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I detergenti chimici industriali utilizzano senza risparmio metalli pesanti, parabeni, profumanti, alla base di allergie e dermatiti.
I detersivi ecologici, prodotti con ingredienti di origine biologica, rappresentano oggi una risposta ottima e completa alle richiesta d’igiene della casa, sul piano della riduzione dell’impatto ambientale. Si tratta di un fatto certo.
Ma come si pongono sul fronte del rischio dermatologico per chi li utilizza?
Fanno meglio, peggio o provocano gli stessi effetti dei concorrenti industriali sulla pelle?
Per rispondere, occorre affrontare in breve l’argomento legato alla pericolosità dei secondi.
È comprovato come i detergenti per superfici casalinghe e i detersivi per bucato di origine industriale, realizzati ricorrendo a ingredienti chimici di sintesi, presentino profili diffusi e allarmanti di tossicità, soprattutto – anche se non solo – per i bambini, le cui difese naturali sono più basse.
Irritazioni, dermatiti da contatto e atopiche, allergie e prurito. Sono questi i principali sintomi che affliggono le persone particolarmente sensibili ad alcuni tipi di prodotti per l’igiene della casa e dei capi d’abbigliamento, ma la diffusione delle patologie anche tra i soggetti non particolarmente esposti appare piuttosto ampia: “Il problema interessa un terzo degli italiani, soprattutto donne, e i più a rischio sono i soggetti con una predisposizione allergica […].” (http://magazine.paginemediche.it ).
Sul banco degli imputati siedono in primo luogo i metalli pesanti, che restano depositati dopo il lavaggio nelle fibre dei capi trattati.
Citati per esempio, tra le cause di diverse dermatiti da contatto: “ […] fra esse ricordiamo il nichel, il cobalto, il cromo, i tiurami, i profumi, la colofonia ecc.” e ancora: “Allergeni ed irritanti da contatto: le anomalie della funzione barriera epidermica nella dermatite atopica possono favorire la penetrazione di allergeni da contatto e di irritanti capaci di scatenare la dermatite. I principali indiziati sono il nichel, il latex, le profumazioni, i preservanti, gli emulsionanti.” (www.dermaclub.it).
Fanno la comparsa negli articoli citati anche altre sostanze molto comuni nei detergenti commerciali tradizionali, le quali a giudizio dei dermatologi sono alla base di frequenti e diffusi disturbi della pelle: i “mix di profumi […] i parabeni” (www.gaslini.org).
La conclusione è semplice: i detersivi ecologici, realizzati solo con ingredienti di origine biologica, non contengono queste sostanze, e la loro assenza è spesso certificata dagli enti di controllo come Icea, BiocertItalia, Ecolabel, ecc.
Sceglierli per l’utilizzo in casa contribuisce quindi – senza tema di smentita a minimizzare – il rischio di disturbi dermatologici in famiglia.
Conosco una signora che ama le tute in velluto tutte colorate e quando va al mercato ne compra sempre due o tre per l’inverno.
E sai un’altra cosa che piace alla signora, d’inverno? La cioccolata calda… che puntualmente va a finire sui vestiti!
Aceto e acqua al 50%, strofinare, risciacquare e mettere in lavatrice.
Cioccolato secco.
10 minuti per pretrattare + normale lavaggio in lavatrice.
Velluto.
Difficoltà 2 di 10
Aceto, acqua, detersivo ecologico per bucato.
Usare candeggianti.
Il velluto è un tessuto che sembra delicato, in realtà è abbastanza resistente e tollera bene prodotti anti macchia. Ma per togliere le antipatiche macchie di erba dal velluto noi vi proponiamo una soluzione decisamente eco-compatibile.
Aceto, bicarbonato, detersivo per bucato.
Macchie di erba.
2 ore.
Velluto.
Difficoltà 3 di 10
Aceto, bicarbonato, panno in microfibra, detersivo ecologico per bucato.
Quanta felicità negli occhi dei tuoi bambini quando gli prepari una bella cioccolata calda!
Se dovessero sporcare i bei maglioncini di lana della nonna, fai così…
Acqua tiepida.
Cioccolato fresco.
10 minutie.
Lana.
Difficoltà 1 di 10
Acqua.
Usare l’acqua fredda.
