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Un pane gustoso, arricchito con le olive taggiasche tipiche della cucina ligure

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Una ricetta curiosa che utilizza le bacche di Lazzeruolo che in dialetto emiliano si dicono Pom Lazaren

Una ricetta curiosa creata da Claudia Biacchi di Sorbolo: la Marmellata di “Pom Lazaren” che vuol dire in dialetto emiliano marmellata di bacche di Lazzeruolo (Crataegus azarolus).Con un coltello, togliere la parte inferiore, non commestibile, delle bacche, inciderle e, aiutandosi con l’unghia, togliere i 4 semini.
In una pentola antiaderente, mettere la polpa, il succo di limone e qualche scorzetta e versare dell’acqua a filo. Far cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, o comunque finché la polpa è morbida. Togliere le scorzette. Frullare con il minipimer, rimettere le scorze nella pentola e aggiungere lo zucchero. Rimettere sul fuoco al minimo fino a riduzione quasi completa del liquido (almeno 1 altra oretta), mescolando di tanto in tanto.
Versare la marmellata ancora calda in vasetti di vetro perfettamente asciutti stringendo bene i coperchi. (altro…)

Un piatto dal gusto spiccatamente mediorientale attinto dalla tradizione tunisina variando l’apporto della carne con il seitan

Seitan scottato con crema di cocco al coriandolo e verdurine.Tagliare il seitan in due fette piuttosto spesse e scottarlo per qualche minuto in padella con un filo d’olio e un cucchiaino di shoyu.
Mettere in un pentolino 4 o 5 cucchiai di latte di cocco e stemperarlo con un pizzico di sale e un cucchiaino di coriandolo in polvere, quando comincia a fare le bollicine in superficie
spegnere il fuoco e lasciarlo da parte. Tagliare finemente le verdure, il porro e il peperone, dovranno essere quasi completamente sminuzzate, e farle saltare in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva per qualche secondo. Prendete il latte di cocco precedentemente scaldato e montatelo con una frusta o con un frullino da capuccino in modo da formare una soffice schiuma. Ora potete comporre il piatto: sistemare le due fette di seitan, con un cucchiaio raccogliere la schiuma di cocco e adagiarla sulle fette, aggiungere le verdurine e per finire un cucchiaio di gomasio a pioggia sopra il tutto. (altro…)

Una gustosa ricetta con i prodotti di stagione, biologici e a chilometro zero

Il pasticcio di verza vegan di Sara Turrini di Arezzo, è nato per valorizzare i prodotti di stagione come la verza biologica.Preparare la besciamella mettendo in una pentolina l’olio, la farina, il sale e la noce moscata e facendo incorporare con una frustina un po’ di latte.
Mettere su fuoco basso e man mano che il composto si rapprende aggiungere il latte (non deve essere freddo!).
Pulire la verza ed affettarla sottilmente. Mettere in una padella l’olio e far scaldare, poi aggiungere la verza, il sale e il timo e far saltare 7-8 minuti, aggiungendo poca acqua se necessario (deve rimanere croccante e non brodosa).
Lessare le patate a pezzetti senza farle ammorbidire troppo.
Preparare la pasta mischiando e impastando gli ingredienti poi stenderla in due cerchi che poi andranno bucherellati: uno della circonferenza della teglia (22 cm) e uno più grande (la circonferenza della teglia, più l’altezza e un margine di bordo di un centimetro circa).
Preparare il ripieno amalgamando delicatamente verza, patate e besciamella e aggiungendo un filo d’olio extravergine di oliva e sale. (altro…)

Una ricetta piacevole della tradizione carnascalesca. Qui in una versione light senza uova

La frittella di mela è una ricetta tradizionale del periodo di Carnevale, che si è appena concluso, qui rivisitata in chiave light con assenza di uova.Togliere il torsolo alle mele con l?apposito attrezzo, sbucciarle e tagliarle a fette di circa ½ cm di spessore.
Adagiarle su un piatto, cospargerle con 2 cucchiai di zucchero e il rum, lasciar riposare circa 15 minuti. Intanto preparare la pastella amalgamando con una frusta, la farina, lo zucchero rimanente e l?acqua minerale fino ad ottenere un composto omogeneo. (altro…)

Un piatto curioso, vegetariano, che si arricchisce delle piante e dei fiori mangerecci di campagna

Risotto con i fiori, una ricetta vegan di Linda Guerra di Nonantola per Stile Naturale.mettere sul fuoco una pentola d’acqua, quando inizia a bollire aggiungere il sale e il riso, lasciare cuocere per 20 minuti, a metà cottura aggiungere i fiori essiccati. A fine cottura servire senza aggiunta di condimenti per preservare inalterato il gusto dei fiori. (altro…)

Gnocchetti e patate al forno una ricetta gustosa creata per noi da Elisa Stallo di Bari

Patate al forno su gnocchetti con farina di riso e pesto di zucchine il tutto su un letto di patate e zucchine al forno è un piatto che Elisa Stallo di Bari ha creato per la Maratona di piatti vegetariani di Stile Naturale.

