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I FLOREALI di VERDEVERO: USI ALTERNATIVI PER OGNI TIPO DI LAVATRICE.

Si forma un gel? Non senti abbastanza profumo?

Questa mini-guida ti da tutti i consigli per un bucato sempre perfetto e squisitamente profumato.

Problemi che potresti aver riscontrato:

  • IL FLOREALE NON SI SCIOGLIE BENE NELLA VASCHETTA DEL DETERSIVO;
  • RIMANE PRODOTTO NELLA VASCHETTA DELL’AMMORBIDENTE;
  • RIMANE PRODOTTO NELL’OBLÒ TRA IL VETRO E LA GUARNIZIONE;
  • RIMANGONO RESIDUI SUI CAPI SCURI;
  • NON SENTO ABBASTANZA PROFUMO DOPO IL LAVAGGIO;
  • NON SENTO PROFUMO DOPO L’ASCIUGATURA.

1) RIMANE PRODOTTO NELLA VASCHETTA DEL DETERSIVO

Il FloReale si impacca con il detersivo e non scende quando si usa la partenza ritardata.

SIGNIFICA CHE IL FLOREALE NON RIESCE A SCIOGLIERSI, ECCO QUINDI ECCO LA SOLUZIONE, SEMPLICE E VELOCE:

 

1. DOVE METTERE I FLOREALI:

Segui questi semplici passi:

1. prendi i FloReali e spolverali bene spargendoli su tutto il fondo del cestello.
(Mi raccomando: non sopra e non in mezzo ai capi)

2. metti i capi nel cestello

3. avvia il ciclo di lavaggio per un tempo minimo di 50 minuti e superiore ai 30 gradi.

 

2. LA REGOLA DEI 2/3:

Ricordati inoltre che per un lavaggio efficace devi seguire la regola dei 2/3.

Non devi quindi mai caricare la tua lavatrice per più di 2/3 del cestello, in modo che i FloReali possano avere spazio tra i vestiti per sciogliersi bene.

In questa maniera sei sicura di sciogliere i tuoi FloReali.

Non solo!
Questa regola è quella che ti permette di ottenere il massimo dal lavaggio: una lavatrice troppo piena non lava mai bene!

 

3. HAI L’ASCIUGATRICE? ECCO UN USO ALTERNATIVO:

  1. In asciugatrice, ti basterà inserire la dose che preferisci in un sacchettino di stoffa, o un calzino spaiato.
  2. Controlla bene che non fuoriesca la polvere dalla trama, agitando e pizzicando un po’ il sacchetto/calzino
  3. quindi fai un bel nodo
  4. puoi inserirli direttamente in asciugatrice assieme ai capi.

Puoi riutilizzare il sacchetto quante volte lo desideri, finché il profumo si esaurisce.

Una volta esaurito il profumo, puoi gettare la polvere dei FloReali direttamente nell’umido organico.

 

2) RIMANE PRODOTTO NELL’OBLÒ TRA IL VETRO E LA GUARNIZIONE

È possibile che alcuni residui di FloReali creino un grumo gelatinoso che durante i primi giri del cesto si vanno a incastrare tra il vetro e la guarnizione, senza entrare poi in circolo con i panni.

Questo può capitare nelle lavatrici di nuova generazione, che utilizzano meno acqua, oppure perché il Prodotto non ha riscontrato nel lavaggio le condizioni migliori per lavorare

ECCO QUALI ACCORGIMENTI ADOTTARE PER RISOLVERE:

1. RIEMPI MENO IL CESTELLO:

Ricorda che i capi hanno bisogno di spazio per potersi sfregare tra di loro, se occupano troppo spazio, la polvere dei FloReali (che scende lateralmente) non trova spazio per infilarsi tra i capi.
(Vedi punto 4.)

2. FAI LAVAGGI DI DURATA (E A TEMPERATURA) IDONEA:

Una delle cause più frequenti di problemi riscontrati con la lavatrice, è l’abitudine di fare lavaggi brevi e a basse temperature.

Questi lavaggi a lungo andare possono dare vita a problemi di muffe, residui e cattivi odori, perché creano l’ambiente ideale alla loro proliferazione.

Ricorda inoltre che i lavaggi brevi (meno di 50 minuti) non lavano approfonditamente i tuoi capi, e spesso ti fanno sprecare Detersivo e additivi che non hanno il tempo di agire, questo è il caso anche dei FloReali.

Scegli quindi dei lavaggi di minimo 30/40° e della durata minima di 50 minuti. In questo modo ti assicuri di avere dei capi veramente lavati, ed otterrai migliori risultati con i FloReali.

Riserva i lavaggi brevi unicamente per dare una “rinfrescata” a capi poco utilizzati e solo se indossati di recente, se proprio devi! 😉

3. METTI LA POLVERE DIRETTAMENTE NEL CESTELLO:

Una volta riempito correttamente il cestello, ed impostato un lavaggio ottimale, puoi anche scegliere di distribuire in modo omogeneo la polvere direttamente sui capi appena prima di avviare il lavaggio.

4. FAI SCIOGLIERE IN ANTICIPO I FLOREALI:

Un altro sistema che puoi attuare, anche in questo caso, è quello di far sciogliere prima i FloReali.

Se non hai lo Shaker (era in dotazione con alcuni Kit fino a luglio 2019 circa, ora è fuori produzione), puoi utilizzare un bicchiere, o ancora meglio un vecchio vasetto di marmellata.

  • versaci la quantità di FloReali desiderata;
  • aggiungi acqua (anche acqua calda, ma non troppo);
  • agita energicamente;
  • avvia il lavaggio, aspetta qualche secondo, e versa il contenuto nella vaschetta (ricorda, dallo scomparto del Detersivo).

Questo rimedio è ottimo anche se preparato in anticipo: fallo la mattina e alla sera troverai i FloReali completamente sciolti e pronti da usare!

3) RIMANE PRODOTTO NELLA VASCHETTA DELL’AMMORBIDENTE

Abbiamo riscontrato che, in alcuni modelli di lavatrice, mettendo il FloReale nella vaschetta dell’ammorbidente si forma un gel che non riesce a scendere.

PERCHÉ SUCCEDE: LA VASCHETTA AMMORBIDENTE NON È ADATTA.

Perché non è indicato mettere il FloReale nella vaschetta dell’ammorbidente:

  1. I FLOREALI HANNO BISOGNO DI TUTTO IL CICLO DI LAVAGGIO PER AGIRE AL MEGLIO SUI CAPI: il lavaggio ottimale consigliato ha una temperatura minima di 30/40° ed una durata minima di 50 minuti;
  2. IL PROFUMO DURA POCO: il profumo non sarà bello persistente alla fine del lavaggio;
  3. I CAPI NON RISULTANO MORBIDI: la cellulosa del FloReale ha un effetto ammorbidente “meccanico”, significa che si gonfia e dilata le fibre rendendole più morbide.
    Se lo metti nella vaschetta dell’ammorbidente tuttavia, entra in azione troppo tardi e in questo modo i tuoi capi non hanno tempo di ammorbidirsi.