La seta, si sa, è un tessuto delicato e pregiato e quando la troviamo macchiata è sempre un colpo al cuore! Ma con i rimedi ecologici anche quella odiosa macchia di caffè secco sulla tua camicetta di seta preferita sparirà.
Sale e succo di limone.
Macchie di caffè secche.
2 ore.
Seta.
Difficoltà 3 di 10
Sale, succo di limone, Detersivo ecologico per Bucato.
Gli incidenti con il sugo di pomodoro sono un grande classico… ma come rimuovere le macchie dalla lana?
Detersivo ecologico direttamente sulla macchia e conseguente ammollo.
Sugo di pomodoro sui capi in lana.
2 ore.
Lana.
Difficoltà 2 di 10
Detersivo ecologico, Bicarbonato.
La lana non sopporta le alte temperature che la infeltriscono e rovinano.
Ti è mai capitato di trovare dei vecchi capi originariamente bianchi, con un colore grigiastro o inspiegabili aloni di vecchie macchie che credevi di aver tolto?
Ammollo e lavaggio.
Macchie vecchie e aloni.
2 ore.
Cotone.
Difficoltà 2 di 10
Detersivo ecologico, Percarbonato.
Hai mai avuto un problema di muffa così grave da trovare anche le scarpe ammuffite nella scarpiera?
Credimi, succede… ed è un bel rompicapo!
Specialmente se la muffa va ad intaccare scarpe e borse in pelle… e allora che fare?
Detergere con latte detergente, rimuovere la sostanza.
Muffa su vestiti di pelle.
10 minuti.
Pelle.
Difficoltà 1 di 10
Latte detergente, Panno Multiuso in Microfibra.
Bagnare la pelle con acqua e utilizzare prodotti troppo aggressivi che possono rovinarla.
Ti è capitato di avere in casa dell’acido citrico e non sapere a cosa serve?
Stai per scoprirne tutti gli usi, consigli e trucchetti per usarlo al meglio.
Sapevi infatti che puoi usarlo per creare una soluzione multiuso 3 in 1 che serve da:
tutto in un solo prodotto?
E il bello è che bastano solo due ingredienti: l’acido citrico e l’acqua demineralizzata.
Magari lo usi solo come ammorbidente per il tuo bucato e sei contentissima dei tuoi asciugamani sofficissimi ma non sai che invece ha molti altri usi, in questa sede, esploriamo quali sono gli utilizzi dell’acido citrico come detergente ecologico in grado di agire come antiossidante.
La versatilità dell’acido citrico lo rendono anche un eccellente disinfettante contro molti virus, batteri e muffe. Per questo è molto usato nei prodotti della pulizia. Nel dettaglio, è stata scoperta la sua efficacia nell’eliminare la presenza di virus stagionali particolari che causano la comunemente chiamata gastroenterite non batterica.
I virus si trasmettono attraverso le mani o il cibo contaminato e proliferano in ambienti quali le cucine e ambienti pubblici, diffondendosi in luoghi affollati come scuole, ospedali e navi. Una piccola dose di acido citrico, insieme ad altri composti per profumare, sono sufficienti per la pulizia delle superfici e la rimozione dello sporco.
L’acido citrico è una sostanza solida che si trova negli agrumi. È la causa del tipico sapore aspro presente nei limoni. L’acido è stato isolato per la prima volta dal chimico di origini svedesi Carl Wilhelm Scheele nel 1784 che lo ha estratto dal succo di limone. Il composto è inodore e incolore.
Prima di scoprire l’acido citrico a cosa serve per pulire, si raccomanda un utilizzo attento della sostanza. L’acido infatti, può essere pericoloso se entra in contatto con gli occhi. È molto irritate e può causare danni alla cornea e nei casi più gravi portare alla cecità. Un acido pericoloso anche in caso di inalazione, essendo irritante per i polmoni. In caso di contatto con la pelle può provocare infiammazioni e la formazione di vesciche. Un contatto prolungato con il corpo può causare ipersensibilità. Se distrattamente si dovesse entrare in contatto con l’acido citrico si raccomanda di usare le seguenti precauzioni per un efficace primo soccorso.
Ti servono:
Versa l’acido citrico nella bottiglia con l’aiuto di un imbuto.
Aggiungi l’acqua (e le gocce di olio essenziale se preferisci dargli un profumo delizioso).
Chiudi con il tappo, agita ed ecco fatto. Soluzione multiuso pronta!