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Nel territorio colpito dal disastro ambientale stanno iniziando i lavori per la costruzione di una nuova centrale eolica capace di resistere ai disastri naturali

Una nuova centrale eolica sarà costruita sulle spiagge di Fukushima. Secondo le ultime notizie la ditta Marubeni ha in progetto di iniziare i lavori proprio il prossimo mese. La centrale sarebbe un?alternativa sostenibile e più sicura in quanto capace di resistere a disastri naturali come lo Tsunami dello scorso anno che causando l?incidente alla centrale nucleare devastato l?ambiente naturale e ha lasciato tutta l?area al buio.Infatti osservando come la vicina centrale di Kamisu è riuscita a resistere al disastro che il governo pare essersi convinto che l?energia rinnovabile è un?ottima idea (altro…)

Facile, economico e naturale: il detersivo per lavare il tuo bucato può essere fatto in casa da te con elementi naturali ed economici. Leggi come!

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Per coloro che come me sono nati a cavallo tra gli anni settanta e ottanta l’immagine dello scienziato russo è quella dell’uomo dalla mascella stretta, alto, magro, in camice e che cerca di costruire un missile atomico o che lancia nello spazio una cagnetta dentro un missile.

Nulla a che fare con la notizia diffusa oggi dall’ansa:

‘Resuscitata’ dal permafrost siberiano una pianta da fiore vissuta 30.000 anni fa: l’esperimento realizzato dall’Accademia delle Scienze in Russia dimostra che il terreno ghiacciato che riveste il 20% del pianeta potrebbe essere una ‘cassaforte della biodiversita’. E’ Silene stenophylla, una pianta erbacea molto diffusa nel Pleistocene, i cui semi sono stati rinvenuti a 38 metri di profondità, nel terreno ghiacciato della Siberia nordorientale, preservati in una tana fossilizzata di scoiattoli.

Gli scienziati russi sono impegnati nel recupero di specie vegetali? Ma come? Proprio non me li vedo. Rimane il fatto che gli scienziati russi potrebbero dare un enorme contributo alla lotta contro la perdita della biodiversità

Le cause di perdita di biodiversità sono innumerevoli e guarda caso le colpe sono spesso imputabili all’uomo:

  1. Alterazione e perdita degli habitat: la trasformazione delle aree naturali determina non solo la perdita delle specie vegetali, ma anche la riduzione delle specie animali a esse associate.
  2. Introduzione di specie esotiche e di organismi geneticamente modificati: specie originarie di una data area, introdotte in nuovi ambienti naturali, possono portare a diversi scompensi nell’equilibrio ecologico.
  3. Inquinamento: l’attività umana influisce sull’ambiente naturale producendo effetti negativi diretti o indiretti che alterano i flussi energetici, la costituzione chimico-fisica dell’ambiente e l’abbondanza delle specie.
  4. Cambiamenti climatici: ad esempio, il riscaldamento della superficie terrestre incide sulla biodiversità perché mette a rischio tutte le specie adattate al freddo sia per latitudine (specie polari) sia per altitudine (specie montane).
  5. Sovrasfruttamento delle risorse: quando l’attività di cattura e di raccolta (caccia, pesca, raccolti) di una risorsa naturale rinnovabile in una data area è eccessivamente intensa, la risorsa stessa rischia di esaurirsi, come, ad esempio, sta accadendo per sardine, aringhe, merluzzo, tonno e per molte altre specie che l’uomo cattura senza lasciare il tempo agli organismi di riprodursi.

Ma non sarebbe più semplice limitare la perdita della biodiversità presente piuttosto che ricercare la biodiversità scomparsa 30000 anni fa?