4) RIMANGONO RESIDUI SUI CAPI SCURI

Può capitare che a volte rimangano dei pelucchi o dei residui sui capi scuri e per questo devi fare un secondo lavaggio:

DA COSA È DATO: LAVATRICE TROPPO CARICA.

SOLUZIONE: Prova a caricare la macchina nel modo corretto.

Significa che una volta chiuso l’oblò vedi che hai impegnato due terzi dello spazio. Se vai oltre comprometti lavaggio e risciacquo.

Per un lavaggio ottimale non riempire mai oltre 2/3 dell’oblò.

Se si presenta questo problema significa che hai caricato troppo la macchina e le fibre avevano poco spazio per sciacquarsi.

I capi non si strofinano: I capi in lavatrice hanno bisogno di spazio per strofinarsi l’uno all’altro. Se lasci poco spazio, la lavatrice è troppo carica e non permette alle fibre di strofinarsi tra di loro e quindi di sciacquarsi a fondo.

Non solo questo ma:

I capi si lavano più difficilmente.

Il movimento stesso della macchina svolge una azione che mima quello che facevano le nostre nonne quando lavavano i panni a mano e sbattevano i capi sulla tavola da lavaggio.

Se ci fai caso la lavatrice, in una precisa fase del lavaggio, fa questo tipo di azione: gira per un breve tratto e poi si ferma di colpo.

In quella azione i vestiti ricadono su loro stessi nel fondo del cestello e in pratica si sbattono.

Se riempi troppo il cesto limiti queste due azioni meccaniche che unite all’azione chimica del detersivo ti danno il pulito che tu vuoi.

5) NON SENTO ABBASTANZA PROFUMO

Senti poco profumo sui tuoi capi a fine lavaggio?

PROVA AUMENTANDO LA DOSE:

Ricorda che i FloReali sono dosabili per darti maggiore libertà e scegliere tu quanto e di cosa profumare durante il giorno.

Se senti poco profumo prova ad aggiungere una dose maggiore al tuo lavaggio.

(Maggiore è la dose e maggiore sarà il profumo che percepirai a fine lavaggio.

Se aumentando la dose riscontrerai il problema che non si scioglie completamente la polvere nella vaschetta allora segui i consigli sopra.)

 

6) NON SENTO PROFUMO DOPO L’ASCIUGATURA

Dopo l’asciugatura in asciugatrice si sente poco profumo?

SOLUZIONE DEL SACCHETTO/CALZINO:

Il Floreale può essere messo comodamente in asciugatrice per profumare i vestiti anche nella fase di asciugatura.

Prendi il Sacchetto per FloReali (in dotazione con alcuni Kit) e metti una dose di floreale al suo interno.

Aggiusta la dose in base alla tua sensibilità al profumo, ed all’intensità che vuoi ottenere, ricorda: i FloReali sono dosabili!

Chiudi il sacchetto con un nodo e mettilo in asciugatrice insieme ai panni da asciugare.

Il sacchetto è riutilizzabile fino a quando rimane del profumo.

P.s.: occhio a non abbondare o riempi la casa di profumo di fiori! ;P

Non mi resta che augurarti un meraviglioso bucato sano e profumato con i FloReali e Verdevero!

 

❕‍♀️‍♀️ Se vuoi ulteriori informazioni scrivi direttamente alle Cleaning Coach, che ti daranno volentieri una mano! 

I canali dedicati per richiedere assistenza sono:

Via emal all’indirizzo: [email protected]

Facebook tramite questo link: https://m.me/verdevero.it

Il comune bicarbonato, anche detto idrogenocarbonato di sodio, carbonato acido di sodio o carbonato monosodico è un sale di sodio dell’acido carbonico, un elemento di origine minerale.

Bicarbonato di sodio: utilizzi in casa per pulire

Si presenta come una finissima e ruvida polvere bianca e presenta caratteristiche fisiche ed organolettiche davvero utili per detergere, per la salute, in cucina e tanto altro:

-è delicatamente abrasiva;

-impedisce la formazione di funghi;

-assorbe gli odori legandosi alle sostanze volatili responsabili dei cattivi odori, neutralizzandole;

-ha un forte potere igienizzante. Grazie alla sua debole alcalinità, in grado di stabilizzare il PH delle soluzioni intorno all’8,1, inibisce la proliferazione di germi e batteri;

-riduce la durezza dell’acqua. Essendo alcalino, accanto a sostanze acide o se sottoposto a temperature superiori ai 70 gradi, si decompone sviluppando Co2 (e quindi permette una migliore lievitazione, ad esempio, del pane).

Ricette a base di bicarbonato

Igiene e pulizia

Per la pulizia quotidiana della caffettiera vi consigliamo di sciacquarla con la sola acqua corrente: i problemi di calcare, che un’acqua domestica è solita contenere, e che tendono a ostruire i forellini del filtro, si risolvono con i bicarbonato: riempite la macchinetta del caffè di acqua e 1 cucchiaino di bicarbonato, versandone 1 anche nel filtro del caffè al posto della polvere. Fate salire l’acqua come se preparaste un buon caffè!

Igiene in frigorifero

Il frigorifero è un ricettacolo di batteri: è una buona pratica tenerlo pulito, ma occhio a quello che utilizzate. I detergenti convenzionali in commercio contengono spesso additivi chimici che non è bene far entrare in contatto con il nostro cibo. Inoltre, sono cari. Per pulire pareti e ripiani interni si può utilizzare una spugnetta imbevuta di una soluzione con 2 cucchiai di bicarbonato disciolti in 1/2 litro d’acqua. Per neutralizzare gli odori sgradevoli che si formano all’interno del frigorifero, riponete un contenitore aperto (una scatola, una ciotola) pieno di bicarbonato su un ripiano e sostituitelo ogni 3 mesi.

Cura della lavastoviglie

Avere cura delle cose che vi circondano è un passo importante se vorrete diventare dei perfetti risparmiatori ecologici. Gli elettrodomestici durano molto più di quello che vogliono farci pensare, basta fare della manutenzione costante. In tal senso, aceto, acido citrico e bicarbonato sono alleati perfetti, costano pochissimo e sono duttili.

In lavastoviglie, ad esempio, vi consigliamo, una volta al mese, di mettere 100 gr di bicarbonato e fare un lavaggio a vuoto: ottimo per sgrassare e deodorare. Ogni 15 giorni è anche buona cosa pulire i filtri, sempre utilizzando bicarbonato. E per prevenire gli odori sgradevoli, spargete direttamente sulle stoviglie sporche del bicarbonato e avviate il ciclo di pre-lavaggio.

Una cucina pulita e sanificata

Se i piatti li lavate a mano è buona norma: a- riciclare i limoni spremuti e metterli nell’acqua dove si laveranno i piatti; b- versarvi anche 1 cucchiaio di bicarbonato per una detersione sicura.

