che stai trattando. Aggiungi il Lemontrì. Vedrai subito che i due prodotti reagiranno e formeranno una schiuma densa che gorgoglia giù per il tubo.

A questo punto versa l’acqua bollente.

Hai appena finito di sgrassare i tuoi tubi.

A questo punto ti manca una energica azione igienizzante.

SECONDA FASE

Di cosa hai bisogno:

  • 50 grammi di BIOBIANCO
  • 1 litro di acqua calda a 50 gradi

Procedimento:

Versa BIOBIANCO giù per il tubo e versa l’acqua calda per fare scorrere la polvere di BIOBIANCO giù per il tubo.

Biobianco contiene percarbonato e TAED che uniti assieme con l’acqua calda sviluppano degli acidi peracetici che igienizzano i tubi ma senza inquinare l’acqua che stai scaricando.

[Fonte: ECHA https://echa.europa.eu/documents/10162/9f2c4888-185c-9726-8c90-09bd10f848e4]

Trovi tutti i prodotti necessari per la completa pulizia dei tuoi tubi di scarico all’interno della GreenBox di Verdevero, lo starter kit delle pulizie naturali che ti permette di passare al bio in un minuto e buttare subito i tuoi vecchi detersivi petrolchimici inquinanti.

La trovi qui: GREENBOX

Problema:

Sicuramente ti sarà capitato di fare dei dolci sulla tovaglia, non preoccuparti, ecco la soluzione.

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Bagna subito il tessuto con acqua fredda, versaci sopra qualche goccia di detersivo per piatti ecologico e strofina.

Poi procedi con il classico lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare acqua calda che fissa la macchia.

 

Problema:

Starai pensando che è una vera sfida, invece i prodotti giusti lavorano per te.

La soluzione ecologica:

Sale e succo di limone.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè secche.

🕝Tempo necessario:

2 ore.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sale, succo di limone, Percarbonato sbiancante, Detersivo ecologico per Bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Crea una pappetta con sale e succo di limone; mettila sulla macchia;
lascia agire per un’oretta.

Trascorso il tempo necessario strofina e risciacqua con acqua; dopodiché metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Ma costano davvero così tanto i detersivi naturali che le persone non se li possono permettere e sono costrette a pulire con detersivi petrolchimici inquinanti?

Quanto costa veramente un detersivo naturale comparato al detersivo petrolchimico.

Mi sono preso nota dei prezzi di alcuni prodotti petrolchimici tradizionali e i prezzi dei detersivi naturali Verdevero e ho fatto una simulazione per una famiglia di 4 persone ipotizzando di fare:

  • 1 lavatrice al giorno
  • 1 lavastoviglie al giorno
  • Pulire bagno e pavimenti tutti i giorni e consumare 1 flacone di prodotto in un mese

Il consumo stimato mensile con i detersivi petrolchimici presi in esame è di 22,72 €, seguendo le indicazioni e i dosaggi riportati in etichetta.

Il consumo di detersivi naturali Verdevero è di 26,48 euro al mese.

Quindi quando mi dicono: Eh ma i detersivi ecologici costano di più la risposta è che è vero!

Usando prodotti ecologici spendi in media 3,76 euro in più al mese.

 

Se questi 3,76 euro al mese sono vitali per la tua famiglia io ti comprendo.

Ma significa anche che non li dovresti spendere per nessuna altra cosa meno importante della salute della tua famiglia.

La verità è che la stragrande maggioranza delle famiglie in Italia è nella condizione per cui i 4,5 euro non fanno una così grande differenza ma scelgono di spenderli diversamente per altre cose.

Giustamente, liberamente, ma scelgono di spenderli per altro.

Secondo i dati dell’Istat il reddito medio dei lavoratori italiani è stato di 20,690.00 euro annui nel 2016.

3,76 euro sono lo 0,02% del reddito annuo.

In pratica se scegli di usare detersivi ecologici al posto di prodotti petrolchimici irritanti stai investendo lo 0,02% del tuo reddito in più ogni mese.

Ma a questo punto diciamocela tutta. I detersivi ecologici costano di più ma…

Cosa ti porti a casa subito spendendo solo 3,76 euro in più al mese?

 

1. Zero allergie alla pelle

Sono dermatologicamente testati, testati per il contenuto di metalli pesanti e quindi non irritano la tua pelle e non lasciano residui irritanti sui capi che lavi e poi ti porti addosso tutto il giorno

2. Zero irritazioni alle vie respiratorie

I detersivi Verdevero non contengono sostanze volatili irritanti per le tue vie respiratorie. Sono a profumazione neutra e quindi non contengono allergeni che irritano le mucose

3. I tuoi figli vivono in un ambiente sano

Hai mai pensato che quando lavi la doccia con quel prodotto chimico anticalcare disinfettante con tutte quelle croci e teschi sull’etichetta metti in pericolo qualcuno della tua famiglia? Pensa solo a cosa si respira la prima persona a farsi la doccia successivamente.

