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Detersivi biologici Verdevero: il Blog

Più di 1000 articoli per sapere sempre come pulire casa in modo sano e naturale

Come togliere le macchie e fare il bucato bio

Detersivi Fai da Te: tutte le ricette per farli in cas

Come pulire la cucina con prodotti naturali

Come pulire il bagno con detersivi ecologici

Come pulire casa con i detersivi Verdevero

Come profumare casa e il bucato con prodotti sani

Scorri e scopri gli altri articoli del Blog dei detersivi ecologici Verdevero:

Oppure scrivi qui sotto quello che cerchi:

Ti è mai successo?

Finisci di lavare i piatti e hai tutte le mani arrossate e secche…

Come risparmiare sui detersivi

Ebbene nel mio caso se ho le mani in fiamme è tutta colpa di mia suocera….

…Infatti la settimana scorsa ero a fare visita ai miei suoceri con tutta la famiglia.

E per aiutarla, una sera mi sono messo a lavare i piatti.

Allora prendo il detersivo per i piatti e noto questo colore verde fluorescente da cui proveniva  un odore finto, chimico e pungente di limone che prendeva il naso e non mi faceva respirare.

(sono abituato bene con i miei detersivi naturali eheh)

Mi sono detto: Che ci fa sta roba in casa di mia suocera?

Infatti potrebbe prendersi i miei detersivi gratis (glieli regalerei io)

Ma lei è ancora una di quelle persone che pensa che per pulire servono gli ingredienti chimici senza capire che i produttori del solito detersivo da supermercato usano il chimico per risparmiare sugli ingredienti sani…

Non solo questo ma come ho iniziato a lavare i piatti con quella bomba sintetica mi sono accorto che il detersivo dopo alcune passate sui si diluiva e spariva senza fare più schiuma.

Dovevo in continuazione aggiungere detersivo sulla spugnetta per poter continuare a lavare.

Insomma, per lavare dovevo:

-buttare in continuazione detersivo sulla spugna;

-sopportare un odore chimico;

-irritandomi le mani sapendo che mi sarei grattato per ore;

Non contento stavo inquinando come mai in vita mia la vita marina.

(pensa se a noi fa quell’effetto sulle mani che effetto fa sui pesci, li stiamo sterminando)

Ci deve essere un modo migliore.

In effetti oltre il fatto che mia suocera è una di quelle persone che continua a pensare che “o usi le bombe atomiche per lavare e per pulire, oppure non lavano”…

C’è un altro motivo nascosto:

Lei continua a utilizzare quella robaccia chimica perché è convinta che costino poco!

Mi sono chiesto: ma quanto cavolo spenderà mia suocera di detersivo se per lavare 4 piatti mi ci vuole mezzo flacone?

Ma io glieli regalo, è mia suocera… “Gratis” è meglio di “poco”. Sei d’accordo anche tu?!

Nei negozi ci sono una montagna di prodotti, scaffali pieni di barattoli e flaconi ed è veramente difficile capire qual è il vero costo.

Prendere quello che costa meno può farti spendere di più nel lungo periodo.

Questo perchè nessuno te lo spiega mai come fare questo confronto.

Ci sono tanti flaconi di colori diversi, di diversi formati, di qualità diverse, di dosaggi diversi…

Come capire subito il vero costo di un detersivo.

Ecco il mio segreto: calcola quanto costa un singolo lavaggio e non il prezzo che la cassiera batte in cassa.

Come?

E’ semplicissimo…

La parola d’ordine è “diluito”. Devi capire quanto acqua e quanto detersivo c’è dentro davvero senza farti fregare dalle apparenze.

Facciamo un esempio:

  • Il detersivo per i piatti Amanì di Verdevero costa 4 euro e 50 centesimi a flacone da 750ml e ne bastano 10 ml a lavaggio (E’ super-concentrato)

Quindi con un flacone da 750ml lavi i piatti per ben 75 volte!

Ogni lavaggio ti costa 6 centesimi di euro.

  • Il detersivo verde fluorescente – devitoccarlosolocon2guanti altrimentiprudonolemani – costa 1 euro e 35 centesimi e devi mettere 30 ml nella vaschetta dei piatti.

Ne usi il triplo e con 1 flacone fai 17 lavaggi.
Ogni lavaggio ti costa 8 centesimi di euro.

Me lo dici tu quale costa di meno alla fine?

Con Amanì di Verdevero spendi solo 6 cent ogni volta che lavi i piatti e con la bomba chimica 8 cent.

Senza contare che:

-con Verdevero lavi senza guanti;

-non ti prudono le mani;

-non respiri odoracci chimici.

Guarda cosa dice chi l’ha usato:

Trovi Amanì all’interno della GreenBox, lo starter kit per passare alle pulizie naturali in un solo passo.

Quindi:

>se vuoi risparmiare da subito sul costo di ogni lavaggio dei piatti;

>se vuoi usare solo detersivi con ingredienti sani e sicuri per le tue mani;

>e se vuoi riceverli comodamente a casa senza girare per ore e ore al supermercato…

>Passa subito alla Green Box!

E inizi subito a pulire casa in modo sano.

Se non vuoi buttare ore e ore della tua vita ad aspirare i peli – e nemmeno tutti – del tuo animale da tessuti e tappeti con l’aspirapolvere, questo articolo è per te.

E se stai pensando: conta anche mio marito? la risposta è no. A meno che tuo marito non stia perdendo peli in giro per la casa. :-))))

Come eliminare i peli degli animali dai tessuti

Alza la mano se in casa hai un animale. Non importa che sia un gatto, un cane, un coniglietto o un agnellino.

