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Provengono da vecchie bottiglie e bicchieri di rifiuto le lampade pendenti a Led realizzate da Tat Chao

Con l?ecodesign tutto rinasce a nuova vita. Anche le bottiglie e i bicchieri di vetro grazie al vetro riciclato. Il designer canadese Tat Chao ha trasformato vetro di scarto in un?originale collezione di lampade pendenti con luce a Led, chiamate Bipolar. Ogni lampada è costituita da due bottiglie di vino o flûte di champagne, ai quali è stata rimossa la base. Il vetro è stato salvato dalla spazzatura per essere lavorato nel laboratorio di Tat Chao a Montreal, in Canada. (altro…)

Secondo uno studio dell’Università di Bonn, lavando i piatti a mano si consuma molta più acqua che con la lavastoviglie: a parità di stoviglie, la lavastoviglie consuma in media la metà dell’acqua e un quarto della corrente elettrica necessarie per lavare le stesse stoviglie a mano (QUESTO IN CASO SI POSSEGGA UN BOILER ELETTRICO).
Per un’ottimale efficienza del lavaggio in lavastoviglie e per un consumo moderato, ci sono, però, delle regole da rispettare.
La prima della lista è, ovviamente, scegliere una lavastoviglie di classe energetica A+++ o almeno A+.
E poi…

COME CONSUMARE MENO ACQUA

La lavastoviglie deve funzionare sempre e solo a pieno carico. Scegliendo programmi di lavaggio a bassa temperatura o rapidi, quando le stoviglie sono poco sporche, si possono risparmiare fino a 1500 litri d’acqua all’anno e quindi una bella quantità di energia elettrica.

RIDURRE IL CONSUMO ENERGETICO DELLA LAVASTOVIGLIE

Impostando la temperatura della lavastoviglie su 50 gradi, si risparmiano fino a 84 chilowattora di energia elettrica all’anno, ovvero una quantità di energia pari a 80 cicli di lavaggio. Come dire che si possono lavare i piatti gratis per tre mesi.

STOVIGLIE MOLTO SPORCHE

I residui di cibo possono essere tolti a mano. Mettete a bagno i tegami bruciacchiati in acqua tiepida e bicarbonato. Se si fa attenzione a non sovrapporre le stoviglie, il getto d’acqua raggiungerà e laverà perfettamente tutte le superfici.

SE NON SI POSSIEDE UNA LAVASTOVIGLIE

Anche chi lava i piatti a mano può risparmiare acqua ed elettricità; basta farlo seguendo quest’ordine: bicchieri, piatti e tazze, posate, stoviglie di plastica e per finire pentole e tegami. Evitate di lavare i piatti sotto l’acqua corrente, ma riempite una vaschetta di acqua oppure la vasca del lavandino.

MANUTENZIONE DELLA LAVASTOVIGLIE

Una buona regola per manutenere la vostra lavastoviglie e farla durare negli anni, è quello di pulirla a fondo almeno una volta ogni due mesi. Inserite un contenitore di plastica pieno di soluzione a base di acido citrico nella lavastoviglie, azionate il lavaggio più lungo a una temperatura piuttosto alta.
Controllate che la vaschetta del sale non sia mai vuota.

Negli ultimi anni è nata la voglia di saperne di più su cosa ci si spalma addosso: con la biocosmesi fresca niente più conservanti o additivi chimici

La cura del corpo e il proprio benessere sono due pratiche irrinunciabili, per le donne e sempre più anche per gli uomini. Negli ultimi anni, poi, è nata la voglia di maggiore consapevolezza, di saperne di più di cosa ci si spalma addosso e la richiesta di prodotti con elementi naturali trova sempre più spazio. stanno sempre più diffondendosi i cosmetici biologici Biocosmesi, biocosmetici, cura del corpo, benessere senza conservanti, biocosmesi fresca, cosmetici biologici

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Tanti modi creativi per non inquinare, riciclando i copertoni delle macchine

Ogni anno vengono venduti in Italia circa 30 milioni di pneumatici per autovettura, 2 milioni per autocarro, 3 milioni per mezzi a 2 ruote e 200.000 per mezzi industriali ed agricoli, cui corrisponde, in linea di massima, l’uscita dall’uso di altrettante quantità di pneumatici a fine vita. Oggi, invece, grazie all’articolo 228 del decreto Legislativo 152/2006 non è più possibile portare copertoni in discarica ? pneumatici che sarebbero stati ‘smaltiti’ per combustione (altro…)

Quella di canapa è una fibra robusta, più resistente al logorio e alla trazione rispetto a quella delle altre piante. In passato, veniva utilizzata per la produzione di vele per navi, corde per il governo delle imbarcazioni e dei veicoli a trazione animale, tende militari, calzature, abbigliamento da lavoro, biancheria per la casa e molto altro.


Storia dei tessuti in canapa

Per chi non lo sapesse, anche i primi jeans erano realizzati in canapa: venivano indossati dagli operai del porto di Genova e successivamente adottati dai cowboys americani, che apprezzavano la loro resistenza.

