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Capi nuovi tossici

Perché non devi mai indossare un vestito appena comprato prima di averlo lavato e lavato e lavato

Sono sicuro che la cosa che sto per dirti l’hai fatta almeno una volta nella vita pur sapendo che stai facendo una cosa sbagliata e che stai mettendo a repentaglio la tua salute e quella dei tuoi figli.

Vestiti tossici

Sei andata in negozio, hai acquistato un nuovo vestito, sei tornata a casa e l’hai indossato senza prima metterlo in lavatrice per un bel lavaggio.

È un comportamento comune che tutti facciamo e senza immaginare gli enormi rischi che ne derivano.

Peggio ancora quando parliamo di biancheria intima: mutande, reggiseni canottiere e t-shirt; oppure un bel pigiama.

Io ho smesso diversi anni fa…

…quando andai con mio papà a fare visita a un suo possibile fornitore e ho visto che le signore che cucivano a macchina semplicemente lasciavano cadere a terra i boxer da uomo appena cuciti.

 

E secondo te poi li lavavano prima di confezionarli?

 

Ma al di là della mia esperienza personale,

ci ha pensato il dottor Philip Tierno e un gruppo di ricercatori della Division of Microbiology and Immunology della New York University

a dimostrare cosa si trova nelle fibre dei capi di abbigliamento che possiamo trovare belli nuovi esposti nei negozi.

 

Ecco i 3 contaminanti che puoi trovarti addosso indossando un vestito nuovo non ancora lavato:

  • Secrezioni respiratorie;
  • Flora fecale;
  • Candida.

Alcuni indumenti analizzati erano naturalmente più contaminati di altri:

costumi da bagno e indumenti intimi sono in cima alla lista degli indumenti da lavare assolutamente una volta portati a casa.

Ma quali tipi di malattie sono trasmissibili entrando in contatto con questi tipi di contaminanti?

  • Epatite A
    (L’epatite A è una malattia infettiva del fegato altamente contagiosa causata dal virus dell’epatite A; può colpire in forma lieve e risolversi in due settimane, oppure può trascinarsi in modo molto più grave anche per diversi mesi.)
  • Diarrea del viaggiatore
    (La diarrea del viaggiatore è una malattia infettiva delle vie digerenti, si manifesta con sindromi diarroiche di tipo secretorio, di gravità variabile.)
  • Candidosi
    (La candidosi, una patologia causata da funghi che può potenzialmente colpire qualsiasi parte del corpo. Il fungo che la causa è Candida Albicans e altre specie di Candida, un organismo saprofita che si nutre di materia organica morta.)
  • Norovirus
    (I Norovirus sono virus responsabili della patogenesi infettiva di gastroenteriti, che possono provocare nausea e vomito, diarrea acquosa e crampi addominali; non si esclude la manifestazione di sintomi influenzali come febbricola, cefalea e dolori muscolari associati a spossatezza ed astenia.)
  • Salmonellosi
    (La salmonella è una malattia contagiosa, provocata da batteri ampiamente diffusi in natura. Le tossine prodotte da questi microrganismi (LPS) determinano sintomi perlopiù localizzati a livello gastrointestinale.)

Il Dottor Tierno ha specificato che:

“La cosa buona è che molte persone hanno un sistema immunitario molto robusto e quindi di solito riescono a combattere il piccolo numero di organismi che possono passare sul loro corpo indossando indumenti contaminati.”

Di certo però indossare un capo contaminato dalle feci di altri non è una esperienza di cui vantarsi e da ricercare.

Ma la contaminazione dei nuovi capi non finisce qui.

Ci sono altri motivi per cui devi assolutamente lavare i tuoi nuovi capi appena comprati.

I processi produttivi dei vestiti sono sempre più industriali e a seconda del paese in cui vengono prodotti i vestiti possono contenere un vero e proprio arsenale chimico.

Vediamo i 6 contaminanti principali dei vestiti appena confezionati e che ti porti addosso se non li lavi correttamente appena portati a casa:

 

  • AZOCOLORANTI

    Coloranti vietati in Europa dal 2002 ma ancora in uso in tantissimi paesi.

    Sono coloranti poco resistenti al candeggio e alla luce ma di basso costo e quindi ancora molto diffusi.

    Liberano ammine potenzialmente cancerogene.

 

  • FORMALDEIDE

    È un disinfettante utilizzato per ridurre batteri e funghi nei capi.

    La formaldeide provoca irritazioni cutanee, cefalee, irritazioni alle vie respiratorie.

    È idrosolubile e quindi può essere totalmente rimosso dai vestiti con qualche lavaggio.

 

  • NONILFENOLO ETOSSILATO (NPE)

    Utilizzato per rendere i colori dei capi brillanti.

    Non crea enormi problemi alla tua salute ma una volta sciacquato dai vestiti si lega all’acquanemmeno i sistemi di depurazione riescono a trattenerlo e arriva nell’ambiente andando a modificare il sistema endocrino dei pesci.

    Che poi magari ti mangi pure.

 

  • ANTIPARASSITARI

    Una parte deriva dalla lavorazione delle fibre naturali molto impattanti come il cotone e un’altra parte dai prodotti utilizzati per disinfettare i container utilizzati per il trasporto.

 

  • METALLI PESANTI

    Cadmio, Piombo, Mercurio e Cromo vengono utilizzati in alcuni coloranti e pigmenti.

    Questi metalli si accumulano nel corpo per molto tempo e sono altamente tossici.

 

  • NICHEL

    Metallo pesante che merita una menzione speciale perché oltre a quello con cui puoi entrare in contatto quotidianamente anche a causa delle pratiche ecologiche fai da te sbagliate (ad esempio quelle a base di aceto) te lo ritrovi addosso al corpo a causa dei vestiti.

    L’allergie al nichel è sempre più diffusa.

 

Se stai pensando: “Ho capito Fabrizio ma mica posso iniziare ad andare in giro nudo. Come posso fare per difendermi da tutto questo inquinamento?”

 

Ecco i 3 consigli da seguire subito per evitare di metterti addosso schifezze chimiche irritanti e potenzialmente cancerogene.

  1. Acquista capi biologici;
  2. cerca l’etichetta OEKO-TEX standard che ti garantisce che il capo è stato testato per il contenuto di 100 diversi ingredienti dannosi;
  3. lava sempre tutti i capi appena portati a casa.

 

E quando ti dico di lavarli è logico che li devi lavare con prodotti sani e naturali per evitare di metterci sopra altri ingredienti petrolchimici dannosi.

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Capi nuovi tossici ultima modifica: 2018-02-05T18:59:28+01:00 da Fabrizio Zanetti

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