Se hai un animale in casa conosci molto bene questi problemi:

-ti sdrai sulla poltrona e ti rialzi con la giacca del colore dei peli del tuo animali;

-giochi sul tappeto con i tuoi figli e ti ritrovi in bocca peli di animale e cominci a sputacchiare a destra e manca.

-inviti gli amici per cena e cominci a far sparire tutti i cuscini e le sedie in stoffa per evitare che si ritrovino a grattarsi per il prurito.

Bene!

Hai capito di cosa sto parlando.

Quante volte ti capita di dover andare nel ripostiglio o in garage, tirare fuori l’aspirapolvere, svolgere il cavo della corrente, attaccare il tubo dell’aspirazione, pulire la bocchetta sporca di peli dell’ultima volta che l’hai usato e poi… iniziare ad aspirare i peli del tuo amico a 4 zampe.

E sai meglio di me che con l’aspirapolvere non li rimuovi mai tutti.

E che non ti ho parlato dei peli incastrati nelle moquette delle auto: hai mai provato ad aspirare i peli dall’auto? Una tragedia!

E se ti dicessi che c’è un trucchetto veloce che ti permette di risparmiare tempo e ottenere un risultato ancora migliore dell’aspirapolvere?

Si chiama guanto di gomma.

Proprio quello che usi in casa quando fai le pulizie.

A meno che tu non usi già detersivi Verdevero – e quindi i guanti di gomma sono già un lontano ricordo -hai di sicuro un paio di guanti di gomma.

Se invece usi detersivi Verdevero, sai già che i guanti di gomma non ti servono e che puoi pulire casa senza irritazioni e senza rossori alle mani anche senza usare i guanti e quindi potrai mettere in atto questo trucchetto solo dopo esserti andata a comprare un nuovo paio di guanti.

Per chi ha già i guanti in gomma pronti in casa ecco come procedere per rimuovere i peli di animali in due minuti e senza impazzire e perdere tempo con l’aspirapolvere.

Procedimento

Indossa i guanti, inumidiscili con dell’acqua, e inizia a strofinare i tessuti, le sedie o i tappeti da pulire facendo attenzione di strofinare sempre nella stessa direzione.

Significa che parti dal punto più lontano da te e tiri i peli nella tua direzione.

Ripeti l’operazione fintanto che la superficie non è pulita e butta nella pattumiera la sporcizia raccolta.

Più ecologico e facile di così.

Per igienizzare la superficie pulita ed eliminare anche il cattivo odore che si forma col tempo nei tessuti puoi utilizzare il detergente Multiuso USAMIX di Verdevero e strofinare la superficie con il panno in microfibra.

Li trovi entrambi nella GreenBox di Verdevero, lo starter kit delle pulizie naturali.

 

Problema:

Dimmi se ti è mai capitato: pranzo di lavoro importante, decidi di mettere quella bella camicia di seta elegante che tenevi nell’armadio da tempo… e splaf! Macchia d’olio!

Se non puoi intervenire subito, come rimediare?

La soluzione ecologica:

Borotalco, fazzoletto e ferro da stiro.

⚛️ Tipo di macchia:

Olio su capi di seta.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Seta.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Borotalco.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Prendi il tuo capo di lino con la macchia e cospargila di borotalco: nel frattempo scalda il ferro da stiro, poni sopra la macchia un fazzoletto e passaci sopra il ferro da stiro.

Quindi rimuovi il ferro da stiro e spolvera via il borotalco con l’aiuto del Panno Multiuso in Microfibra.

☑ Cosa non fare mai:

Sono inutili i classici metodi per pretrattare, si spreca solo energia e prodotto.

Non conto più le volte che le mie clienti mi hanno chiesto: “Fabrizio mi dici come pulire la vaschetta della lavatrice?”

La richiesta più originale me l’ha fatta Evelyn, una mia amica e cliente, che mi ha detto:

“Fabrizio lo faresti un manuale per mariti che vogliono pulire la vaschetta della lavatrice?”

Non ho mai capito se era un modo elegante per dirmi che non sapeva pulirla e voleva un suggerimento, se davvero suo marito ha questo compito ma non lo fa a dovere, oppure se la domanda me la voleva fare il marito ma si vergognava.

detersivo per bucato polvere o liquido

Scopri come scegliere il detersivo giusto per la tua lavatrice.

Polvere o liquido? L’eterno dilemma. Ecco la guida GRATIS per capire quale detersivo scegliere per il tuo bucato.

 

Il problema di pulire la vaschetta della lavatrice dilaga anche tra i più giovani.

Gli studenti fuori sede o le persone che hanno preso una casa in affitto già ammobiliata si possono ritrovare a fare i conti con una lavatrice e con una vaschetta tutta sporca e annerita.

Non è impossibile ovviare a questo problema, ci vuole solo un po’ di pazienza e, soprattutto bisogna avere i prodotti giusti.

Prima di vedere quali sono i sistemi migliori per pulire la vaschetta della lavatrice in modo accurato vediamo come si compone questa parte e a cosa serve.

La vaschetta del detersivo: cos’è e come è suddivisa?

La vaschetta serve ad accogliere il detersivo che andrà nella lavatrice e per questo è importante che sia sempre igienizzata e priva di sporco, altrimenti insieme al detersivo o all’ammorbidente ci ritroveremo tracce di sporco.

Di solito, il cassetto della lavatrice ha tre scomparti: uno scomparto serve per il detersivo, l’altro per l’ammorbidente e il terzo è utile in caso di prelavaggio.