I tessuti di canapa offrono numerosi vantaggi: proteggono dai raggi UVA, tengono fresco d’estate, e a differenza del lino, sono caldi d’inverno e naturalmente elasticizzati.

Parlando invece di biancheria per la casa – argomento che ci è particolarmente caro – occorre sapere che, una volta, nei nostri paesi, lenzuola, asciugamani, strofinacci, tovaglie e tutto ciò che veniva utilizzato in casa, era realizzato in canapa.

La fibra delle vecchie lenzuola di canapa molto ruvide era coltivata da seme, con piante grosse e una fibra grezza che, oltre a essere usata per la produzione di corde, veniva impiegata per le esigenze domestiche. Questa fibra veniva pettinata, filata e tessuta con i mezzi rudimentali delle aziende agricole.

Oggi esistono, invece, filati e tessuti di canapa finissimi, ottenuti attraverso un processo di macerazione e stigliatura che elimina pectine e lignina, rendendo la fibra estremamente sottile e morbida.

Grazie alla selezione delle varietà e al perfezionamento delle tecniche di lavorazione, l’Italia era leader mondiale nella produzione di filati e tessuti di canapa di qualità, così come l’Irlanda lo era per il lino.


Coltivazione della canapa per tessuti

Uno degli aspetti più interessanti dei tessuti in canapa è la loro sostenibilità ambientale. A differenza di altre colture tessili, la canapa è una pianta a basso impatto ambientale perché:

Necessita di poca acqua, a differenza del cotone che richiede enormi quantità d’acqua per crescere.
Non ha bisogno di pesticidi o fertilizzanti chimici, essendo una pianta naturalmente resistente ai parassiti.
Arricchisce il terreno in cui viene coltivata, migliorandone la fertilità invece di impoverirlo.
Ha una crescita rapida, riducendo il tempo necessario per la produzione di materia prima rispetto ad altre fibre tessili.

Queste caratteristiche rendono la canapa una delle coltivazioni più ecologiche e sostenibili, perfetta per chi cerca soluzioni a basso impatto ambientale nel settore tessile.


Usi della canapa per le pulizie domestiche

Oltre al settore tessile e all’abbigliamento, la canapa si rivela un’ottima alleata anche nelle pulizie domestiche.

Gli strofinacci di canapa, ad esempio, sono perfetti per la pulizia della casa perché:

Sono altamente assorbenti, grazie alla capacità della fibra di trattenere l’umidità.
Sono resistenti nel tempo, a differenza dei classici panni in cotone che tendono a logorarsi più rapidamente.
Hanno proprietà antibatteriche naturali, riducendo la proliferazione di batteri rispetto ai materiali sintetici.
Sono una valida alternativa alla microfibra, che pur essendo molto efficace, è ottenuta da fibre sintetiche non biodegradabili.

Usare panni e strofinacci in canapa per le pulizie è un’ottima scelta per chi vuole ridurre l’impatto ambientale, eliminando la plastica e prediligendo materiali naturali e durevoli.


Conclusione

I tessuti in canapa rappresentano una delle soluzioni più ecologiche, resistenti e sostenibili sia per l’abbigliamento che per la casa. Sono morbidi, traspiranti, protettivi e si adattano bene a ogni stagione.

Inoltre, la coltivazione della canapa è amica dell’ambiente, grazie al ridotto consumo di acqua e alla capacità di rigenerare il terreno. Anche nel settore delle pulizie domestiche, la canapa si conferma un’ottima alternativa ai materiali sintetici, garantendo resistenza, assorbenza e igiene.

Scegliere la canapa significa puntare su una fibra naturale, durevole e rispettosa del pianeta, un piccolo gesto che fa la differenza per un futuro più sostenibile.

 

Tutto quello che c’è da sapere sul compost domestico: come muovere i primi passi in sei mosse

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Un moderno sofa costruito con materiali di recupero: la struttura era un vecchio frigorifero, i cuscini erano cartelloni pubblicitari, mentre le imbottiture provengono da sedie abbandonate

Miracoli dell?ecodesign. Un vecchio frigorifero rotto non più utilizzabile diventa un divano ecologico. L?idea viene dall?azienda spagnola Transfodesign, che ha riciclato la struttura del refrigeratore, ricoprendola di resina eco-friendly e dipingendola con una pittura nera priva di composti organici volatili (COV). . Anche i cuscini provengono da materiale di riciclo: i designer hanno rovistato nell?immondizia per recuperare vecchi cartelloni pubblicitari in PVC, Realizzata con Led a basso consumo, la lampada è costituita da un tubo flessibile frutto dalla trasformazione (altro…)

Venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 marzo 2013 appuntamento con Giardini d’Autore, la rassegna florovivaistica dedicata a tutti gli appassionati di giardinaggio a Villa Lodi Fè Riccione

Saranno tre giorni di fiori e profumi quelli che si svolgeranno venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 marzo nella splendida cornice di Villa Lodi Fè, residenza storica nel centro di Riccione.
Sarà la volta dei vivaisti piante aromatiche e per l?orto, rose antiche e moderne, piante tropicali, camelie e azalee. Per il pubblico sarà un?emozione scoprire le collezioni di ellebori, peonie, agrumi storici e ornamentali, felci e piante da ombra, piante grasse, rampicanti, frutti antichi, piante acquatiche, arbusti e tantissime altre curiosità vegetali provenienti dalla continua ricerca botanica di ogni espositore (altro…)