È altrettanto importante lavare bene frutta e verdura: immergete i vostri frutti della terra in una soluzione di acqua e bicarbonato per 10 minuti, poi sciacquate. E non dimenticate di pulire bene utensili, lavelli e piani di appoggio: passate una pasta di acqua e bicarbonato, 3 parti di prodotto e 1 di acqua, sulla superficie da pulire, sugli utensili utilizzati… lo sporco se ne andrà in un lampo!

Via le macchie di cibo dal forno (anche a microonde)

Prodotti da forno addio! Per eliminare le tenaci tracce di cibo e unto nel forno, anche in quello a  microonde, impastate tre parti di bicarbonato e una d’acqua e, a forno freddo, sfregatela sulle superfici interne, sulle pareti e sulle griglie con l’aiuto di una spugnetta.
Quindi risciacqua e asciuga. Ottimo escamotage anche per eliminare i cattivi odori.

Pentole incrostate

Per rimuovere le incrostazioni leggere da pentole e padelle, una volta raffreddate, versate del bicarbonato direttamente sulla loro superficie. Aggiungete acqua calda e lasciate agire per una quindicina di minuti, quindi procedete al lavaggio. Se invece le incrostazioni sono più tenaci, miscelate tre parti di bicarbonato e una d’acqua, sfregate questa crema sui residui di cibo con l’aiuto di una spugnetta, lavate come d’abitudine.

Bicchieri e tazze splendenti

I vostri preziosi calici, o bicchieri di uso quotidiano, presentano macchie residue di calcare: non gettate via denaro in brillantanti costosi e spesso inutili, oltre che inquinanti.
Riempite piuttosto i vostri bicchieri con acqua tiepida e 25 gr di bicarbonato, passateli delicatamente con una spugnetta non abrasiva e risciacquateli con cura.
Questa crema è ottima anche per rimuovere gli aloni di tè e tisane dalle tazze: se le macchie sono particolarmente ostinate, lasciate in ammollo per tutta la notte.

Rinfresca e deodora tappeti e tessuti

Per rinfrescare tappeti e tessuti, e questa pratica diventa particolarmente importante se in casa vostra abitano animali, cospargete la superficie da trattare, tappeti, moquette e poltrone in stoffa, con uno strato uniforme di bicarbonato, lasciate agire per almeno 15 minuti, poi aspirate con l’aspirapolvere.
In caso di odori persistenti o macchie difficili lasciate dai nostri amici animali, lasciate agire il prodotto anche fino a 24 ore. Questo sistema è molto utile anche per ravvivare i colori dei tessuti d’arredamento.

Via l’umidità, via gli odori

Neutralizzate e soprattutto prevenite la formazione di cattivi odori negli armadietti, nei cassetti e nelle scarpiere. Come? Ovviamente con il bicarbonato. Prendetene una confezione, rimuovetene la parte frontale, in modo che l’aria sia a contatto con la maggior superficie possibile di prodotto, e riponetela nei cassetti o negli armadietti; è possibile utilizzare anche un diverso contenitore e riempirlo con ½ tazza (150g) di prodotto. Se poi siete amanti delle profumazioni, addizionate il bicarbonato con qualche goccia di olio essenziale balsamico, al rosmarino, alla lavanda, agli agrumi…

Argento splendente

Per pulire e lucidare l’argenteria, formate un impasto con acqua e bicarbonato, 3 parti di polvere e 1 d’acqua, e applicatelo mediante un panno di cotone o di lino direttamente sulla superficie dell’oggetto da pulire, insistendo in modo particolare sugli sbalzi e le decorazioni. Poi sciacqua e asciuga. Il bicarbonato aiuta anche a far ritrovare lucentezza ai gioielli in argento: ricoprite con un foglio di carta d’alluminio un recipiente e riempirlo con acqua calda: aggiungete qualche cucchiaio di bicarbonato e di sale da cucina (1 cucchiaio: 25g) ogni litro d’acqua. Immergete l’oggetto da pulire e lasciatelo a bagno in questa soluzione per un’ora, sciacquate e asciugate con un panno morbido.

Bagno e doccia: via calcare e muffa

Per pulire le superfici del box doccia cospargi una spugna umida con del bicarbonato, sciacqua e asciuga. Stesso metodo è utile per detergere le tende-doccia in plastica; il bicarbonato elimina anche le tracce di muffa del tappetino antiscivolo, spargendolo sopra esse e lasciandolo agire per qualche minuto; cospargete la vasca da bagno con una pasta di bicarbonato e acqua (3 parti di polvere e 1 di acqua) e detergete bene con una spugna; risciacquate e asciugate con un panno; con il bicarbonato potrai infine rimuovere il calcare dai rubinetti e sanitari in porcellana: miscelate 3 parti di polvere con 1 di acqua e sfregate questa pasta sull’area da pulire con una spugna umida.

Allunga la vita della tua lavatrice

La vita media di una lavatrice, 6-7 anni, può aumentare adottando piccoli accorgimenti di manutenzione: come si accennava sopra, utilizzare regolarmente bicarbonato contrasta la formazione del calcare. Basta aggiungere ad ogni lavaggio 1 cucchiaio (25g) di polvere al normale detersivo; effettuate, poi, una volta al mese un lavaggio a vuoto con mezza tazza (150g) di bicarbonato per mantenere l’apparecchio pulito.

Trucchetti salva bucato

Capi e tessuti sempre morbidi? Nella vaschetta dell’ammorbidente versate 25 gr di bicarbonato, oppure, a mano, direttamente nell’acqua di ammollo del bucato. Mai utilizzare bicarbonato su lana e seta.
Se la macchia è fresca, è sufficiente bagnarla con acqua fredda, aspettare qualche minuto e cospargerla di polvere, lasciando agire per almeno un’ora prima di lavare l’indumento in lavatrice. Se invece la macchia è secca, procedete così: stendete l’indumento sul tavolo, bagnate la macchia con acqua fredda e lasciate agire per qualche minuto. Nel frattempo, formate una pasta di bicarbonato e acqua fredda che spalmerete sulla macchia: lasciate asciugare e spazzolate via i residui prima di lavare in lavatrice.

Scarpe come nuove

Ecco qualche consiglio per avere scarpe “come nuove”:
dopo aver controllato la resistenza dei colori e rimosso le stringhe, lava le scarpe in lavatrice aggiungendo 1 cucchiaio di bicarbonato all’acqua del risciacquo. Per il lavaggio manuale, aggiungere la stessa dose di bicarbonato nell’acqua e lasciarle tutta la notte in ammollo; si può anche optare per una pulizia “a secco”, cospargendo l’interno delle scarpe con il bicarbonato e lasciandolo agire per 24 ore; se soffrite di sudorazione eccessiva ai piedi, cospargete le suole con un velo di polvere: il bicarbonato assorbe gli odori e il vostro piede rimarrà più fresco.

Un bagno speciale

Alcuni accorgimenti renderanno il vostro bagno davvero speciale: no, niente bagnoschiuma che promette pelli alla Cleopatra, volti di pesca ecc, ecc… Stiamo sempre parlando di bicarbonato. Partiamo dall’acqua della vasca: è consigliabile non superare i 37°C circa, ossia la temperatura del nostro corpo. Riempite la vasca e versarvi mezza tazza (150 gr) di bicarbonato che, oltre ad addolcire l’acqua evitando che secchi la pelle, lascia anche la piacevole sensazione di una pelle liscia e morbida.