Molti giovani alle prime armi con le lavatrici si chiedono: “Dove va messo il detersivo nella lavatrice?”

Facciamo chiarezza prima di passare ai consigli per pulire la vaschetta:

  • La vaschetta contrassegnata dal simbolo II è quella del detersivo;
  • Se è presente il simbolo I significa che in quello scomparto va inserito il detersivo per il prelavaggio;
  • Lo scomparto più piccolo che presenta un fiorellino è quella preposta all’ammorbidente.

Ora passeremo a vedere alcuni trucchi utili per tenere sempre pulita e igienizzata la vaschetta della nostra lavatrice senza rischiare di rovinare il bucato.

Come pulire il cassetto della lavatrice

Cosa ti serve:

  • 1 contenitore o una bacinella (sufficientemente grande per contenere la vaschetta);
  • 2 cucchiai di PERCARBONATO;
  • acqua bollente
  • 1 spazzolino (va bene anche uno spazzolino da denti)
  • 1 PANNO MULTI in Microfibra;
  • Detersivo igienizzante USAMIX Verdevero.

Come fare a pulire la vaschetta del detersivo:

Per prima cosa serve smontare la vaschetta. Nell’immagine qui sotto vedi dove premere per far scivolare completamente la vaschetta verso l’esterno e rimuoverla.

Per sfilarla completamente premi esattamente dove vedi che premo io in questa immagine e contemporaneamente sfilala completamente. Una volta che hai la vaschetta in mano l’operazione è semplicissima. Passiamo al passo successivo

A questo punto riponi la vaschetta del detersivo nel contenitore o bacinella che ti sei preparato, aggiungi 2 cucchiai di PERCARBONATO e aggiungi acqua bollente fino a immergere la vaschetta.

Lasciala in ammollo 15 minuti.

Dopodiché potrai rimuovere con lo spazzolino lo sporco annidato nelle scanalature e negli angoli difficilmente raggiungibili della vaschetta. Come vedi nell’immagine a fianco.

Risciacqua la vaschetta con abbondante acqua.

Prima di rimontarla procedi a pulire con il PANNO MULTI umido e detersivo USAMIX Verdevero il vano della vaschetta per rimuove residui di sporco e detersivo dalle pareti.

Se non ti è ancora mai capitato di usare il percarbonato e ti stai chiedendo cosa sia, te lo spiego subito. Si tratta di un ottimo sbiancante naturale, ecologico e che rispetta l’ambiente. È utile averlo sempre in casa perché gli usi del percarbonato sono davvero molti e vari.

Rimedi alternativi per la pulizia della vaschetta della lavatrice

  • Rimedio alternativo 1: ovviamente si potrebbe usare anche la classica candeggina ma la candeggina è molto inquinante e il suo odore è davvero insopportabile per molte persone. Inoltre, in dosi elevate è tossica ed è molto pericolosa per i bambini. Per tutti questi motivi la sconsiglio e dico alle mie clienti di usare metodi naturali per pulire la vaschetta della lavatrice ed ottenere lo stesso risultato, senza usare sostanze nocive. Per una pulizia maggiore e un’igiene profonda puoi usare USAMIX, il detersivo ecologico e multiuso di Verdevero. Versane un po’ sul panno e sullo spazzolino e strofina sulla vaschetta. A questo punto lava la vaschetta con della semplice acqua e mettila al suo posto.
  • Un altro rimedio efficace e naturale si basa sull’uso del bicarbonato. Munisciti di:
      • Bicarbonato;
      • Spazzolino;
      • Una spugna che ti aiuta a rimuovere le incrostazioni, come EVOSPONGE;
      • USAMIX.

Crea una pasta semiliquida di bicarbonato e acqua. Rimuovi la tua vaschetta e inizia a strofinare questo composto sulla vaschetta, aiutandoti con la spugna e con lo spazzolino per i punti più stretti e difficili. La spugna EVOSPONGE è molto utile per questo scopo perché presenta delle piccole sfere in grado di rimuovere le parti incrostate ma resta comunque molto delicata. Lascia agire il composto per circa 15 minuti e prosegui con prosegui il lavaggio con USAMIX come descritto in precedenza.

Ripeti queste operazioni ogni volta che noti che la tua vaschetta ne ha bisogno. Non c’è una regola fissa, la pulizia della vaschetta dipenderà da quanto si usa la lavatrice, da quali detersici si adoperano e da molti altri fattori.

Noterai un bucato più profumato e decisamente migliorato.

Hai presente questa situazione?

Hai finalmente deciso che vuoi fare un grande cambiamento nella tua vita.

Vuoi iniziare a usare prodotti più naturali, che non facciano male a te, alla tua famiglia e all’ambiente.

Ne hai sentito tanto parlare e vuoi provarli anche tu.

Così vai tutta contenta al supermercato alla ricerca del tuo PRIMO detersivo per piatti bio.

Guardi tutti i prodotti sugli scaffali e per capire quale detersivo comprare guardi l’etichetta.

Vedi fiorellini, prati verdi e lo compri, convinta che sia naturale.

Ti suona familiare?

Eppure sappi che spesso ti porti a casa un prodotto che SEMBRA ecologico ma è ‘na ciofeca.

Vedi, fidarsi dell’etichetta non è sempre la mossa migliore.

Come diceva mia nonna “Mai giudicare un libro dalla copertina”.

Pensa che a volte in alcuni prodotti trovi scritto “ingredienti naturali” e magari sono solo l’1%…
Ti piacerebbe imparare a distinguere da sola i prodotti davvero sani, evitando le sole?