Dalla pulizia dell’argento all’eliminazione del calcare fino alla pulizia del microonde. Ecco 8 metodi per pulire con il vapore acqueo

Le pulizie domestiche, diciamolo pure, sono una palla! E allora utilizziamo l?acqua bollente abolendo i tensioattivi! Non esiste un metodo per non pulire, ma l’attenzione alla detersione domestica, in Italia, è davvero da guinnes dei primati! Togliere il calcare. Il vapore dell’acqua bollente addizionata di aceto è un potente anticalcare per la lavastoviglie, lavatrice e anche per i bollitori elettrici. E poi c’è il vapore acqueo che, con la sua forza sterilizzante, ammorbidisce la macchia ed elimina i batteri: ecco qualche idea per pulire col vapore.

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Se sei amante di questo materiale naturale, sai già quanta attenzione occorre per pulire il marmo!
Il marmo è un materiale incredibile, presenta dei colori diversi e delle striature naturali che lo rendono unico e diverso da ogni altro.
È molto resistente e duraturo, però la sua porosità lo porta a macchiarsi con estrema facilità.
In commercio trovi moltissimi prodotti per la pulizia del marmo, ma i prodotti convenzionali sono inquinanti sia per l’ambiente che per la casa.

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Esistono, infatti, tanti rimedi casalinghi per pulire il marmo e proteggerlo.
In questo articolo troverai tutto ciò che serve sapere per una corretta pulizia del marmo e per renderlo lucido e brillante.
Non dovrai più chiederti come si pulisce questo splendido materiale naturale, con poche e semplici mosse vedrai risplendere i tuoi pavimenti e le superfici fatte di questo materiale.

Prevenire le macchie del marmo

Essendo un materiale naturale è consigliabile trattare le macchie con elementi altrettanto naturali: la prima regola è, però, la prevenzione.
Devi sapere che il marmo reagisce violentemente alle sostanze acide.
È vietato mettere a contatto col tuo marmo i seguenti ingredienti:

  • aceto;
  • limone;
  • acido citrico;
  • coca cola.

Se il tuo marmo viene intaccato da queste sostanze c’è davvero poco che potrai fare per rimuovere i segni causati da queste sostanze acide.
Ecco il motivo per cui, per il marmo, la parte più importante è la prevenzione delle macchie.

I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per pulire il marmo macchiato:

Come pulire e sbiancare le superfici e i pavimenti in marmo macchiati

Ti serviranno:

  • una spugna EVOSPONGE;
  • un PANNO MULTI in Microfibra;
  • una SAPONE VEGETALE SMACCHIETTA;
  • BICARBONATO;
  • acqua.

Con queste poche cose puoi avere il marmo di casa sempre brillante e lucido come quello che si vede sulle riviste di design più famose. Con le giuste mosse sarà davvero semplice pulire il pavimento in marmo, il piano cottura o le superfici del bagno di questo materiale.

Per mantenere sempre lucenti e pulite le superfici di marmo fai così:

  1. inumidisci una spugna morbida (puoi usare la EVOSPONGE);
  2. strofinala sulla SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA;
  3. strofina il piano di marmo energicamente;
  4. risciacqua poi con il PANNO MULTI umido.

Oppure, per rimuovere lo sporco accumulato puoi fare così:

  1. prepara una pappetta con tre parti di BICARBONATO e una di acqua;
  2. passala sul marmo con l’aiuto di una spugna EVOSPONGE umida;
  3. fai agire qualche minuto;
  4. sciacqua;
  5. passa ancora con la EVOSPONGE leggermente insaponata con SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA

Con questa operazione otterrai un marmo:

  • igienizzato grazie al BICARBONATO;
  • sgrassato e lucido grazie alla SAPONETTA VEGETALE.

Per i pavimenti, invece, ti consigliamo questa procedura:

  • sciogli qualche scaglia di SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA in acqua calda;
  • miscela 3 litri di acqua, 2 cucchiai di BICARBONATO, 10 cucchiai di alcol rosa;
  • unisci le due soluzioni;
  • lava normalmente con un PANNO PAVIMENTI in Microfibra o con un MOCIO in Microfibra.

Come rimuovere dal marmo le macchie di olio

Ti serviranno:

  • BICARBONATO;
  • carta assorbente;
  • 1 foglio di alluminio;
  • 1 PANNO MULTI in Microfibra.