Con i detersivi Verdevero la tua casa si trasforma in un luogo più sicuro da subito. Non hai barattoli con ingredienti petrolchimici pericolosi che girano per casa che quando li spruzzi da qualche parte per pulire rilasciano quel terribile odore di chimico.

4. E la soddisfazione di non inquinare il pianeta e di lasciare ai tuoi figli un mondo migliore te la regaliamo noi con dei prodotti di altissima qualità.

Ho fatto la stessa domanda alle clienti nel gruppo Facebook “Come pulire qualsiasi cosa”. Guarda cosa mi hanno risposto:

Se non usi ancora detersivi naturali e non sai da dove iniziare, clicca QUI e vai alla Greenbox di Verdevero.

Detersivi ecologici Verdevero Greenbox

La Greenbox è lo starter kit delle pulizie naturali che ti permette di lasciare le tue vecchie abitudini e di iniziare subito a pulire in modo sano grazie a:

-i detersivi naturali più venduti del web

-manuali per imparare subito a pulire in modo sano grazie a tantissimi trucchetti facili e veloci

-spugne e panni per ottenere il meglio dai tuoi nuovi prodotti

Scopri subito cosa non fare mai per pulire i bruciatori del tuo fornello e rovinarli irrimediabilmente.

Il bruciatore è quel pezzo del fornello attraverso il quale arriva il gas. È di colore chiaro e di alluminio.

Molto spesso l’azione che fanno molte persone per pulirli è metterli in ammollo in acqua e bicarbonato oppure, peggio ancora, metterli in lavastoviglie.

Peccato che l’alluminio a contatto con soluzioni basiche (come sono i detersivi per lavastoviglie) tendono a imbrunire. Diventano più scuri e il loro aspetto non è più brillante come prima.

Ti consiglio di pulirli con Lemontrì (oppure se non disponi di Lemontrì, con Acido Citrico).

Procedi così:

  • metti i primi tre bruciatori in una pentola;
  • coprili di acqua;
  • aggiungi 60 ml di Lemontrì (circa 2 cucchiai da cucina);
  • Porta ad ebollizione l’acqua e spegnila;
  • lascia agire per 10 minuti;
  • quando l’acqua si sarà raffreddata strofina i bruciatori con una spugna abrasiva.
  • Ripeti l’operazione per il bruciatore rimasto, nella stessa pentola (non farti male: lascialo raffreddare prima!).

Se lo sporco è persistente puoi usare della lana d’acciaio fine (la trovi in ferramenta o mesticheria).

 

Trovi tutti i prodotti necessari all’interno della Greenbox di Verdevero.

La Greenbox è lo starter kit delle pulizie naturali che ti permette di passare subito a uno stile di vita più sano per te, la tua famiglia e la natura intera.

>>> La trovi qui: https://www.verdevero.it/greenbox/

Quando si parla di pulizie dei fornelli si tende a fare sempre un pò di confusione fra le varie parti da pulire.

Ad esempio per pulire lo spargifiamma serve una procedura a parte che ti spiego qui sotto.

Ogni bruciatore ha sopra di se lo spargifiamma.

La pulizia è molto semplice e basta lavarli come laveresti un piatto sporco: acqua e detersivo piatti (io ti consiglio AMANI’ di VERDEVERO)

L’unico inconveniente è lo sporco carbonizzato che si può depositare sopra.

In questo caso il CARBONATO ti torna molto utile.

Procedi così:

  • metti lo spargifiamma in una pentola o una ciotola;
  • ricoprilo di acqua;
  • aggiungi mezzo cucchiaino di Carbonato;
  • lascia agire per 30 minuti;
  • dopo i 30 minuti di ammollo strofinalo con la spugna abrasiva;
  • Risciacqua e asciuga.

Trovi tutti i prodotti necessari all’interno della Greenbox di Verdevero.

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Con cosa sei abituata a pulire il piano dei fornelli tu?

Se sei abituata a pulirlo con aceto o hai ricevuto il consiglio di pulirlo con aceto sappi che non è la miglior cosa che puoi fare.

È vero che l’aceto ti aiuta a sgrassare il piano del fornello (poco a dire la verità), ma tutto il resto che senti dire è sbagliato:

  • l’aceto non lucida l’acciaio (per questo invece dovresti usare l’acido citrico)
    e
  • l’aceto non è ecologico.