Continua a leggere e ti svelerò i trucchi che uso io quando sono al supermercato.

Ecco i 2 step per diventare un ninja dello shopping eco-bio:

1. Controlla gli ingredienti
2. Adocchia i bollini

1. OCCHIO AGLI INGREDIENTI

C’è la lista degli ingredienti?

Buon segno!

Se un prodotto è naturale non ha nulla da nascondere, perché non dovrebbero esserci gli ingredienti?

Quali ingredienti ci sono?

La lista degli ingredienti la trovi scritta così sul retro dei prodotti Verdevero:

Il retro delle etichette dei prodotti Verdevero riporta tutte le informazioni necessarie per capirne la qualità e l'impatto ridottissimo sull'ambiente
Per aiutarti, ecco alcuni esempi di ingredienti  NON eco-bio:

Sodium laureth sulfate, Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate, Amonium laureth sulfate SLES, PEG, Polietylenglicole.

Se trovi questi il prodotto è fatto con ingredienti chimici, aggressivi per la pelle e per l’ambiente.
Ed ecco invece alcuni esempi di ingredienti eco-bio:

Sodium Lauryl Sulfate, Lauryl/mirystyl Glucoside, Caprylyl/capryl Glucoside, Disodium Ethylhexyl Iminodipropionate, Cocamidopropilbetaine, Olivamidopropylbetaine, Ammonium Lauryl Sulfate, Sodium c8-10 alkyl sulfate

Se trovi questi è OK! Il prodotto è buono per la pelle e per l’ambiente.

Lo so, lo so, sono tanti e difficili da ricordare

La prima volta che li ho visti ho pensato “Ma come cavolo faccio a ricordarli tutti?”

Poi ho scoperto questo trucchetto ancora più semplice per essere sicura al 100% che un prodotto sia amico di madre natura.

E da allora non ho più sbagliato.

 

2. BOLLINI = I TUOI MIGLIORI AMICI

 

I tuoi migliori alleati nel fare la spesa bio sono i bollini delle certificazioni.

Cosa vogliono dire?

Che se li trovi su un’etichetta puoi stare sicuro che il prodotto è 100% ecologico.

Per Verdevero ho scelto la certificazione BIOCERTITALIA, formata da un team di giudici super esperti da tutta Italia.

Che fanno un SACCO DI LAVORO PER TE, controllando in ogni dettaglio se un prodotto è davvero Ecologico.

Nel dettaglio fa dei test super approfonditi per assicurarti che:

– gli ingredienti di base siano sani e davvero naturali

– il prodotto finito sia effettivamente sano e utile a l’ambiente

E tu puoi mantenere un mondo più sano e più etico con le tue scelte al supermercato.

Fantastico no? 😉

Ok, a questo punto sei praticamente diventato un’esperto compratore di prodotti naturali,
Puoi andare e influenzare il mondo e la tua salute con la tua nuova conoscenza.

Se vuoi passare subito alle pulizie naturali e fare la tua parte per la salute della tua famiglia e della natura senza farti fregare da prodotti “finti” ecologici comincia dalla GreenBox, lo starter kit delle pulizie naturali.

>>>>>>La trovi qui<<<<<<

Problema:

Una bella passeggiata con i tuoi nuovissimi vestiti in lino, un pranzetto con le amiche e una bella macchia d’olio come ricordino. Ecco come fare per liberartene velocemente.

La soluzione ecologica:

Borotalco o farina e poi spazzolare.

⚛️ Tipo di macchia:

Olio fresco.

🕝Tempo necessario:

15 minuti di posa.

👚 Tipo di tessuto:

Canapa e lino.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Borotalco o farina, panno in microfibra.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Versa subito del borotalco o della farina sulla macchia di olio fresca, lascia in posa 15/20 minuti.

Prendi il Panno Multiuso in Microfibra e spazzola via la polvere.

☑ Cosa non fare mai:

Lasciare che la macchia si asciughi, mettere la macchia sotto acqua calda.

Problema:

Solitamente ti parlo delle macchie che trovo sui vestiti dei miei bimbi…

Se invece sei tu a fare il danno non puoi proprio prendertela con nessuno!

La soluzione ecologica:

Aceto e acqua al 50%, strofinare, risciacquare e mettere in lavatrice.

⚛️ Tipo di macchia:

Macchie di cioccolato secche.

🕝Tempo necessario:

10 minuti per pretrattare + normale lavaggio in lavatrice.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Aceto, acqua, detersivo ecologico per bucato.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

In una bacinella prepara una soluzione al 50% di aceto e acqua, immergi il tuo capo di cotone colorato, strofina bene, risciacqua e metti in lavatrice con detergente ecologico.

☑ Cosa non fare mai:

Non usare candeggianti.

La muffa sui vestiti è un problema comune che può rovinare i nostri capi preferiti. In questa guida completa, scoprirai come pulire la muffa dai vestiti in modo naturale ed efficace, salvando il tuo guardaroba con metodi ecologici e sicuri.

Perché Compare la Muffa sui Vestiti?

La muffa si sviluppa principalmente in ambienti umidi e poco ventilati. Anche i vestiti apparentemente al sicuro nell’armadio possono essere attaccati, lasciando macchie antiestetiche e quel caratteristico odore sgradevole “di chiuso”.