Procedi in questo modo:

  1. Pulisci grossolanamente la macchia di olio con della carta assorbente;
  2. bagna con dell’acqua la macchia;
  3. versa del BICARBONATO sulla macchia bagnata di acqua, creando una montagnola umida per il 50% e asciutta per il restante 50%;
  4. copri il tutto con un foglio di alluminio (o con un bicchiere capovolto) per non far asciugare troppo velocemente: lascia agire per tutta la notte o per qualche giorno se necessario.
    La parte di BICARBONATO umido si legherà con le molecole di olio presenti nel marmo e, per capillarità, il bicarbonato e la molecola di olio legata con esso si trasferiranno nella parte soprastante di detersivo asciutto.
  5. Dopo uno o due giorni, rimuovi il detersivo e il bicchiere capovolto.
    La macchia dovrebbe essere stata assorbita dal detersivo e quindi scomparsa.

Come lucidare il marmo

Se vuoi lucidare il piano in marmo o i pavimenti puoi provare questo metodo semplice ma efficace. Basta solo della lana, purché sia vera e non sintetica.

Procedi così:

  1. Procedi con la normale pulizia come spiegato nel paragrafo precedente, oppure se non è molto sporco puoi passare solo un panno VERDEVERO inumidito con acqua tiepida;
  2. asciuga bene;
  3. prendi uno strofinaccio di lana, o un maglione inutilizzato, o se sai lavorare con i ferri potresti creare un quadrato di lana di circa 15 cm per 15;
  4. ora inizia a passare energicamente il panno di lana sopra il tuo marmo.

Il risultato ti stupirà. Sarà più facile di quello che si pensa e in questo modo si evitano inutili prodotti chimici che sono molto costosi e spesso risultano dannosi per la nostra salute se usati spesso.

Un altro sistema molto veloce per lucidare grandi superfici o i pavimenti in marmo è il seguente:

  1. Diluisci in un litro di acqua calda un cucchiaio e mezzo di bicarbonato di sodio;
  2. fai sciogliere bene il bicarbonato nell’acqua;
  3. versa la soluzione in uno spruzzino;
  4. spruzza in modo uniforme sulla superficie in marmo o sul pavimento;
  5. asciuga e nota la nuova luminosità del tuo marmo.

Puoi ripetere più volte questo procedimento.
Il bicarbonato è un ottimo alleato per la pulizia e la cura del marmo ed è ottimo anche per lucidarlo. La sua lieve azione abrasiva rimuove l’opacità.

Per delle piccole superfici in marmo, che risultano molto spente e mal messe puoi provare questa semplice mistura:

  1. Versa il bicarbonato in una ciotola capiente;
  2. versa dell’acqua un po’ per volta fino ad ottenere una poltiglia semi-liquida;
  3. versala sulla superficie in modo omogeneo;
  4. lascia agire per circa un’ora;
  5. risciacqua con il panno fino a rimuovere tutto il bicarbonato e asciuga.

Come pulire il marmo esterno

Per pulire il marmo esterno (anche quello del balcone) puoi utilizzare questo semplicissimo metodo che avevamo descritto in questo articolo: https://www.verdevero.it/come-pulire-il-marmo-del-balcone/

Come pulire il marmo dal calcare

Il calcare è sempre ostico da togliere, specialmente se la superficie interessata è il marmo, così bello, naturale e… delicato!
Come fare, allora, per rimuovere il calcare dal marmo, senza però rovinarlo?
Te ne avevamo parlato in questo articolo: https://www.verdevero.it/come-pulire-marmo-senza-rovinarlo/

Come pulire il marmo dal muschio

Ci sono due modi per pulire il muschio dal marmo: la scelta dipende dalla grandezza della superficie da pulire.

Il primo metodo è pulire la superficie con CARBONATO DI SODIO; ti servirà:

  • su 2 litri di acqua fredda
  • 1 cucchiaio colmo di CARBONATO DI SODIO
  • 1 spazzola bruschetto

Sciogli il carbonato di sodio in acqua, versala sulla superficie da lavare e spazzolare molto bene con il bruschetto.
Il secondo metodo, più adatto se la superficie di marmo intaccato dal muschio è particolarmente estesa, è noleggiare una idropulitrice che con le sue spazzole riuscirà a pulire a fondo la superficie.

Sostanze acide sul nostro marmo

In casa, soprattutto con i bambini è facile che sul marmo cadano delle sostanze con un’alta acidità. Al contrario di quello che si pensa, non sono solo aceto e limone ad essere molto acidi, ma anche altri alimenti come l’aceto, il succo di frutta, l’anticalcare, il pomodoro, e i detersivi acidi… sono acerrimi nemici del marmo.
Se rimangono a lungo sulla superficie possono corroderlo, lasciandolo macchiato o ruvido.
Mi chiedete in molti come pulire il marmo bianco e smacchiarlo, ma vorrei precisare che anche il marmo nero è soggetto a macchie e aloni dovuti alle sostanze acide, per questo è bene conoscere dei rimedi per provare ad evitare danni irreparabili.

Nel momento in cui una di queste sostanze, o qualsiasi altro acido, tocca la superficie del marmo, asciuga immediatamente e lava la zona in questione.
Ti serviranno:

  • SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA;
  • BICARBONATO o CARBONATO

Procedi in questo modo:

1. Lava bene la zona facendo una pappetta con SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA e BICARBONATO;
1.b. in alternativa SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA e CARBONATO (da non confondere con la soda caustica);
1.c. un’ulteriore alternativa è preparare la suddetta pappetta con tre parti di BICARBONATO e una di acqua;
2. applica la pappetta direttamente sulla superficie;
3. risciacqua bene.