Ed ecco dove trovare tutto il necessario:
Molti ammorbidenti in commercio lasciano sui tessuti sostanze nocive che vengono a contatto con la pelle e possono causare irritazioni.
Però è brutto rinunciare ad avere un bell’accappatoio soffice dopo una doccia calda…
Per fortuna la soluzione multiuso a base di acido citrico VERDEVERO (150 g di acido citrico + 1L di acqua demineralizzata) rende i tuoi capi morbidi morbidi in modo del tutto naturale.
E se aggiungi il tuo olio essenziale preferito il tuo bucato avrà anche un profumo fantastico!
Come usare l’ammorbidente naturale:
Versa 100 ml di soluzione nella vaschetta dell’ammorbidente e fai partire il programma di lavaggio che preferisci.
Puoi usare la soluzione multiuso (150 g di acido citrico + 1L di acqua demineralizzata) per eliminare il fastidioso calcare che spesso si forma in bagno e in cucina.
Va benissimo infatti per togliere il calcare dai rubinetti, dalla caffettiera, da bollitore, per pulire il piano cottura in acciaio… (io lo uso anche sulle pareti della doccia e finalmente non si formano più quelle goccioline bianche anti estetiche)
Come usare l’anti-calcare naturale:
Versa alcune gocce di soluzione multiuso direttamente su un panno umido o su una spugna e strofina la superficie da pulire.
Se la superficie è molto grande, ti conviene mettere uno spruzzino al posto del tappo del flacone.
Spruzza la soluzione e lascia agire.
Poi strofina con un panno umido e risciacqua.
Attenzione: non utilizzarla su marmo, pietre e legno, li rovinerebbe.
Quanto è fastidioso quando i bicchieri escono puliti puliti dalla lavastoviglie e hanno quell’alone bianco che li fa sembrare sporchi…
Puoi strofinare quanto vuoi ma se non usi un anti-calcare non torneranno mai a brillare.
Usando questo brillantante naturale non solo avrai stoviglie brillanti ma eliminerai anche eventuali cattivi odori. Non male eh!?
Come usare il brillantante naturale:
Versa la soluzione (150 g di acido citrico + 1L di acqua demineralizzata) nella vaschetta del brillantante della lavastoviglie fino a riempirla.
Avvia il ciclo di lavaggio normale per avere bicchieri e piatti super brillanti.
E se ti dicessi che non finisce qui?
Oltre alla soluzione multiuso, puoi usare l’acido citrico per le pulizie in altri modi.
Puoi:
Per eliminare gli aloni scuri che spesso si formano sul fondo e sulle pareti del water
Ti servono:
Unisci in una ciotola il carbonato e l’acido citrico.
In un’altra ciotola versa l’amido di mais e l’olio essenziale.
Unisci i due composti in un’unica ciotola e spruzza con dell’acqua.
Lavora l’impasto fino ad ottenere un composto liscio e lavorabile.
Prendi uno stampino (vanno bene vasetti di yogurt vuoti o gli stampini in silicone dei muffin)
e versaci dentro un paio di cucchiai di composto.
Schiaccia bene in modo che sia ben compatto.
Lascia riposare per 2-3 ore, togli dagli stampini e lascia le pastiglie asciugare all’aria fin quando saranno secche al punto giusto.
Per usarle, dopo aver pulito bene il water: buttaci dentro una pastiglia disincrostante e strofina bene con lo scopino il fondo e le pareti.
Lascia che si sciolga e il tuo water sarà di nuovo bianco come prima.
Ti capita mai di sentire un cattivo odore provenire dalla lavatrice?
o che i tuoi capi appena lavati non siano proprio freschi e profumati?
Potrebbe essere perchè la tua lavatrice ha bisogno di essere pulita.
Molti infatti pensano che la lavatrice si autopulisca con i vari lavaggi del bucato.
Invece ogni tanto ha bisogno di un aiutino da parte nostra e l’acido citrico a che cosa serve in questi casi? Ora lo scopriamo.
Ti servono:
Sciogli l’acido citrico nell’acqua mescolando bene.
Versa metà composto nella vaschetta del detersivo.
Avvia il lavaggio a 90 gradi.
Puoi usare l’altra metà del composto come normale ammorbidente oppure per il prossimo lavaggio della lavatrice (ti consigliamo di ripetere questa operazione una volta ogni due mesi).