Materiali Necessari per Rimuovere la Muffa

Per affrontare il problema avrai bisogno di:

Procedimento Dettagliato per Eliminare la Muffa

1. Preparazione Iniziale

  • Spazzola delicatamente la zona interessata dalla muffa
  • Utilizza una spazzola apposita o uno spazzolino da denti pulito
  • Rimuovi la muffa superficiale senza danneggiare il tessuto

2. Trattamento di Ammollo

  1. Riempi una bacinella con acqua molto calda
  2. Prepara una pasta con:
    • 2 cucchiai di BioBianco
    • 1 cucchiaio di acqua tiepida
  3. Applica la miscela sulle zone interessate
  4. Arrotola il capo con cura
  5. Lascia in ammollo per almeno 2 ore

3. Smacchiatura Profonda

  • Utilizza la saponetta vegetale sui punti più critici
  • Strofina delicatamente le aree colpite
  • Presta particolare attenzione alle zone più annidate

4. Risciacquo e Asciugatura

  1. Risciacqua accuratamente con acqua calda
  2. Stendi il capo al sole diretto
  3. L’esposizione solare aiuta a eliminare eventuali residui di muffa

Tempi di Trattamento

  • Ammollo: 2 ore
  • Pulizia manuale: 10 minuti
  • Tempo totale: circa 2,5 ore

Tessuti Trattabili con Questo Metodo

  • Cotone
  • Jeans
  • Canapa
  • Altri tessuti naturali

Consigli per Prevenire la Muffa sui Vestiti

  1. Mantieni l’armadio ben ventilato
  2. Usa deumidificatori naturali
  3. Controlla periodicamente i capi
  4. Assicurati che i vestiti siano completamente asciutti prima di riporli

FAQ sulla Rimozione della Muffa dai Vestiti

D: Il metodo funziona su tutti i tipi di tessuto?

R: È particolarmente efficace su tessuti naturali come cotone, jeans e canapa.

D: Posso usare acqua fredda invece di quella calda?

R: L’acqua calda è più efficace per eliminare la muffa e i suoi spori.

D: Quanto tempo ci vuole per vedere i risultati?

R: Dopo il trattamento completo di 2,5 ore, i risultati sono visibili immediatamente.

Conclusione

La rimozione della muffa dai vestiti richiede pazienza e l’utilizzo dei prodotti giusti. Seguendo questo metodo ecologico, potrai salvare i tuoi capi preferiti senza ricorrere a sostanze chimiche aggressive, preservando sia l’ambiente che i tuoi vestiti.

 

Non stirare più: Ferro da stiro addio!

Alzi la mano chi si diverte a stirare?!

Ci sono buone notizie: stirare non serve. E se questa raccomandazione non ti convince, ci tengo a dirti che se stirerai poco succederà questo:

– Risparmierai acqua (l’unica acqua che non crea calcare nel ferro da stiro è quella demineralizzata);
– Risparmierai energia elettrica;
– Risparmierai tempo (una bella passeggiata, o altro!!!, non è più salutare?)

Sì, tutto bello: ma, se ti stai domandando, come faccio ad andare in giro con la mia t-shirt preferita non stirata?

NON STIRARE PIÙ: Tutti i trucchetti per non usare il ferro da stiro

No panic: le strategie ci sono.

Consiglio #1

Partiamo dalla più ovvia: stendere la biancheria bene e subito. Bastano anche solo dieci minuti per ritrovarsi mutande e camicie stropicciate, pieghe talmente profonde da sembrare rughe. Che se ne andranno solo con il malefico ferro da stiro.

Consiglio #2

Stendi meticolosamente le tue braghe di jeans o di tela pesante: appendile dal rovescio della cintura e lascia aperte le cerniere. I pantaloni di tela, di maglia o di lana si appoggiano sul filo all’altezza del cavallo con le mollette posizionate sui fianchi. Le t-shirt vanno pinzate sotto le ascelle, le camicie vanno appese alla stampella: un occhio di riguardo ai colletti che dovrai sistemare bene.

Consiglio #3

E le amate lenzuola? Se puoi stenderle per esteso, tanto meglio, altrimenti piegale in due o quattro parti precise su uno stendino dove posizionerai solo le lenzuola.
Le centrifughe troppo potenti sono il nemico: prima di tutto consumano tanta energia elettrica, e poi sbatte i tuoi indumenti in maniera inaudita creando tante pieghetta difficili da mandar via solo stendendo correttamente.

Consiglio #4

Occhio al detersivo. Anche le quantità eccessive di detersivo induriscono i tessuti e te li lasceranno pieni di pieghe. Ti consiglio di fare un risciacquo in più se il carico è molto pesante e se userai l’acido citrico al posto del classico ammorbidente chimico farai un discreto favore alle tue tasche, all’ambiente e al tuo tempo libero.

Consiglio #5

Infine, una volta asciutta, la biancheria si piega subito: con forza e decisione, una buona piegatura equivale a stirare i vostri capi.

 

 

Problema:

Hai lasciato dei capi di cotone chiusi in un armadio, magari per tutto l’inverno o addirittura per qualche anno, e scopri che sono tutti pieni di muffa.

La muffa sui vestiti di cotone è una vera scocciatura.

La soluzione ecologica:

Pretrattare, mettere in ammollo, smacchiare con prodotti sicuri per te e che non mettono a repentaglio la salute del pianeta.

⚛️ Tipo di macchia:

Muffa sui vestiti.

🕝Tempo necessario:

2 ore di ammollo + 10 minuti di pulizia
manuale.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10.

🍋 Ingredienti che puoi usare:

BioBianco (a base di Percarbonato) o in alternativa del Sapone Vegetale.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spazzola la macchia di muffa con una spazzola apposita o con uno spazzolino da denti.

Riempi una bacinella di acqua molto calda; prepara una pappetta miscelando 2 cucchiai di BioBianco e 1 di acqua tiepida e spalmala sui tuoi capi sporchi di muffa.