Dopo aver pensato al corpo, dedicatevi al viso grazie al vapore che, stimolando la microcircolazione, migliora l’ossigenazione dei tessuti e, aprendo i pori, favorisce l’eliminazione delle impurità e facilita la penetrazione e l’assorbimento dei principi contenuti nella crema o nella maschera di bellezza. Versate quindi dell’acqua calda in una bacinella e aggiungete un cucchiaio (25g) di bicarbonato. Coprite la testa con un asciugamano e fate agire il vapore per circa 10 minuti, inspirando ed espirando dolcemente. Questi suffimigi sono un toccasana anche per le vie respiratorie, liberano e aiutano a pulire dalle impurità.

Deodorante per ascelle

I deodoranti in commercio, oltre a costare molto (2-3 euro in media), contengono anche elementi nocivi per la nostra salute come l’alluminio. Ma anche questa volta sarà il bicarbonato a correre in nostro aiuto: spalmate un velo di polvere bianca sulle ascelle e l’odore di sudore sarà solo un ricordo. Potete optare anche per un batuffolo di cotone spolverato con bicarbonato e passato sulle ascelle.

Piedi dolenti, gonfi e stanchi

Un’ottima soluzione consiste nel dedicare una decina di minuti ad un pediluvio di benessere immergendo i piedi in una acqua calda addizionata con 50 gr di bicarbonato. Ad una certa temperatura, infatti, il bicarbonato di sodio si decompone e libera anidride carbonica (è il noto “effetto effervescente”) che a sua volta favorisce la microcircolazione venosa a livello dell’epidermide: l’effetto è un po’ simile a quello di un idromassaggio.
Dopo l’ammollo, impastate 3 parti di polvere e 1 parte di acqua e sfregatelo sulle callosità: questo procedimento serve per eliminare le cellule morte e per donare morbidezza alla pelle.

Manicure casalinga al bicarbonato

Ammorbidisci la pelle delle tue mani, sciogliendo 2 cucchiai (50 gr) di bicarbonato in un litro di acqua tiepida, e immergi le mani per dieci minuti.
Se poi desideri eliminare residui di sporco da sotto le unghie, inumidite uno spazzolino e cospargetelo do polvere, sfregandolo delicatamente attorno alle unghie.
Per ammorbidire le pellicine intorno alle unghie, inumiditele e sfregatele con un pizzico di bicarbonato, poi sciacquate e asciugate bene le mani.

Sbiancante per i denti

Sono rari i prodotti efficaci e poco costosi come lo stesso bicarbonato di sodio. Se avete problemi di denti gialli, non occorre acquistare costosi sbiancanti per denti all’ultima moda (si va dai 3 euro in su): anche qui ci arriva il bicarbonato. Cospargete con ¼ di cucchiaino da tè di bicarbonato lo spazzolino da denti umido e strofinate i denti: fate quest’operazione una volta al giorno o ogni due giorni, e usate un dentifricio normale nelle altre occasioni.

Alito cattivo

se vi affliggono problemi di alitosi, provate a sciogliere 1 cucchiaino (5 gr) di bicarbonato in un bicchiere d’acqua. Poi sciacquate la bocca come se fosse un collutorio.
Se nonostante un’accurata igiene orale e l’eliminazione delle sostanze tipicamente causa di alitosi, vale la pena di approfondirne le cause con il medico di fiducia o con uno specialista.

Uno scrub per la pelle casalingo

Ecco una ricetta tutta naturale per il tuo scrub casalingo: mescolate 4 cucchiai di latte detergente con 2 cucchiai di bicarbonato e applicate questa miscela, tramite un delicato massaggio circolare, su tutto il corpo, meglio ancora se con un guanto apposito per il peeling.
Sciacquate con acqua tiepida sotto la doccia, tamponate la pelle con un asciugamano morbido e applicate una dose abbondante di crema idratante e lenitiva. Questo “scrub al bicarbonato” va bene anche per il volto, da applicare una volta a settimana: dopo il trattamento la pelle potrebbe presentare un leggero arrossamento, che durerà pochissimo tempo.

Capelli morbidi e puliti

In commercio vi sono balsami, creme e maschere molto costose per trattare i capelli e far loro riacquisire lucentezza e morbidezza: se siete in decrescita, questi prodotti sono banditi. Intanto, per capelli sani e forte, la prima regola è un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e cibi integrali. Seconda cosa, potrete avvalervi del bicarbonato anche questa volta, aggiungendo 1 cucchiaino all’abituale shampoo, direttamente sul palmo della mano.
Quindi massaggiate e risciacquate accuratamente.

Lievito casalingo

Il bicarbonato, tra le mille altre cose, vi sarà molto utile per rendere soffici e fragranti i prodotti da forno. Perché? Quando viene riscaldato, o se si trova a contatto con sostanze acide, il bicarbonato di sodio rilascia anidride carbonica: è così che si ottiene l’effetto “lievitante”.
Ecco come ottenere un cucchiaino di lievito casalingo:
mescolate ¼ di cucchiaino (1-2 gr) di bicarbonato con ¾ di cremor tartaro;
oppure, ¼ di cucchiaino di bicarbonato con 125 gr di yogurt;
oppure, ¼ di cucchiaino di bicarbonato con ½ cucchiaino di aceto o succo di limone e 100 g di latte.
La dose per far lievitare 225 gr di farina è 1 cucchiaino (5 gr) di bicarbonato e 2 cucchiaini di cremor tartaro.

Ammollo dei legumi

Per una ottimale cottura dei legumi, metteteli in ammollo dalle 8 alle 12 ore a seconda del legume, in acqua e 1 cucchiaio di bicarbonato.

Piante e fiori

Se avete la passione per piante e fiori, è bene tener presente quanto segue:
– I vasi sono da tenere ben puliti, per far respirare meglio le piante. Acqua calda e bicarbonato vi aiuteranno in questo compito, basta sciacquarli dentro e fuori con la soluzione.
– Le foglie sono i polmoni delle piante: per questo motivo devono sempre essere pulite. Per pulirle, passatele con una spugnetta morbida imbevuta in una soluzione di acqua e bicarbonato.
– Problemi di parassiti? Mescola 5 gr di bicarbonato e 3 cucchiai di olio d’oliva, versate 2 cucchiaini di questa miscela in una tazza d’acqua, 0,3 litri, riempite uno spruzzatore con questa soluzione e spruzzatela sulla pianta, evitando il getto diretto sui fiori. Quest’operazione va ripetuta ogni 20 giorni.

Riutilizza il bicarbonato!

Quando il prodotto comincia ad esaurire il suo potere neutralizzante, usalo per rivestire il fondo del bidone della spazzatura, prima di infilarvi un sacchetto nuovo, oppure, gettane una manciata direttamente sui rifiuti.