VUOI SALTARE DIRETTAMENTE ALLA GUIDA IN 3 PASSI PER PULIRE IL TUO GRES?
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Hai appena finito di lavare il tuo bellissimo pavimento in gres, comincia ad asciugare e noti subito che qualcosa non va: il pavimento è di nuovo sporco. Ma come? L’hai appena lavato!
Ok, ti armi di pazienza e volontà e ripeti l’operazione.
Niente, il pavimento comincia ad asciugare e compare uno strato di sporco simile a un sottile velo grigio.
Non ti dai per vinta, vai al market, acquisti un nuovo prodotto, sull’etichetta c’è scritto “effetto lucidante” (vuoi che non sia quello giusto?) e torni a casa armata del nuovo prodotto e del tuo proverbiale olio di gomito.
Giù a strofinare il tuo bel pavimento ma niente. Appena si asciuga torna bello sporco.
Se ti sei rivista in quello che ho scritto qui sopra hai quasi sicuramente un pavimento in gres.
Ti metto qui sotto alcune immagini di pavimenti in gres prese in internet così puoi verificare se assomiglia al tuo:
Ora che sai con chi abbiamo a che fare non ti resta che capire cosa fare.
Il primo obiettivo è quello di portare il pavimento alla normalità, alla situazione in cui era prima di tutti i lavaggi che lo hanno opacizzato.
Precisazione: ogni operazione che ti propongo va prima testata in una superficie limitata di pavimento, 1 o 2 piastrelle e poi estesa a tutto il pavimento.
Eccoci finalmente alla soluzione per il tuo gres.
Segui accuratamente questi 3 passaggi e il tuo gres ti ringrazierà:
1. lavaggio del pavimento con carbonato.
Versa in un secchio di acqua calda (circa 10 litri di acqua) 100 grammi di carbonato. Fallo sciogliere bene e lava il pavimento con il panno in microfibra o con il mocio in microfibra. Usa i guanti.
2. risciacquo con panno in microfibra
Versa in un secchio acqua calda (circa 8 litri) e 50 ml di Lemontrì. Rilava il pavimento con il mocio o il panno in microfibra.
L’obiettivo del risciaquo è quello di annullare l’effetto del carbonato dal pavimento e renderlo meno assorbente allo sporco.
3. Mantenimento con detergente neutro
Lava quotidianamente il pavimento con un detergente neutro (ti consiglio SPLENDI il detersivo Pavimenti Verdevero) e la microfibra, che sia il panno o il mocio non ha importanza, è fondamentale usare la microfibra.
Il gres ha una superficie microporosa che può essere pulita a fondo solo con una buona microfibra.
NOTA: Ti consiglio di seguire questa procedura ed eventualmente ripeterla 3 o 4 volte all’anno o appena ti accorgi che dopo aver lavato per terra il pavimento comincia a ingrigire e lasciare la patina opaca.
Forse è capitato anche a te, di prenderti una bella pizza e aver trovato la macchia di sugo sulla pelle scamosciata del sedile.
Prova questo rimedio senza usare robaccia chimica!
Amido o borotalco, gomma para, detersivo per piatti.
Sugo.
30 minuti.
Pelle scamosciata.
Difficoltà 3 di 10
Detergente ecologico per piatti, amido di mais o riso, borotalco.
Lasciare che la macchia si secchi.
Quando troviamo una macchia di uovo sui nostri abiti o tessuti di seta rabbrividiamo! Ma la soluzione esiste senza diventare matte, ed e’ più semplice di quello che pensi…
Ammollo in acqua fredda e pretrattare.
Macchie di uovo.
2 ore.
Seta.
Difficoltà 3 di 10
Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.
Se anche a te è successo di trovare il tuo piumino pieno di muffa dopo averlo tirato fuori dall’armadio, questo trucchetto farà al caso tuo.
Ammollo e lavaggio.
Muffa.
2 ore di ammollo + lavaggio.
Piumini imbottiti.
Difficoltà 2 di 10
Percarbonato, aceto, detersivo per bucato ecologico.
Utilizzare ammorbidente
Se hai difficoltà a rimuovere l’odore di sudore dalla lana, ecco come pulire i tuoi capi in modo sicuro.
Acqua e aceto, lavaggio con Beipanni.
Sudore.
20 minuti.
Lana.
Difficoltà 2 di 10
Aceto, detergente ecologico per lavatrice.
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