Adesso arrotola il tuo capo e lascia in ammollo per almeno due ore.

Con l’aiuto di Smacchietta strofina energicamente i punti dove la muffa si è annidata.

Risciacqua con acqua calda e stendi al sole pieno.

☑ Cosa non fare mai:

Aspettare troppo a pulire la macchia.

Non utilizzare candeggianti, ammoniaca o prodotti troppo aggressivi che possono rovinare i capi.

Problema:

Ti è mai capitato di pensare che il bianco attiri lo sporco? Non è solo una sensazione, ti assicuro che è vero.

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cioccolato.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Bagna subito il tessuto con acqua fredda, versaci sopra qualche goccia di detersivo per piatti ecologico e strofina.

Poi procedi con il classico lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare acqua calda che fissa la macchia.

 

I detersivi cruenti free ti garantiscono che nessun animale è stato toccato o sfruttato per realizzarlo.

Se non ci hai mai pensato prova a fare questo:

Prendi in braccio il tuo cane o il tuo gatto, guardalo bene in faccia, e pensa come potrebbe sentirsi se un signore col camice bianco gli iniettasse una qualche sostanza con una enorme siringa nella pancia, o direttamente nell’occhio, o se gli cucisse le palpebre una all’altra in nome di una nuova sperimentazione, magari una crema cicatrizzante, oppure come ti sentiresti a vederlo completamente depilato con un una signora in camice che gli spalma una qualche nuova crema sulla pelle. In nome di cosa, di una medicina, un cosmetico o cure che forse un giorno o l’altro potrebbe tornare utili anche per un essere umano?

Detersivi cruelty free

Ogni anno, rileva la Lega Anti Vivisezione in una nota, nei laboratori italiani muoiono circa 900mila animali, vittime di test fatti in nome della sperimentazione.

I morti salgono a 12 milioni se consideriamo l’intera Europa.

Pratiche cruente – afferma in una nota la biologa Michela Kuan, responsabile Lav settore Vivisezione – in conflitto con gli obiettivi di salute, sicurezza ed efficacia che la ricerca dovrebbe sempre garantire e che i cittadini devono esigere.

MA c’è una cosa che ogni persona, anche tu, può fare per non sostenere queste pratiche cruente: usare detersivi e cosmetici non testati su animali.

Come questi:

 

Basta cercare il coniglietto della campagna “Leaping Bunny” sulle etichette dei prodotti.

Problema:

Dimmi se ti è mai successo: stai mangiando una bella insalatona fresca, un pomodorino bello impregnato di olio ti scappa dalla forchetta e va ad atterrare proprio sulla tua bella maglietta.

La soluzione ecologica:

Borotalco o farina e poi spazzolare.

⚛️ Tipo di macchia:

Olio fresco.

🕝Tempo necessario:

15 minuti di posa.

👚 Tipo di tessuto:

Tutti i tipi di tessuto.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Borotalco o farina, Panno in Microfibra.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

 Versa subito del borotalco o della farina sulla macchia di olio fresca, lascia in posa 15/20 minuti. Prendi il Panno Multiuso in Microfibra e spazzola via la polvere.

 

☑ Cosa non fare mai:

Lasciare che la macchia si asciughi, Mettere la macchia sotto acqua calda. 

A volte il cattivo odore dei tuoi capi è dovuto dal fatto che nella lavatrice si accumulano residui di sporco, batteri, piccole parti di tessuti e fibre che alla lunga fanno puzzare la tua biancheria di acqua stagnante e stantio.

Come eliminare il cattivo odore dalla lavatrice e dai tuoi vestiti

1 – Controlla e pulisci il filtro

Periodicamente, almeno una volta ogni tre mesi, estrai il filtro della lavatrice e puliscilo con USAMIX VERDEVERO e acqua calda. (Il filtro si trova nello sportellino in basso a sinistra o a destra dell’oblò).

2 – Fai dei lavaggi a vuoto per sanificare e rimuovere il calcare

Una volta al mese segnati di fare dei lavaggi a vuoto alla lavatrice.
Per igienizzarla usa due cucchiai di BIOBIANCO e seleziona un lavaggio ad almeno 60 gradi.
Per rimuovere il calcare usa LEMONTRI’. Versa 100 ml di prodotto nella vaschetta del detersivo e aziona il lavaggio a 60 gradi.

Occhio però: se sei alle prime esperienze con la pulizia della lavatrice allora sarà necessario un ulteriore lavaggio dell macchina con USAMIX, versa 100 ml di prodotto nella vaschetta del detersivo e aziona un lavaggio a 60 gradi.

Questo ulteriore passaggio è importante per rimuovere il biofilm che si forma nella vasca di lavaggio nel corso dei mesi e dell’utilizzo

3 – Pulisci la guarnizione dell’oblò e la vaschetta del detersivo

Una volta ogni due mesi pulisci le guarnizioni e la vaschetta del detersivo e ammorbidente.
Versa qualche goccia di detergente USAMIX VERDEVERO all’interno della guarnizione e lascia agire per qualche minuto, con un panno multiuso bagnato pulisci bene all’interno.

Versa qualche goccia di USAMIX VERDEVERO sulla spugnetta e pulisci la vaschetta.

In questo video Fabrizio Zanetti spiega passo passo come avere una lavatrice perfettamente pulita in modo naturale e risolvere il problema del cattivo odore sul tuo bucato

Problema:

Forse anche tu sei stata “punita” per la tua golosità con una bella macchia di cioccolato su una maglietta.