 

E’ morbido al tatto, antibatterico naturale, traspirante, attenua i cattivi odori, non surriscalda e aiuta a prevenire fastidiose irritazioni

E? partita la sperimentazione del nuovo assorbente lavabile da donna: il tessuto dominante è, ancora una volta la fibra di amido di mais, caratterizzante tutta la produzione, dall?intimo ai pantacollant, all?assorbente. Questo tessuto si presta molto bene anche per un momento così delicato per la donna: è infatti morbido al tatto, antibatterico naturale, traspirante, attenua i cattivi odori, non surriscalda e aiuta a prevenire fastidiose irritazioni.
Spesso infatti molte donne lamentano disturbi di vario genere (soprattutto con il caldo) irritazioni, candida, prurito intimo, H-earth (altro…)

I sei modi alternativi per utilizzare il burro scaduto: per eliminare i cattivi odori, per togliere le macchie d’inchiostro o per la cura del corpo

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La vicenda giudiziaria alla base dell’apparente leggenda metropolitana che vuole le patatine del noto Fast Food fritte nell’olio arricchito con carne

Cercando in Rete si scopre l’esistenza di un piccolo mistero, che avvolge le patatine fritte di McDonald?s in una sorta di leggenda secondo la quale, si dice, conterrebbero carne. Il popolo di Internet tende a dividersi fra chi ritiene fondata l’informazione e chi, invece, giunge perfino a liquidarla con frasi fin troppo semplicistiche come “Le patate nascono dalla terra, non dagli animali”.Il 6 giugno 2001 l’avvocato americano Haris Bharti ha intrapreso una class action contro McDonald?s per conseguire il risarcimento dei danni cagionati agli avventori attraverso la pubblicità ingannevole (Block v. McDonald?s Corporation, Illinois Circuit Court, Cook County). (altro…)

Si tratta di un componente creato con la Tapioca e utilizzato nella confezione dell’iPod Touch e iPod Nano per proteggere gli auricolari

Il nuovo packaging biodegradabile della Apple si scioglie con un po? di acqua calda ed un video lo documenta. L’azienda di Cupertino dopo esser passata agli onori delle cronache per aver alimentato con energia rinnovabile i suoi nuovi data centers, oggi aggiunge un nuovo piccolo tassello alla sua politica green introducendo un nuovo materiale per il packaging dei suoi prodotti che è biodegradabile al 100%. Visitando il sito della APPLE si può scoprire anche qualcosa di più su questo miracolo tecnologico. Il materiale utilizzato è infatti un derivato della TAPIOCA che oltre ad essere biodegradabile è anche al 100% rinnovabile

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Non sai cosa portare in tavola per l’antipasto o l’apericena? C’è la stellina di verdure che ti viene in aiuto

Un’idea per un antipasto vegetariano sfizioso o un pasto fuori casa nutriente, gustoso e leggero. Pelare lavare la carota, la zucchina (io la metto con tutta la buccia), il finocchio e la cipolla tagliarli in pezzi grossolani e tritarli (io utilizzo un robot da cucina che trita le verdure, per fare prima). In una grossa ciotola porre la farina a fontana (ovvero con un buco al centro del montarozzo di farina) con i due pizzichi di sale ai bordi e al suo interno porre il lievito sciolto nel mezzo bicchiere di latte.

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Grazie alla biomimetica il designer Antony Gibbon, ha ideato una innovativa casa sugli alberi inspirata alle dimore dei Galadhrim del Signore degli Anelli

Svegliarsi ogni giorno su un albero, con il cinguettio degli uccelli, nel cuore di un bosco? Potrebbe essere possibile: il designer Antony Gibbon, avvalendosi dell?architettura sostenibile, ha ideato e disegnato una innovativa casetta sugli alberi, inspirata alle dimore dei Galadhrim, la “gente degli alberi” del Signore degli Anelli. Come riportato dal webmagazine Inhabitat, si chiamano “Roost Treehouses”, case “a trespolo” sull’albero, sono composte da una serie di capsule a forma di bozzolo, attaccate agli alberi in modo tale da non danneggiarli o impedirgli di crescere. Antony Gibbon è un designer e architetto che prende spunto dalla natura per tutte le sue creazioni, sia dal punto di vista della provenienza dei materiali che nelle forme e geometrie, specializzato in arredamenti e creazione di interni ed esterni di case sugli alberi. Utilizza i principi della biomimetica. (altro…)

Le spugne che troviamo in commercio sono realizzate con fibre di origine sintetica; in alternativa, a costi molto alti e fortunatamente ormai rare da trovare, quelle animali, le spugne marine, esseri viventi la cui uccisione compromette l’equilibrio dei fondi marini.

Le spugne di luffa: naturali, ecosostenibili, eterne!

Esiste, però, un tipo di zucca, la Luffa (o Loofa), utilizzata e coltivata da tempo dai popoli che vivono nei paesi caldi come l’Indocina, l’Indonesia, le Antille francesi e l’Asia tropicale in genere. La Luffa viene coltivata come pianta ornamentale, alimentare, officinale e da fibra. In genere è una pianta che ha bisogno di caldo e umidità per crescere, ma sono ormai molte le realtà che la coltivano e commercializzano anche in Italia.
La Luffa appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee e annovera una decina di specie, di cui una di particolare interesse, la Luffa cylindrica (o Luffa aegyptica), che è utilizzata soprattutto a scopo alimentare e per altri usi commerciali, tra questi la produzione di spugne vegetali dalla durata infinita.

La Luffa cylindrica produce frutti appartenenti al tipo dei peponidi, allungati e cilindrici: con la maturazione, la polpa del frutto si modifica e, da morbida e commestibile allo stadio giovanile, diventa all’interno fibrosa e spugnosa, e le sue fibre coriacee ed elastiche.
I frutti sono commestibili solo allo stadio giovanile e ricordano le nostre zucchine. A scopo alimentare sono utilizzate anche le foglie, i boccioli fiorali e i giovani frutticini.
Se il frutto viene fatto maturare sulla pianta diviene non più commestibile, si accumulano le sostanze amare e le fibre si lignificano: è a questo stadio che diviene possibile utilizzare lo stroma interno, ormai ridotto ad una rete di fibre elastiche, allontanando, attraverso macerazione nell’acqua, gli ultimi eventuali residui della parte polposa, la buccia e i semi.

Come si ottiene la spugna
A completa maturazione, il frutto ormai maturo viene fatto essiccare e, successivamente, pelato, distaccando la parte esterna, i residui di polpa e i semi.
Si scoprirà un frutto ricoperto di venature spugnose, fibroso, soffice ma incredibilmente resistente, leggero, di forma cilindrica e con dimensioni che arrivano anche a 50-60 cm di lunghezza con un diametro di 20: è però molto leggero, infatti pesa soli 30-50 grammi.