Oltre a questo ha una importante controindicazione: a contatto con l’acciaio permette a quest’ultimo di liberare nichel. E il nichel è un metallo pesante che non fa bene al nostro corpo.

Ti consiglio due modi ultra rapidi di pulire il piano.

Il primo è quello di procurarti uno sgrassatore ecologico come GRINTA, spruzzarlo sulla superficie e da pulire e strofinare con un panno in microfibra umido (ti consiglio il panno MULTI)

Il secondo è un pochino più laborioso ma piace molto alle mie clienti.

 

Procedi così:

  • Cospargi la superficie con leggero velo di Bicarbonato;
  • aggiungi tre gocce di detersivo per i piatti AMANI’ su una spugna EVOSPONGE umida;
  • strofina la superficie fino a ottenere una cremina omogenea sparsa su tutto il piano;
  • risciacqua con un panno in microfibra MULTI inumidito.

Il bicarbonato esercita una leggera azione abrasiva che farà apparire il fornello in acciaio ancora più lucido.

 

 

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Per scoprire tutti i miei trucchetti per pulire la cucina in modo facile e naturale scarica subito il PDF che trovi qui sotto:

Scarica l’Ebook! Compila il Form qui sotto:

Come pulire la griglia

Procedi così:

  • Per pulire le griglie ti basta metterle in ammollo in acqua e detersivo per piatti (ti consiglio AMANI’ di Verdevero);
  • lascia agire il sapone per 60 minuti;
  • dopo 60 minuti strofinare con la spugna con cui di solito lavi i piatti;
  • risciacqua la griglia con acqua e asciugala oppure mettila a scolare nello scolapiatti.

ATTENZIONE! Ti consiglio di non usare prodotti troppo alcalini come il Carbonato di sodio o i classici sgrassatori petrolchimici.

Molto spesso le griglie sono in ghisa, una lega di metalli poveri che a contatto con sostanze alcaline può subire variazioni di aspetto diventando opaca o ingrigiendo.

Il grigio scuro è il suo colore naturale e molto spesso per dare alle griglie in ghisa un aspetto migliore vengono leggermente colorati con un colore più scuro che rischia di alterarsi con sostanze troppo aggressive

 

Trovi tutti i prodotti necessari all’interno della Greenbox di Verdevero.

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Conduco da anni una personale battaglia contro l’inquinamento delle nostre case. Ma anche contro i rimedi naturali sbagliati. Ad esempio sapevi che se usato nel modo scorretto l’aceto inquina?

E come se non bastassero le varie candeggine, ammoniache e tutti quei prodotti super-inquinanti con teschi, alberi stecchiti, croci, pesci morti sul retro etichetta

Adesso ci siamo inventati una nuova soluzione per pulire qualsiasi cosa in casa e inquinare i mari e i pesci come se non ci fosse un domani.

In generale non sono contro l’uso di questo prodotto per pulire.

Ma il suo uso indiscriminato e a volte inutile inquina te, la tua famiglia e crea enormi problemi all’ambiente.

>>> Ora ti svelo come iniziare subito a non inquinare 100.000 LT di acqua con 1 litro di aceto anche se tutti ti dicono di usarlo per pulire qualsiasi cosa in casa.

L’aceto può essere utile se usato per alcune pulizie come:

  • Lavare i pavimenti
  • Pulire il frigo
  • Togliere i cattivi odori dai piatti
  • Pulire i vetri

MA ricorda che esiste un suo sostituto 53 volte meno inquinante. Tra poco ti svelo di cosa si tratta.

Non voglio demonizzare questo prodotto a prescindere, quello che desidero è capire come usare l’aceto per pulire le nostre abitazioni nel modo migliore e più sicuro per l’ambiente. Non occorre sprecare questo ingrediente perché un uso sconsiderato non solo è inutile ma dannoso e può essere in ogni momento sostituito con un ingrediente magico, l’acido citrico.

Ogni cosa può essere utile se usata nelle dosi opportune e poco utile o dannosa se usata in modo inappropriato.

Usare l’aceto per le pulizie di casa

L’aceto è di sicuro un buon anti calcare. Se lo utilizziamo con attenzione risulta un ottimo alleato per le pulizie. Se non puoi proprio fare a meno di usarlo, il mio consiglio è limitarsi all’uso dell’aceto solo per i seguenti usi:

L’aceto bianco di alcool per pulire i pavimenti

Esistono tanti tipi di aceto come: l’aceto bianco di alcool che può essere utile per pulire lo sporco difficile o l’aceto di mele dal profumo più delicato. Si può creare una miscela di acqua e aceto per pulire i pavimenti.