Leggi come pulire la macchia prima che asciughi sul tessuto.

La soluzione ecologica:

Acqua calda e bicarbonato.

⚛️ Tipo di macchia:

Cioccolato fresco.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Bicarbonato.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Cospargi di Bicarbonato la macchia di cioccolato, quindi passa sotto l’acqua calda strofinando.

Procedi al normale lavaggio.

☑ Cosa non fare mai:

Aspettare troppo e lavarla con acqua fredda.

Problema:

Se anche tu hai invitato amici maldestri a casa per cena, questo articolo fa per te!

La soluzione ecologica:

Assorbire il vino con amido di mais e pretrattare.

⚛ Tipo di macchia:

Vino.

🕝Tempo necessario:

10 minuti + 2 ore di ammollo.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Amido di mais o riso, percarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Assorbi subito il vino con l’amido di riso o mais, procedi quindi all’ammollo:

cospargi la macchia di Biobianco, forma un salsicciotto e mettilo in una bacinella di acqua calda per almeno due ore.

Procedi al lavaggio normale in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Aspettare che la macchia si asciughi.

Problema:

Hai una divisa o una tuta da lavoro macchiata di olio e non sai come risolvere… se questo è il tuo problema, ho la soluzione per te!

La soluzione ecologica:

Carbonato di sodio, strofinare e lavatrice.

⚛ Tipo di macchia:

Olio su capi resistenti.

🕝Tempo necessario:

10 minuti per pretrattare + tempo del programma scelto.

👚 Tipo di tessuto:

Capi resistenti, jeans, cotone, tute.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Carbonato di sodio, panno microfibra, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Fare una pappetta con 2 cucchiai di Carbonato di sodio e 1 di acqua, quindi applicarla sulla macchia di olio: fare agire 10 minuti.

Con il Panno Multiuso in Microfibra rimuovere energicamente la pappetta e procedere al normale programma di lavaggio. 

 

☑ Cosa non fare mai:

lasciar passare più di un giorno per agire.

 

Problema:

Sembra impossibile ma può capitare, e mi è successo di dover trovare rimedio.

Eccomi allora a condividerlo con te.

La soluzione ecologica:

Crema detergente per viso, aceto.

⚛️ Tipo di macchia:

Erba.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Pelle.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Panno in Microfibra.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Prepara una soluzione di crema detergente per il viso e qualche goccia di aceto, che aiuta l’assorbimento della crema.

Strofina con un Panno in Microfibra.

Inizialmente esercita poca pressione per evitare di rovinare o scolorire la pelle, quindi aumenta la pressione se necessario.

☑ Cosa non fare mai:

Usare prodotti aggressivi.

Problema:

Forse è capitato anche a te di trovarti con una bella macchia d’olio sui vestiti.

E se sono dei capi delicati, come fai a rimediare senza rovinarli?

La soluzione ecologica:

: Strofinare a mano la macchia secca e lavare con acqua tiepida.

⚛ Tipo di macchia:

Cioccolato secco.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Lana.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detergente ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Prendi il tuo capo di lana, bagnalo con acqua tiepida e strofina a mano la macchia di cioccolato secca;

procedi al lavaggio a mano con acqua tiepida e Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Usare acqua fredda.

Problema:

Allora, se già la lana è una gatta da pelare quando devi lavarla normalmente…

…se poi ci si mette di mezzo una macchia di sangue che fai?

La soluzione ecologica:

Strofinare con acqua e amido di riso o di mais.

⚛ Tipo di macchia:

Sangue.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Lana.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Amido di riso o mais, acqua, detersivo per bucato ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Strofina la macchia con una pappetta di acqua e amido di riso o mais, quindi risciacqua e procedi al normale lavaggio con detergente ecologico Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Usare acqua calda.

Problema:

Non solo i bambini fanno danni con gli spaghetti, ammettilo che ogni tanto riesci a sporcarti in autonomia! 😉

La soluzione ecologica:

Detersivo ecologico direttamente sulla macchia e ammollo.

⚛ Tipo di macchia:

Sugo di pomodoro.

Tempo necessario:

2 ore.

Tipo di tessuto:

Seta e lino.

Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Sapone naturale vegetale e detersivo ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Usa Smacchietta a secco oppure versa Beipanni direttamente sulla macchia (in questo caso, aggiungi acqua e strofina).

Procedi quindi con l’ammollo in acqua calda per 2 ore, e poi al lavaggio normale per biancheria.

 

Problema:

Problema: sei al bar tranquillo e… il tuo caffè finisce direttamente sui tuoi nuovissimi pantaloni bianchi! E adesso? Continua a leggere e lo scoprirai…

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e pretrattare.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Seta.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.

 

I detersivi biodegradabili non per forza sono ecologici.

Sembra un controsenso ma non lo è.

Hai mai letto sull’etichetta di un detersivo “biodegradabile oltre il 90%”?

Di certo si. Ma ti sei mai chiesto cosa voglia dire?

Potrebbe far pensare che il prodotto con riportata questa dicitura sia ecologico.

MA NON E’ PER FORZA COSI’.