Questa operazione non risolve il problema della macchia che avrai causato ma ferma la corrosione e ti permette di limitare i danni.

Un altro semplice metodo per rimuovere le macchie acide dal marmo, vede protagonista l’olio di lino cotto. Puoi provare così:

  1. Passa sulla macchia causata dalla sostanza acida un po’ di questo olio;
  2. copri la macchia con l’olio e lascia agire per una notte;
  3. sgrassa l’olio di lino come descritto prima.

Rimuovere le macchie persistenti dalle superfici di marmo

Ti serviranno:

  • CARBONATO;
  • SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA;
  • una spugna (come la EVOSPONGE);
  • PANNO MULTI in Microfibra;
  • fecola di patate;
  • pietra pomice (facoltativa);
  • acqua.

Procedi in questo modo:

  1. Prova ad applicare l’economica fecola di patate direttamente sulla macchia;
  2. lascia agire per diverse ore affinché possa “risucchiare” l’unto;
  3. termina l’operazione lavando con acqua e SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA.

Se la macchia però persiste, prova a:

  1. Levigarla con la pietra pomice;
  2. poi strofina la zona macchiata con una spugna umida ricoperta di CARBONATO;
  3. risciacqua con un PANNO MULTI inumidito.

L’unto e lo sporco difficile del marmo possono anche essere trattati con il gesso “bianco di Spagna”, in alternativa va bene anche del comune gesso:

  1. Bagnalo con acqua q.b. per creare una crema liquida;
  2. applicala su tutta la superficie;
  3. lascia in posa per 30 minuti;
  4. spolvera il marmo per togliere l’eccesso di gesso;
  5. lavalo con SAPONETTA VEGETALE SMACCHIETTA;
  6. risciacqua accuratamente.

Si calcola che il 75% delle donne soffre almeno una volta nella vita di candida: con le fibre naturali, ossido di zinco e amido di mais il problema si previene

Da oggi fastidiose problematiche come irritazioni intime, prurito, candida e bruciore si possono prevenire con il giusto tessuto a contatto con la pelle: è nata la linea “Dermaxell” di intimo femminile “medicale”. grazie alla sua particolare composizione e struttura realizzata con fibre naturali, è un valido strumento naturale e non invasivo per il trattamento e la prevenzione delle vulviti micotiche e batteriche. “Dermaxell” aiuta a prevenire la candida proprio “operando” nel contrastare questo ambiente caldo-umido. ossido di zinco nel tessuto. Il piccolo feltro assorbente interno è rivestito dal tessuto in fibra di amido di mais (altro…)

Nel cuore delle Dolomiti all’Active Hotel Olympic di Vigo di Fassa, il meglio del centro benessere coniugato con sport e calda accoglienza

Gli appassionati di sport possono alternare avventurose e divertenti giornate invernali sulle piste innevate a meravigliose PASSEGGIATE tra boschi e sentieri incontaminati quando le temperature si alzano. Chi invece ama il benessere può farsi coccolare nei centri benessere e godere di prelibatezze enogastronomiche uniche e anche Nordic walking, canyoning, rafting, ecolabel, Dolomiti, Vigo di Fassa

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Un caricatore termoelettrico per trasformare il calore dell’acqua bollente in elettricità e ricaricare dispositivi elettronici in qualsiasi momento

Una pentola-caricabatterie che converte il calore prodotto dall?acqua bollente in energia elettrica e funziona con ogni sorgente, compresi propano e legno. Questo è il principio di PowerPot. Molto semplice da usare, la pentola utilizza un trasduttore termoelettrico differenziale per sfruttare il potere di ricarica della temperatura dell?acqua interna. Per azionarlo bisogna semplicemente riempire la pentola di acqua e appoggiarla su una fonte di calore; collegare il dispositivo elettrico da caricare al connettore USB ad alta temperatura e aspettare l?accensione della spia verde che segna l?azionamento della carica di 5 watt di potenza. Oltre ai telefoni (di qualsiasi tipo iPhone o Android), si possono caricare dispositivi elettrici come unità GPS e ricetrasmittenti, mentre si prepara una tazza di tè. (altro…)

Con le mutandine usate le giovani italiane aguzzano l’ingegno: infatti c’è chi, anche in Italia, le vende ricavando fino a 400 euro al mese

Mutandine usate? Il nuovo businnes delle italiane. Giovani, donne e uomini che commerciano mutandine usate e perizomi indossati per diversi giorni, ma anche reggiseni, collant, calzini e tutto ciò che può conservare gli umori corporali.
Se sia o no frutto della crisi, questo non è dato saperlo: ma pare che l’interesse verso l’intimo usato sia davvero molto. È il mercato del fetish. (altro…)

Ecco una serie di rimedi naturali da provare per schiarire i capelli e altri da evitare. Dal limone al miele, passando per il burro di Karitè, piccoli escamotage per una testa a tutto riflesso

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Come pulire a basso costo. Se impariamo a risparmiare, anche le pulizie domestiche prenderanno un’altra piega.
Vediamo come pulire casa in modo efficiente, low cost ed ecologico.