Come si utilizzano le spugne vegetali
Grazie alle caratteristiche fisiche e meccaniche delle fibre del frutto maturo, la Luffa matura diviene una spugna vegetale da utilizzare sia in cucina che in sala da bagno, naturale, ipoallergenica e biodegradabile.
Ha un’azione levigante della pelle, il massaggio effettuato con la Luffa bagnata e insaponata, durante la doccia o il bagno, produce un vero e proprio “peeling”, che elimina le cellule morte superficiali, con un effetto esfoliante che facilita il ricambio cellulare, rendendo la pelle morbida e liscia.
Per togliere gli inestetismi post ceretta, ossia i peli sottocutanei dovuti alla ricrescita, spalmate sulla pelle un olio emolliente o del sapone nero, fate agire per almeno un’ora, infine massaggiate delicatamente la vostra pelle con la spugna bagnata e insaponata.
Potrete massaggiarvi delicatamente, con movimenti circolari, sulla pelle asciutta con la spugna di Luffa asciutta anch’essa: questo movimento serve per riattivare la circolazione sanguigna, ma anche per effettuare uno scrub profondo, in particolare su quelle zone callose come gomiti e piedi.
Un massaggio quotidiano con la Luffa facilita l’assorbimento di eventuali creme anticellulite, migliorando anche la circolazione del sangue, una delle cause della cellulite stessa.
In cucina è perfetta in quanto abrasiva al punto giusto, toglie lo sporco, anche il più difficile, senza graffiare.
La Luffa si sciacqua facilmente, non trattiene sapone e asciuga rapidamente, dura moltissimo tempo ed è igienica. L’unica accortezza da osservare è quella di mettere la spugna ad asciugare una volta utilizzata.

Altri utilizzi
La Luffa viene utilizzata anche applicandole un manico di legno in modo da ottenere una “spazzola” per lavare la schiena; si confezionano anche manopole da bagno e delle strisce lavaschiena, con una parte di tessuto e una di Luffa, così da avere una parte un po’ più ruvida e una più morbida per le zone più delicate del corpo.
La Luffa di qualità più morbida e con la trama del reticolo più largo può venire impiegata per imbottiture e per riempimento di vari oggetti domestici (sedie, poltrone ecc.), oppure per confezionare dischetti detergenti per il viso, come suola per ciabattine di cotone o come solette sottopiede traspiranti per le scarpe, per imballaggi, come substrato per colture idroponiche.

Un’idea sfiziosa per un dolce alla frutta, goloso e nutriente adatto per il fine pasto ma anche come nutriente merenda

Una ricetta vegan per un dolce al cioccolato gustoso e profumato, ideale per queste giornate di fresco inverno. Un’idea sfiziosa per un dolce alla frutta, goloso e nutriente.In una ciotola mescoliamo con uno sbattitore elettrico lo yogurt con zucchero e olio.
Aggiungiamo la farina e mescoliamo. Aggiungiamo quindi il bicarbonato e mescoliamo, e infine le pere.
Versiamo quindi il nostro impasto nello stampo a forma di stella (io ne ho usato uno in silicone).

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Come pulire casa in modo naturale.

I batteri non sempre sono acerrimi nemici dell’uomo, ci sono delle regole domestiche basilari da osservare affinché l’equilibrio sporco-pulito sia mantenuto.

Ecco un piccolo vademecum in 7 punti

1 – Detergere regolarmente le superfici con un panno magico bagnato in acqua molto calda;

2 – Spazzare ogni giorno, eliminando polvere e sporco senza l’ausilio di alcun prodotto;

3 – Smettere di avere la fobia di funghi e batteri: se la vostra casa è detersa costantemente non c’è pericolo che si annidino e riproducano;

4 – Utilizzare sostanze naturali quali aceto, limone, bicarbonato, acido citrico: se ne trae un gran beneficio sia economico che di salute. Prepara degli spruzzatori riciclati con acqua e aceto, acqua e bicarbonato, acqua e limone e utilizzali frequentemente per passare le superfici;

5 – Il miglior disinfettante è l’acqua bollente;

6 – Per pulire bastano pochissimi prodotti: la maggioranza dei detersivi convenzionali, ammorbidenti, pulitori da forno, brillantanti, sbiancanti, sono pericolosi, non sempre efficaci, costosi e inquinanti;

7 – In commercio ci sono detersivi ecologici, ancor meglio biologici, sono più cari, ma durano molto di più vista la loro concentrazione maggiore. Il detergente ecologico che si rispetti deve avere tutti gli ingredienti di origine vegetale1. Gli ingredienti devono essere indicati in etichetta. Deve avere una certificazione, preferibilmente Icea o Aiab. Non deve essere testati su animali: la certificazione più importante è quella della Lega Anti Vivisezione (LAV).

Se vuoi scoprire i detersivi naturali di Verdevero li trovi tutti nella GreenBox.

La GreenBox è lo starter kit delle pulizie naturali.

In un solo colpo inizia a pulire naturalmente e ti liberi di tutti i prodotti nocivi per te, la tua famiglia e l’ambiente.

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Ecco delle buone mele speziate che non contengono uova, latte, né glutine, adatte quindi a “quasi tutti”

Mele speziate senza uova, latte, né glutine ma con l?aggiunta di amido di mais. Un’ottima ricetta invernale anche per chi ama i dolci ma deve mantenersi “leggero”. Cuocere le mele intere e non sbucciate in forno ancora freddo a 180° per circa 20 minuti. Nel frattempo portare ad ebollizione il succo di mela insieme al miele, ai pezzetti di cannella e ai chiodi di garofano. Aggiungere al composto l?amido di mais sciolto in poca acqua fredda e lasciar cuocere a fiamma bassa.
Togliere le mele dal forno, lasciarne da parte mezza e tagliare a fettine le altre, avendo cura di togliere la parte centrale contenente i semi. (altro…)

Vi ritrovate della farina scaduta in casa? Non importa buttarla, con questa guida potrete recuperarla per l’utilizzo domestico

Avete della farina scaduta in dispensa? Prima di gettarla nel cestino, dovete assolutamente scoprire quante cose si possono fare con questo semplice ingrediente.
Dall’antiparassitario naturale a come pulire il rame e dell’acciaio, passando per il sapone fatto in casa o come rimedio per le allergie al lattice. Una guida al risparmio e il riciclo ecologico.La colla di farina
Avete una passione sfrenata per il bricolage che vi porta a consumare tantissima colla? Perchè non risparmiare preparando in casa una colla ecologica a base di farina di frumento (altro…)

Un metodo gustoso e sostenibile per riciclare la pasta madre e fare un ottimo spuntino

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Come riciclare i barattoli in vetro per contenere i semi delle nuove piantine che verranno. Un’idea facile ed ecologica da realizzare in casa

Se già coltivate ortaggi e fiori nel vostro giardino o magari coltivate un piccolo orto sul vostro TERRAZZO avrete la possibilità, durante l’anno, di ricavare i semi delle piante per la stagione successiva, oppure avete comprato varietà di fiori e verdure particolari nel vostro Garden Center di fiducia e volete conservarli fino al momento della nuova semina. I barattoli di vetro sono ideali per conservare i nostri semi, sia quelli contenuti in bustine già aperte, sia quelli sfusi che abbiamo raccolto, evitando così di perderli e di fare confusione con le varie varietà di sementi. Usate colla naturale.