L’aceto bianco per pulire il frigorifero

Usato per pulire il frigorifero permette di neutralizzare i cattivi odori e agisce anche nella prevenzione della muffa della frutta.

L’aceto di mele per pulire i vetri

L’aceto di mele è ottimo per pulire i vetri perché ha un odore meno invasivo ma risulta comunque efficace. Anche alcune superfici vengono benissimo se si usa l’aceto per pulire, come ad esempio il gres porcellanato.

Ho sentito di molte signore che adoperano l’aceto per rimuovere il calcare dal ferro da stiro. In questo caso il calcare si forma perché non viene usata l’acqua distillata o demineralizzata e basterebbe questo piccolo accorgimento per evitare tale problema. In ogni caso se proprio dobbiamo recuperare un ferro da stiro pieno di calcare è utile l’uso dell’aceto nel caso in casa non disponi di acido citrico.

L’aceto per pulire il legno

L’aceto bianco è sicuramente un’alternativa da preferire ai numerosi prodotti chimici in commercio ideati per la pulizia del legno.

Mischiando una parte di aceto bianco con tre parti di oli di oliva, si ottiene un composto adatto per una pulizia approfondita e naturale del legno.

Per tutti questi scopi lo consiglio e lo ritengo utile, anche se hai capito non è indispensabile e si può facilmente sostituire.

L’aceto inquina tantissimo se lo usi:

  • nella lavatrice come ammorbidente
  • nella lavastoviglie come brillantante
  • nel piano della cucina per sgrassare e lucidare l’acciaio

Queste sono pratiche ormai diffusissime ma scorrette.

Se cerchi on line trovi molti video e articoli che ti indicano nell’aceto il rimedio naturale per pulire qualsiasi cosa.

Viene spesso fornita la giustificazione che “lo facevano le nostre nonne”.

Ed è vera in parte. Molti rimedi sono davvero ricavati dalle nostre tradizioni. Ma altri non hanno fondamento.

Ad esempio la mia nonna non aveva né lavatrice né lavastoviglie: se anche voleva non poteva usarlo…

Ma a parte le battute…

L’uso indiscriminato dell’aceto che è emerso negli ultimi anni ha iniziato a causare più danni che benefici.

 

Ecco il motivo per cui devi smettere subito di usare aceto per le pulizie e sostituirlo con l’eroe del pulito ecologico: l’acido citrico (o prodotti a base di acido citrico)

L’aceto è composto da acido acetico.

L’acido acetico è corrosivo, favorisce la liberazione di nichel da parte dei metalli e favorisce l’insorgenza della SNAS: Allergia sistemica al nichel.

E significa che ogni volta che fai una lavatrice inquini perché scarichi in acqua una dose di acido acetico (misto ai metalli pesanti che non sono rimasti attaccati ai tuoi vestiti) che è:

  • difficilmente biodegradabile;
  • crea un ambiente tossico per i pesci.

E’ nostro compito preservare il più possibile la vita di tutti gli organismi acquatici usando sempre il prodotto meno inquinante.

Su questo siamo d’accordo, vero?

E se anche tu stai usando l’aceto convinta che sia la soluzione migliore per pulire casa senza inquinare dovrai ricrederti dopo esserti letta le prossime noiosissime righe di spiegazione tecnica sull’impatto di acido citrico e acido acetico sull’acqua.

 (PS: se non vuoi leggere la parte noiosa salta subito alla tabella che trovi scorrendo più giù la pagina.)

Quando si parla di ecologicità di un detersivo ci si riferisce spesso alla sola biodegradabilità.

Questo è limitante oltre che scorretto.

Serve andare più a fondo e considerare anche i danni che un detersivo combina mentre è in circolo e prima che si degradi.

Non ti dovrebbe importare nulla se una cosa inquinante smette di esistere dopo tre anni perché è biodegradabile.

Mentre se ne sta in circolazione fa danni terribili all’ambiente e alle persone. Questo ti deve interessare.

E’ come dire che se vai dal dentista e mentre sei sotto ai ferri ti può fare patire le pene dell’inferno perché tanto sai che dopo un’ora di trattamento e un giorno di post intervento con la mascella gonfia e dolorante torna più o meno tutto alla normalità.

Lo faresti mai un ragionamento del genere o cercheresti sempre il dentista più delicato ed efficace prima di tutto mentre sei seduta nella sua poltrona?

Per capire fino in fondo la qualità di un detergente allora la dobbiamo smettere di pensare alla biodegradabilità e cioè al fatto che prima o poi smetterà di fare danni, e studiare la tossicità.