1 – Acquistate pochi prodotti e necessari: detersivo per bucato, multiuso all’ossigeno attivo, sgrassatore, detersivo per piatti, acido citrico. Questi prodotti sono più che sufficienti!

2 – Ci sono prodotti che svolgono più funzioni contemporaneamente, come l’acido citrico: con una soluzione al 20% di acido citrico sciolto in acqua demineralizzata, potrete autoprodurvi anticalcare, ammorbidente e brillantante in un colpo solo!

3 – Pulite meno, ma più frequentemente.

4 – Fate ricorso alla natura. Con il limone: ha proprietà antibatteriche e detergenti, depurative perché ricco di citrati di sodio e potassio, disintossicanti dell’organismo, rimineralizzanti e antianemiche, attiva e rinforza le difese immunitarie. È ricchissimo di oli essenziali, il principale è il limonene, con elevato valore antibiotico e disinfettante. È leggermente acido.

Sgrassante, brillantante, detergente, antossidante, elimina gli odori, è digestivo e dissetante, potente antivirale in caso di mal di gola. Con l’aceto: Ricco di acido acetico, glicerina, alcol etilico, anidride solforosa, l’aceto è una sostanza acida. È un meraviglioso ammorbidente, anticalcare, mangia-odori, antibatterico, repellente. Con il bicarbonato di sodio: è un sale di sodio dell’acido carbonico, un elemento di origine minerale.

È una sostanza debolmente alcalina che impedisce la formazione di funghi; assorbe gli odori legandosi alle sostanze volatili responsabili dei cattivi odori, neutralizzandole; ha un forte potere igienizzante; grazie alla sua debole alcalinità, in grado di stabilizzare il PH delle soluzioni intorno all’8,1, inibendo la proliferazione di germi e batteri; riduce la durezza dell’acqua; essendo alcalino, accanto a sostanze acide o se sottoposto a temperature superiori ai 70 gradi, si decompone sviluppando Co2 (e quindi permette una migliore lievitazione, ad esempio, del pane).

Con l’acido citrico: un acido sotto forma di polvere bianca formata da piccoli cristalli, è uno degli acidi più diffusi negli organismi vegetali. Il succo di limone ne contiene il 5-7% e l’arancia l’1% circa, è presente in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte. Un tempo l’acido citrico si ricavava dal succo di limone. Rispetto all’aceto, un acido anch’esso, è più debole: per garantirne l’efficacia, quindi, occorre usarlo a una concentrazione maggiore, che va dal 15% al 20%.

I suoi utilizzi domestici sono tra i più svariati: i più noti lo vedono impiegato come anticalcare se diluito in acqua distillata, come ammorbidente eco-sostenibile per il lavaggio in lavatrice e disincrostante per la lavatrice, come brillantante per superfici. Nei detersivi viene impiegato per ridurre la durezza dell’acqua.

Esso non deve essere utilizzato puro sui tessuti e non deve essere impiegato per la pulizia di superfici quali legno, marmo e pietra, oltre che su tutti quei materiali per i quali è sconsigliato l’impiego di sostanze acide.

L’aceto e l’acido citrico, se miscelati, hanno un potere sterilizzante molto interessante. I batteri più comuni vivono in ambienti dal PH neutro, quindi tra 4,5 e il 10 1, da debolmente acido a debolmente alcalino. Se l’ambiente in cui vivono si sposta da questi valori di riferimento, i batteri non sopravvivono. Si utilizzano, quindi, acidi forti – inferiori a 4,5 – o alcali superiori a 10 per alterare il PH e sterilizzare gli ambienti dai batteri. Né l’aceto né l’acido citrico, da soli, sono però così forti: ma miscelandoli, si potenziano a vicenda: la soluzione ottimale è molto concentrata, mescolando in parti eguali i due ingredienti al 20%.

5 – TENETE SEMPRE PRONTI ALL’USO degli spruzzatori riciclati con acqua e aceto, acqua e bicarbonato, acqua e limone, acqua – detersivo per piatti ecologico e bicarbonato (ottimo per smacchiare e pretrattare le macchie difficili) e utilizzali frequentemente per passare le superfici! Risparmierete tempo, soldi e fatica!

6 – L’acqua bollente è uno dei detergenti più potenti.

7 – Acquistate attrezzature durature nel tempo. Per pulire tutto, indicatissimi sono i panni magici; oppure vi consigliamo anche le spugne di luffa.

La Luffa appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee e annovera una decina di specie, di cui una di particolare interesse, la Luffa cylindrica (o Luffa aegyptica), che è utilizzata soprattutto a scopo alimentare e per altri usi commerciali, tra questi la produzione di spugne vegetali dalla durata infinita. Se il frutto della Luffa cylindrica viene fatto maturare sulla pianta diviene non più commestibile, si accumulano le sostanze amare e le fibre si lignificano: è a questo stadio che diviene possibile utilizzare lo stroma interno, ormai ridotto ad una rete di fibre elastiche, allontanando, attraverso macerazione nell’acqua, gli ultimi eventuali residui della parte polposa, la buccia e i semi.