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Il Finger Lime è usato nelle ricette vegane come caviale vegano. Può essere usato come marmellata, come caramella o nella creazione di plum cake Il caviale vegetale oltre ad essere cruelty free è anche bello da vedersi

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Vivere in modo ecologico in casa: principi e consigli pratici per iniziare con le buone pratiche ecologiche

Adottare uno stile di vita ecologicamente corretto in casa significa autoprodurre alimenti e prodotti, ridurre gli sprechi e riciclare il più possibile. Significa preparare pane, biscotti, yogurt, marmellate e sottaceti, coltivare un piccolo orto, fare compost e scambiare oggetti invece di acquistarne di nuovi.

A prima vista, può sembrare un impegno notevole, e in effetti richiede costanza e consapevolezza. Chi desidera avvicinarsi a queste buone pratiche ecologiche deve tener conto di alcuni principi fondamentali.


1. La motivazione è la chiave del cambiamento

Adottare uno stile di vita più sostenibile porta a un risparmio economico, ma ciò che spingerà davvero a perseverare è la motivazione personale.

Si sceglie l’autoproduzione per essere meno impattanti sull’ambiente, per avere il controllo su ciò che si consuma, per acquistare materie prime da fornitori in linea con una filosofia di vita sostenibile, per consolidare il legame con il territorio attraverso acquisti locali, per il piacere di imparare e migliorarsi. Il risparmio è solo uno dei tanti benefici, ma non può essere l’unica ragione per cui si sceglie questo percorso.


2. Costanza e pazienza per risultati concreti

Viviamo in una società che ci ha abituati a trovare tutto pronto, a risolvere i problemi rapidamente. L’autoproduzione richiede invece tempo e costanza:

  • Il pane con la pasta madre ha bisogno di 10 ore di lievitazione.
  • I peperoni impiegano sei mesi per crescere nell’orto.
  • Le fragole non si trovano in inverno perché non è la loro stagione.

Adottare un ritmo di vita più sostenibile significa anche riscoprire il valore dell’attesa e della stagionalità, come passare il sabato a fare la pizza e i biscotti in compagnia invece di andare al centro commerciale.


3. Accuratezza e gestione consapevole delle spese

Un buon approccio all’ecologia domestica richiede precisione nella gestione delle risorse. Tenere traccia delle spese, anche quelle più piccole, aiuta a fare scelte più consapevoli.

Tra le buone pratiche ecologiche c’è anche annotare ogni uscita, raccogliere scontrini e prevedere le spese fisse permette di avere una visione chiara del proprio bilancio familiare. Un quaderno o un software gratuito di gestione finanziaria possono rivelarsi strumenti preziosi per mantenere il controllo sulle spese e sugli acquisti.


4. Fare rete: il valore delle relazioni locali

Essere un buon ecologista domestico significa anche creare connessioni con il proprio territorio. La vicina di casa che alleva galline e ha alberi da frutto può diventare una risorsa preziosa. Barattare uova fresche con prodotti acquistati tramite un Gruppo di Acquisto Solidale è un esempio di come la condivisione possa portare vantaggi reciproci.

Vivere in armonia con la comunità significa ridurre gli sprechi e valorizzare le risorse locali, evitando che frutta e verdura in eccesso vadano sprecate e trasformandole in marmellate, conserve o dolci fatti in casa.


5. Ridurre gli sprechi e valorizzare ciò che si ha

Un vero ecologista domestico non spreca nulla. Acquistare solo il necessario, riciclare, costruire una compostiera domestica e cucinare con gli avanzi sono pratiche fondamentali.

Anche gli oggetti dimenticati nelle cantine o soffitte possono essere rivalutati: lenzuola di ottimo cotone ricamato, brocche in ceramica, sedie rovinate da restaurare con creatività. Ogni volta che si sta per buttare qualcosa, immaginare di gettare via una banconota da dieci euro può aiutare a riflettere sul valore degli oggetti.


6. Aprire la mente e riscoprire antiche abitudini

Per diventare un vero ecologista domestico è necessario liberarsi dai pregiudizi. Per troppo tempo ci è stato insegnato che le pratiche delle nostre nonne erano faticose e obsolete, che il benessere si misura in quantità di oggetti posseduti, che solo i detergenti chimici puliscono davvero e non i detersivi ecologici.

Eppure, fare il pane in casa è possibile anche per chi lavora, lo yogurt non si compra solo al supermercato e si può vivere bene anche con meno. Provare queste pratiche, anche solo per un periodo, può aprire la mente a nuove possibilità.

Sperimentare, sbagliare, mettersi in discussione: è così che si può davvero capire il valore di uno stile di vita più sostenibile.

Per avere un buon compost spendendo il giusto, in poche e semplici mosse si può costruire una compostiera domestica che si adatta al nostro giardino o terrazzo

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Anche tu pulisci con l’aceto e lo usi come ammorbidente naturale?

Gli ammorbidenti convenzionali delle marche più diffuse, prodotti industrialmente, sono composti da una molecola ammorbidente chiamata esterquat che può essere di origine vegetale o addirittura animale.

Serve a rimuovere i sali di calcio presenti nell’acqua e che sono causa dell’indurimento delle fibre.

Inoltre, le fibre dei tuoi tessuti si caricano negativamente, fatto che conferisce agli abiti, lenzuola, asciugamani… quella sensazione di sgradevole ruvidezza.

Per tutti questi motivi siamo abituati a usare l’ammorbidente.

Ma gli ammorbidenti convenzionali contengono anche altre sostanze di origine petrolchimica scarsamente o affatto biodegradabili, grazie ai quali sulle trame dei tessuti si forma una pellicola ‘morbida’ che potrebbe essere causa di dermatiti e allergie.

Contrariamente a quanto si pensa la soluzione all’abuso di ammorbidenti super profumanti però non è l’aceto.

Sono vere alcune considerazioni che si fanno spesso sull’aceto:

  1. Innanzitutto, l’aceto ha carica positiva che, scontrandosi con la negativa che rimane sulle fibre, la annulla. C’è però un “ma”: essendo acido, l’aceto non va mai versato nella vaschetta insieme al detersivo che, per sua natura, è alcalino; ne annullerebbe l’effetto;
  2. L’aceto è un potente anticalcare naturale e favorisce la degradazione di enzimi e residui di detersivi, contribuendo a eliminare la potenziale carica allergenica rimasta nei tessuti;
  3. L’aceto è economico: una bottiglia da 1 litro di aceto di vino bianco di media qualità  costa circa 0,90 centesimi di euro, contro i circa 2,70 euro di 1 litro di ammorbidente convenzionale leader di mercato.

Ma l’aceto ha alcune importanti controindicazioni:

a. Sviluppa Nickel a contatto con l’acciaio e quindi può sensibilizzare la pelle;

b. Nel lungo periodo corrode le parti metalliche della macchina:

c. Nel lungo periodo può indurire le parti in gomma, causando delle crepe (e quindi favorire perdite d’acqua);

c. Inquina 50 volte di più di un altro ingrediente magico delle pulizie naturali: L’ACIDO CITRICO.