La biodegradabilità è una proprietà delle sostanze organiche e di alcuni composti sintetici, di essere decomposti dalla natura. Ma esistono diversi tipi di biodegradabilità:

  1. biodegradabilità aerobica primaria. Si tratta della trasformazione di un tensioattivo da parte di microrganismi in condizioni aerobiche, ossia in presenza di ossigeno. Si tratta di una prima “rottura” delle molecole ma non della loro completa degradazione. Questa è anche  la biodegradabilità considerata nel DL 136 del 26/4/1983, ormai non più in vigore, a cui faceva riferimento la dichiarazione “Biodegradabile oltre il 90%”riportata in etichetta dai detersivi. Un detersivo che soddisfi questo criterio non può essere considerato “ecologico”
  2. biodegradabilità aerobica totale. E’ il livello di biodegradazione ottenuto quando un tensioattivo viene eliminato completamente dai microrganismi in presenza di ossigeno che ne provocano la scomposizione in biossido di carbonio, acqua e sali minerali di qualsiasi altro elemento presente. E’ considerata soddisfacente “se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) misurato …  è almeno del 60 % entro un termine di ventotto giorni…”  (Reg.CEE 648/04). I detersivi che soddisfino questo criterio non possono ancora essere considerati “ecologici”
  3. biodegradabilità anaerobica. Un detergente che voglia andare oltre i criteri di biodegradabilità previsti dalla normativa generale e che voglia seguire le prescrizioni previste in materia da  Ecolabel (marchio europeo di qualità ecologica) dovrà  soddisfare anche questo criterio di biodegradabilità. “Tutte le sostanze tensioattive utilizzate nel prodotto devono essere biodegradabili in condizioni anaerobiche…” In sostanza un detersivo deve essere in grado di biodegradarsi anche una volte raggiunti i fanghi del letto di un  fiume o di un lago. Appunto ambienti anaerobici, dove non c’è ossigeno. A questo punto un prodotto può essere considerato ecologico per la normativa  europea Ecolabel.

 

 

 

Questo criterio è stato fatto proprio anche dal disciplinare ICEA sulla detergenza  Eco Biologica. Ma non basta, ICEA considera anche altri fattori come quello del calcolo della tossicità di un prodotto per gli organismi acquatici (VCDTOX). Ma questo è un altro argomento.

Capito allora? Un prodotto biodegradabile non è per forza ecologico!

Se vuoi provare dei detersivi ecologici e biodegradabili parti da qui:

GREENBOX – Migliora la tua vita con le pulizie naturali

Con la GreenBox di Verdevero pulisci in modo naturale senza pesare sul pianeta.

La natura ti sarà grata!

Problema:

Se temi che non esista la soluzione naturale, ti dovrai ricredere!

La soluzione ecologica:

Ammollo con percarbonato e lavaggio.

⚛ Tipo di macchia:

Sudore.

🕝Tempo necessario:

2 ore di ammollo.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone o sintetico.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

BioBianco (a base di Percarbonato), detergente ecologico per lavatrice.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Riempi una bacinella di acqua calda, versaci tre cucchiai di BioBianco e immergi il capo.

Procedere al normale lavaggio con detergente ecologico Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Lasciare i panni troppo tempo nel cesto.

I detergenti chimici industriali utilizzano senza risparmio metalli pesanti, parabeni, profumanti, alla base di allergie e dermatiti.

I detersivi ecologici, prodotti con ingredienti di origine biologica, rappresentano oggi una risposta ottima e completa alle richiesta d’igiene della casa, sul piano della riduzione dell’impatto ambientale. Si tratta di un fatto certo.

Ma come si pongono sul fronte del rischio dermatologico per chi li utilizza?

Fanno meglio, peggio o provocano gli stessi effetti dei concorrenti industriali sulla pelle?

Per rispondere, occorre affrontare in breve l’argomento legato alla pericolosità dei secondi.

È comprovato come i detergenti per superfici casalinghe e i detersivi per bucato di origine industriale, realizzati ricorrendo a ingredienti chimici di sintesi, presentino profili diffusi e allarmanti di tossicità, soprattutto – anche se non solo – per i bambini, le cui difese naturali sono più basse.

Irritazioni, dermatiti da contatto e atopiche, allergie e prurito. Sono questi i principali sintomi che affliggono le persone particolarmente sensibili ad alcuni tipi di prodotti per l’igiene della casa e dei capi d’abbigliamento, ma la diffusione delle patologie anche tra i soggetti non particolarmente esposti appare piuttosto ampia: “Il problema interessa un terzo degli italiani, soprattutto donne, e i più a rischio sono i soggetti con una predisposizione allergica […].” (http://magazine.paginemediche.it ).

Sul banco degli imputati siedono in primo luogo i metalli pesanti, che restano depositati dopo il lavaggio nelle fibre dei capi trattati.

Citati per esempio, tra le cause di diverse dermatiti da contatto: “ […] fra esse ricordiamo il nichel, il cobalto, il cromo, i tiurami, i profumi, la colofonia ecc.” e ancora: “Allergeni ed irritanti da contatto: le anomalie della funzione barriera epidermica nella dermatite atopica possono favorire la penetrazione di allergeni da contatto e di irritanti capaci di scatenare la dermatite. I principali indiziati sono il nichel, il latex, le profumazioni, i preservanti, gli emulsionanti.” (www.dermaclub.it).

Fanno la comparsa negli articoli citati anche altre sostanze molto comuni nei detergenti commerciali tradizionali, le quali a giudizio dei dermatologi sono alla base di frequenti e diffusi disturbi della pelle: i “mix di profumi […] i parabeni” (www.gaslini.org).

Detersivi Ipoallergenici

La conclusione è semplice: i detersivi ecologici, realizzati solo con ingredienti di origine biologica, non contengono queste sostanze, e la loro assenza è spesso certificata dagli enti di controllo come Icea, BiocertItalia, Ecolabel, ecc.

Sceglierli per l’utilizzo in casa contribuisce quindi – senza tema di smentita a minimizzare – il rischio di disturbi dermatologici in famiglia.