Come si utilizzano le spugne vegetali

Grazie alle caratteristiche fisiche e meccaniche delle fibre del frutto maturo, la Luffa matura diviene una spugna vegetale da utilizzare sia in cucina che in sala da bagno, naturale, ipoallergenica e biodegradabile. Particolarmente indicata, grazie alla sua azione abrasiva, per rimuovere lo sporco incrostato.

Ha un’azione levigante della pelle, il massaggio effettuato con la Luffa bagnata e insaponata, durante la doccia o il bagno, produce un vero e proprio “peeling”, che elimina le cellule morte superficiali, con un effetto esfoliante che facilita il ricambio cellulare, rendendo la pelle morbida e liscia.

Per togliere gli inestetismi post ceretta, ossia i peli sottocutanei dovuti alla ricrescita, spalmate sulla pelle un olio emolliente o del sapone nero, fate agire per almeno un’ora, infine massaggiate delicatamente la vostra pelle con la spugna bagnata e insaponata.

Potrete massaggiarvi delicatamente, con movimenti circolari, sulla pelle asciutta con la spugna di Luffa asciutta anch’essa: questo movimento serve per riattivare la circolazione sanguigna, ma anche per effettuare uno scrub profondo, in particolare su quelle zone callose come gomiti e piedi.

Un massaggio quotidiano con la Luffa facilita l’assorbimento di eventuali creme anticellulite, migliorando anche la circolazione del sangue, una delle cause della cellulite stessa.

In cucina è perfetta in quanto abrasiva al punto giusto, toglie lo sporco, anche il più difficile, senza graffiare.
La Luffa si sciacqua facilmente, non trattiene sapone e asciuga rapidamente, dura moltissimo tempo ed è igienica. L’unica accortezza da osservare è quella di mettere la spugna ad asciugare una volta utilizzata.

La pasta madre solitamente si riceve in regalo: ma se non riuscite a trovarla in alcun modo, ecco allora un metodo per autoprodurvela

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La Feijoa sellowiana è un sempreverde che regala bellissimi fiori e gustosi frutti dal sapore di ananas e fragola

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Un’idea diversa per fare un regalo duraturo nel tempo, regalare bulbi!

In questo caso di Hyacinthus orientalis dal colore acceso rosa carico e dal profumo dolcissimo, davvero inebriante che emana durante tutta la sua fioritura in casa nostra. L’idea semplice e veloce è quella di ricoprire il vasetto nero dei bulbi con i centrini di carta delle torte e consegnarlo al nostro amato/a con un bella lettera colorata.

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Perché usare questa nuova tecnologia? Perché non ha mercurio e ti fa risparmiare del 75% rispetto ad una lampada ad incandescenza

Esistono in commercio dei led detti POWERLED estremamente convenienti, ancor più delle tradizionali lampade a risparmio energetico. I PowerLed garantiscono a parità di prestazioni luminose, un risparmio energetico fino al 75% rispetto ad una lampada ad incandescenza.
Non hanno emissioni di raggi ultravioletti e di calore, questo è un vantaggio per la protezione degli oggetti, impedendo il loro deterioramento. L’ambienti non risentono di aumenti di temperatura, spesso invece causati dall’ uso di molte fonti luminose classiche.
Sono eco compatibili perchè non contengono mercurio e la lunga durata produce minore inquinamento prodotto, quindi risparmio di materiale ed anche sullo smaltimento. Quando poi finita la loro funzione illuminante, lo scarto?rifiuto è meno inquinante delle lampadine tradizionali. (altro…)

Dagli appuntamenti sulle ciaspole, al bagno turco, thermarium e la pioggia tropicale. Come ritemprare lo spirito in un hotel Ecolabel

Soggiornare all?hotel Monzoni significa poi scegliere un turismo sostenibile. Una lunga tradizione di politica ambientale per la tutela del territorio ha consentito alla struttura di fregiarsi del marchio di qualità ecologica Ecolabel.Le splendide Dolomiti sono tra i luoghi più amati dai turisti per trascorrere, in qualsiasi stagione dell’anno, delle giornate indimenticabili. Con i suoi 1918 metri di altitudine, è una delle località più apprezzate delle Dolomiti della Val di Fassa. un?oasi di piacere per i sensi, dove farsi coccolare da trattamenti e massaggi per il corpo, vasche idromassaggio, bagni kneipp, bagno turco, nebbia fredda, pioggia tropicale, sauna finlandese, bagno di fieno, zona relax con tisane e solarium trifacciale.

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Abbiamo già parlato di come la natura ci viene incontro anche nelle pulizie domestiche: oli essenziali, spezie ed erbe, aceto, bicarbonato e limone.
Ma lo sapevate che esiste anche un altro meraviglioso trucco per pulire, non solo ecologicamente, ma anche economicamente?
Questo metodo è il vapore acqueo che con la sua forza sterilizzante, ammorbidisce la macchia ed elimina i batteri: ecco qualche idea per pulire col vapore.