 

Sono altri i benefici dell’aceto e i trucchetti che puoi usare per ottenere il massimo da questo ingrediente senza fare danni…

 

È un potente mangia odori.

Oltre all’aceto di vino, esiste anche quello di mele.

L’aceto di mele si ottiene facendo fermentare il succo di mela in grandi botti di legno fin quando non diventa sidro; una volta ottenuto il sidro, gli si aggiungono (come per l’aceto di vino) i batteri del genere Acetobacter che lo trasformeranno in aceto di mele.

Questo prezioso liquido ha un’azione mineralizzante e riequilibrante dell’acidità dell’organismo e svolge, altresì, un’azione battericida: per questo motivo, ingerire un cucchiaio di aceto prima di consumare qualsiasi alimento della cui freschezza non si ha la certezza, è cosa buona e giusta.

Utilissimo anche per togliere i cattivi odori dai tappeti, basta strofinarvi sopra un panno con acqua e aceto.

L’odore di aglio e cipolla dalle mani non se ne va più? Se siete amanti di aglio e cipolla, ma l’odore dalle mani dopo aver cucinato non se ne va più, provate a lavarle con acqua e 1 cucchiaio grande d’aceto.

Altri trucchetti con l’aceto…

 

E ora come la tolgo questa gomma da masticare?

L’aceto, in particolare quello di vino bianco, rimuove le gomme da masticare dagli abiti: basta inumidire la parte interessata con un batuffolo di cotone impregnato d’aceto.

Mal di gola e infiammazioni

L’aceto è un prezioso alleato anche per i nostri acciacchi di stagione. Come in caso di mal di gola: provate a fare una soluzione con un cucchiaino da zucchero di aceto di mele (più delicato di quello di vino) e uno di miele in un bicchiere d’acqua; fate dei gargarismi e bevete.

Pulizie domestiche

Scommettiamo che la vostra casa è stipata di costosissimi prodotti per l’igiene casalinga?

Alzi la mano chi non ha mai comprato prodotti per pulire il forno, creme miracoloso per detergere l’argento, anticalcari all’ultima moda, spray per igienizzare il frigorifero…

Tutti prodotti dannosi sia per l’ambiente che per la nostra salute. Ma ora conoscete l’aceto e in casa vostra regnerà sovrano!

Sì perché l’aceto è un coadiuvante preziosissimo anche nelle pulizie domestiche: deterge i rubinetti, togliendo il calcare e lucidandoli; se il calcare ha ostruito le griglie rompigetto dei rubinetti e della doccia, svitateli e poneteli a bagno in un bicchiere d’aceto per una notte: torneranno come nuovi!; pulisce i vetri senza bisogno di aggiungere altro;

Se avete pentole particolarmente incrostate, spruzzatevi, sul fondo, dell’aceto e fate agire 10 minuti prima di lavarle; insieme al limone renderà il vostro forno uno splendore! Basta fare una soluzione con questi due ingredienti (in dosi uguali) e spruzzarlo sulle zone incrostate; potrete pulire poi porte della doccia, acciaio inossidabile, piani di lavoro; igienizza il frigorifero, il piano cottura e chi più ne ha più ne metta.

Versatene 1/2 bicchierino da caffè su un panno inumidito e detergete la superficie sporca; oppure preparate dei nebulizzatori, che avrete riciclato, con una soluzione al 20 – 30 o 40% di aceto e acqua, meglio se demineralizzata, visto che le acque casalinghe sono ricche di calcare. La percentuale di aceto dipende dalla tolleranza che si ha dell’aceto stesso, più ce n’è più la soluzione sarà efficace.

Contro le macchie di vernice

Strofinando con un panno umido spruzzato di aceto i vetri delle finestre, oltre a detergerli, eliminerà le macchie di vernice vecchi e rappresi.

Una perfetta pittura murale

La pittura delle pareti sarà più omogenea e aderente se applicherete l’aceto prima di tinteggiare; in un secchio fate una soluzione 70% acqua – 30% aceto e tamponate sulla parete da trattare.

Via le erbacce

L’aceto elimina le erbacce che crescono tra le fessure dei muri o tra le piastrelle del giardino; versatevi sopra una soluzione al 40% di aceto e acqua.

Pulizia del computer

L’aceto è anche adatto alla pulizia del computer per le sue proprietà antistatiche: è, cioè, in grado di prevenire e contrastare i frequenti accumuli di polvere. Fate una soluzione 80% acqua e 20% aceto e spruzzate su un panno per pulire il vostro PC.

Zanzare addio!

L’aceto si dimostra utile anche in caso di presenza di zanzare; cospargetevi la pelle, preferibilmente con aceto di vino bianco, per evitare le punture dei fastidiosi insetti.
Utile anche in caso di punture di insetti: tamponate subito la parte interessata con cotone imbevuto di aceto di mele per alleviare bruciore ed il prurito.

Libri, fiabe, personaggi in legno per un nuovo mondo fatto di FantaForme. Non esiste più la noia se si sa come giocare con gioia e fantasia

Giocare per Crescere non è solo un gioco ecologico che coinvolge tutta la famiglia, ma anche un nuovo modo di intendere l?educazione e l?interazione familiare. Ce lo insegnano due intraprendenti sorelle Maria Cristina e Daniela Volpi che hanno ideato dei bellissimi giochi pensati per genitori e figli che aiutano a educare e a crescere. Nasce così la linea degli scrigni creativi, giocattoli ecologici, giochi educativi, Marlegno.

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Per una buona panificazione casalinga ci sono delle piccole regole da seguire: a partire dalla scelta delle farine

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Ricette vegan per una gustosa merenda ricca di vitamine

Ricette vegan. In un recipiente mescoliamo con uno sbattitore elettrico l’olio con lo zucchero, la marmellata e 1/3 del latte d’avena (circa 50 ml). Aggiungiamo poi la farina, le carote, il resto del latte, le scorzette e il bicarbonato. Versiamo quindi nello stampo (io ne ho usato uno in silicone). Inforniamo per circa 15-20 minuti a temperatura media e dopo la prova dello stecchino sforniamo. Dopo aver fatto intiepidire a temperatura ambiente, togliamo dallo stampo.Serviamo a temperatura ambiente, e conserviamo in frigo.

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I tour di Four Seasons sono indicati per eco-turisti che vogliono fare viaggi a basso impatto ambientale dove si usano i piedi e pochi mezzi di locomozione

Viaggiare è una delle più grandi passioni di tantissime persone.I viaggi ecosostenibili di Four Seasons comprendono anche il viaggio di capodanno che rispetta i dettami per un turismo responsabile come vuole anchhe la Carta di Qualità del WWF. La filosofia di Four Seasons è quella di consentire a chiunque di poter partecipare ai loro viaggi, di qui la scelta di fissare prezzi contenuti. Potrete viaggiare utilizzando i mezzi di locomozione a minor impatto ambientale. A piedi, come abbiamo anticipato e poi “in bicicletta, in canoa, in treno o con ogni altro mezzo ecosostenibile”.

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