Ti devi chiedere: cosa combina e quanto è tossica questa soluzione che sto utilizzando finché è in circolazione?

Questa tossicità viene calcolata attraverso il VCDtox.  (VCD sta per volume critico di diluizione e ci indica quanta acqua è necessaria per far tornare “vivibile” l’ambiente contaminato da una dose di prodotto).

Confrontiamo 1 litro di aceto (percentuale di acido acetico al 6%) e 1 litro di Lemontrì, detersivo 3 in 1 di Verdevero a base di acido citrico che prepareremo in concentrazione al 6%.

In entrambe le soluzioni abbiamo 60 grammi di principio attivo:

60 grammi di acido acetico nell’aceto

60 grammi di acido citrico nel Lemontrì

Ora andiamo a controllare i valori di questi ingredienti nella DID list europea (Detergent Ingredients Database), la lista di sostanze che si possono utilizzare per la formulazione dei detersivi.

I dati che prendiamo in considerazione sono: la tossicità acuta, la tossicità cronica e la degradazione di ogni ingrediente.

Mettiamo insieme questi dati e con la formula del VCDtox ricaviamo il valore che ci indica quanta acqua serve per annullare una singola dose di ogni prodotto.

La formula per calcolare il VCDtox è la seguente:

VCDtox = [(Dosage x DF)/TF] x 1000

Ecco i dati da DIDlist dei nostri ingredienti:

ACIDO ACETICO ACIDO CITRICO  
0,05 0,05 DF (fattore di degradazione della sostanza)
0,03 1,6 TF (fattore di tossicità della sostanza)
60 150 QUANTITA’ nella soluzione

Applicando la formula all’aceto otteniamo [(60 x 0,05)/0,03] x 1000 = 100.000,20 LT

Applicandola invece alla soluzione di Lemontrì otteniamo [(60 x 0,05)/1,60] x 1000 =  1875,00 LT

  • Un litro di aceto inquina 100.000 litri di acqua.

Per dirla più correttamente possibile: occorrono 100000 litri di acqua per far tornare nullo l’effetto dell’aceto per i pesci del mare

  • Un litro di Lemontrì preparato al 6% inquina 1.875 litri.

E’ più corretto dire che se io verso 1 litro di Lemontrì in acqua servono 1875 litri di acqua per far tornare nulla l’azione di Lemontrì e che in quell’acqua ci possano vivere i pesci.

HAI LETTO BENE: INQUINA 53 VOLTE MENO

Sono sicuro che ora hai un motivo in più per rivedere le tue abitudini e valutare un prodotto davvero ecologico e lasciare da parte i falsi consigli ecologici.

Trovi Lemontrì già pronto e diluito nel suo pratico flaconcino da 500 ml o in tanica ricarica qui:

Ho capito Fabrizio ma al supermercato trovo 1 lt di aceto a 1,5 euro e il tuo Lemontrì costa 6,70 euro di mezzo litro. Come mai?

La spiegazione è facile e alla fine saprai anche tu perché sono già in migliaia le clienti che lo usano con successo tutti i giorni e senza inquinare l’ambiente.

verdevero detersivi ecologici

#1 Il primo motivo è che Lemontrì è superconcentrato.

E’ concentrato più del DOPPIO. Esattamente è 2,5 volte più concentrato.

A differenza dell’esempio di prima la sua concentrazione è del 15% e non del 6% come l’aceto.

#2 Il secondo motivo è che abbiamo creato la tanica ricarica doppiamente vantaggioso.

  • Risparmi soldi
  • Sprechi meno plastica.

Il flacone lo acquisti solo la prima volta e poi ti potrai acquistare la ricarica e riempire in casa fino a 8 volte il tuo flacone di Lemontrì pronto all’uso.

Quindi ricapitolando:

  1. Con lemontrì inquini 53 volte meno che con l’aceto
  2. Con Lemontri risparmi plastica perché puoi usare lo stesso flacone e riacquistare la ricarica
  3. Risparmi pure soldi perché è concentrato più del DOPPIO

Cosa aspetti a provarlo?

Problema:

Non rinunciare alla cioccolata al bar dopo il lavoro, è una coccola che val la pena di rischiare qualche macchia…

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sapone solido vegetale, Percarbonato, Detersivo ecologico per panni.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Strofina la macchia di cacao con del sapone solido, Smacchietta di Verdevero, e bagna con un po’ di acqua.

Lascia agire per un’ora; trascorso il tempo necessario, strofina e risciacqua con acqua.

Infine, metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.