1. Pulire padelle e pentole incrostate Vi sarà certamente capitato di avere pentole e padelle incrostate, tanto da non farcela a pulirle con la sola spugna e detersivo ecologico. Provate così: coprite la pentola incrostata di acqua, aggiungete 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio e mezzo limone strizzato e fate bollire per cinque minuti. Le macchie dovrebbero essersi ammorbidite: toglierle sarà ora un gioco da ragazzi!

2. Il vapore per gli scarichi domestici Tra i prodotti più pericolosi utilizzati in casa, ci sono i disgorgatori o sturalavandini. Questi prodotti sono prevalentemente composti da Soda Caustica (Idrossido di Sodio) o Acido Solforico, sostanze estremamente tossiche e aggressive per pelle e occhi e che possono rilasciare gas pericolosi soprattutto se a contatto con vapore acqueo caldo. Lo sturalavandini si può anche fare in casa: mescolare 150 gr di sale da cucina e 150 gr di Soda da bucato e versarla nello scarico. Immediatamente dopo versare una pentola di acqua bollente che pulirà, scioglierà e disinfetterà lo scarico stesso.
Per avere scarichi liberi, utilizzate questo sistema, con dosi giuste, una volta al mese.

3. Pulire il microonde Per pulire l’interno del microonde, inserirvi un contenitore con acqua bollente e quattro cucchiai di succo di limone. Lasciate che il vapore si sprigioni all’interno del microonde per almeno cinque minuti, infine rimuovete il contenitore piano piano. Il vapore avrà ammorbidito la macchia, per cui è il momento di detergere le zone più incrostate con una spugna leggermente abrasiva e sgrassatore biologico. Potete seguire questo procedimento anche con il forno tradizionale.

4. Togliere il calcare Il vapore dell’acqua bollente addizionata di aceto è un potente anticalcare per la lavastoviglie, lavatrice e anche per i bollitori elettrici. Lavatrice: versate, una volta al mese, 1 litro di aceto nella vaschetta del detersivo e azionate un lavaggio a 90 gradi. Lavastoviglie: mettete 1 bicchiere di plastica pieno di aceto nella lavastoviglie e azionate il programma per sporchi difficili. Bollitore elettrico: versate al suo interno acqua bollente e aceto in parti uguali e lasciate riposare tutta la notte. Al mattino risciacquate e pulite con un panno umido.

5. Spugne e panni magici igienizzati In una tinozza versate acqua bollente, 2 cucchiai di bicarbonato di sodio e 2 cucchiai di soda da bucato (non soda caustica!). Immergetevi le spugne e/o panni magici per 2-3 ore, impregnandole di soluzione ogni tanto. Torneranno come nuove.

6. Disinfettare con gli oli essenziali e acqua Per regalare un piacevole profumo alle stanze della vostra casa, bollite una tazza di acqua nella quale aggiungerete olio essenziale di lavanda, agrumi o balsamico. In alternativa potrete immergervi scorze di arancia, limone, cannella, chiodi di garofano o rosmarino. Oltre che a farvi risparmiare sui deodoranti sintetici, questo metodo è utile anche per disinfettare l’aria della vostra casa, considerando le proprietà antisettiche degli oli essenziali.

7. Pulire l’argento Riponete i vostri oggetti in una pentola e versatevi dell’acqua in modo da ricoprirli completamente. Aggiungete un cucchiaio di sale e uno di bicarbonato e lasciate bollire per tre minuti.

8. Detergere con il vapore In generale è, quindi, buona norma pulire pavimenti, bagno, cucina con acqua molto calda addizionata con bicarbonato, aceto, sale o limone.

Metodi ecologici e a poco prezzo per avere un marmo sano, bello e duraturo nel tempo

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Finalmente Baciditrama apre la vendita diretta online dei suoi capi biologici in canapa, bamboo, lana e cotone organico. Un’occasione unica di bellezza

Finalmente arriva il nuovo shop online per l’abbigliamento biologico dedicato alla vendita online di BACIDITRAMA. Potrete trovare l?intimo biologico ed i vestiti in cotone organico, la lana, la canapa, il bamboo ed altro ancora. Visitate www.baciditrama.it e andate nella sezione shop, oppure shop.baciditrama.it

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Sono tanti i campi dove possiamo sperimentare l’autoproduzione, i benefici sono molti e duraturi: qui te ne raccontiamo sette

Autoproduzione: che cos’è e perché? Perché ti fa risparmiare eliminando lo spreco? Autoprodurre significa tornare a saper fare le cose: con le nostre mani, riscoprendo antichi metodi di lavoro. A molti piace l’idea, ad altri spaventa, altri ancora diventano dipendenti dalle ‘cose’ fatte in casa.
Sono tantissime le ‘cose’ che si possono fare in casa: il pane, i detersivi, la pasta fresca, il tofu, lo yogurt, il latte vegetale, le marmellate. Ma anche le scarpe, gli assobenti, i giocattoli, l’arredamento. Insomma, non esiste, o quasi, cosa che non si possa creare con le nostre mani. (altro…)

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