Una torta dove gli agrumi la fanno da padrone: tutto il profumo di Sicilia si diffonderà per tutta casa

In una ciotola mettiamo la marmellata, l’uovo, l’olio, la scorza del limone grattugiata e lo zucchero. Mescoliamo bene e poi aggiungiamo la farina e poi ancora il latte poco per volta fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Infine il lievito e mescoliamo ancora. Ungiamo ed infariniamo una teglia non troppo grande e versiamoci sopra l’impasto. Accendiamo il forno e mettiamolo ad una temperatura media e poniamo sulla superficie dell’impasto le nostre scorzette candite ed una spolverata di zucchero di canna.
Inforniamo per 15-20 minuti. Facciamo la prova dello stecchino.
Una volta superata la prova dello stecchino quindi sforniamo e lasciamo intiepidire prima di togliere dallo stampo e servire.
Perfetta per colazione, meravigliosa per merenda, questa piccola torta, porterà sulla vostra tavola il profumo di una terra ricca di agrumi come la Sicilia! (altro…)

Questo piatto è la rivalutazione di un piatto della cucina povera e di semplice esecuzione ma non per questo privo di quei gusti genuini che oggi si tende a dimenticare

Strozzapreti alle ortiche con dadolata di pomodoro ed erbe fini è la rivalutazione di un piatto della cucina povera e di semplice esecuzione ma non per questo privo di quei gusti genuini che oggi si tende a dimenticare. È un piatto che si adatta facilmente anche a chi è ? perennemente a dieta ? per il basso contenuto di grassi che nulla toglie alla buona riuscita del piatto. La ricetta è stata creata per 5 porzioni. (altro…)

Una ricetta a base di manitoba la farina di grano tenero usata come legante quando non si usano le uova

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Vuoi vedere pubblicate le tue ricette vegetariane? Partecipa alla Maratona culinaria di Stile Naturale: i primi 3 classificati avranno un regalo e

Sei un creativo/a? Vuoi far conoscere la tua abilità culinaria? Concorri alla maratona di Stile Naturale. Pubblicheremo la tua ricetta nel nostro sito e la condivideremo su facebook usando la foto della tua ricetta. Le 3 foto che avranno più “MI PIACE? avranno in regalo: (altro…)

Vuoi un forno per le pizze? Oppure un forno per il pane? Fattelo da solo. Non è difficile e costa niente. Leggi come fare

State progettando di acquistare un forno a legna da posizionare nel vostro giardino? Perchè non provate a costruire un forno con le vostre mani realizzando un forno in terra cruda. Sembra davvero incredibile come impastando terra, sabbia e paglia sia possibile dare vita ad un prodotto così complesso.

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E’ stato presentato a Pontedera il primo furgoncino ibrido per il porta a porta alimentato ad ammoniaca liquida

E? stata fatta a Pontedera (Pisa) la prima prova su strada del prototipo che è stato realizzato nell?ambito del Progetto SAVIA (Sistema di Alimentazione di Veicoli a Idrogeno e Ammoniaca). Il progetto ha portato alla realizzazione di un veicolo ibrido dotato di un ?range extender? alimentato ad ammoniaca liquida installato su di un autocarro da 35 q.li di PTT allestito con
vasca portarifiuti e volta bidoni adatto in particolar modo alla raccolta porta a porta. Pont-Tech è la capofila del progetto finanziato dalla Regione Toscana a cui partecipano Università di Pisa, Scuola Superiore Sant?Anna e un pool di imprese (EDI Progetti, ACTA e BIGAS). (altro…)

Si chiama Solar World Gt la macchina messa a punto da un gruppo di 30 studenti tedeschi che percorrerà la distanza da record di 21 mila miglia

Il giro del mondo su un?auto sportiva senza spendere un centesimo di carburante. Si perché l?auto ad energia solare in questione, si chiama Solar World Gt e va ad energia solare. Un gruppo di 30 studenti dell?università di scienze applicate Bochum in Germania sta portando avanti quest?impresa da qualche mese e si propone di percorrere la distanza record di 21 mila miglia (quasi 34 mila chilometri) a bordo di un auto a energia solare. Durante il viaggio la Solar World Gt si farà ambasciatrice del trasporto sostenibile, senza l?utilizzo di carburanti inquinanti derivati da combustibili fossili. (altro…)

Dolcetto piacevolissimo da fare e da gustare con le scorze di limone: ottimo per i bambini che non amano prendere spremute di agrumi

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Mi è capitato di vedere un camion che trasporta gommapiuma.

Detersivi alla spina e flaconi di plastica.

Il fatto strano è che l’autista del camion ha azionato un meccanismo che ha fatto alzare il tetto del rimorchio del camion fino a 5 metri. Capite cosa vuol dire? Se il rimorchio del camion viaggiasse sempre con quell’altezza, si schianterebbe sotto al primo cavalcavia.

Il punto è questo: si carica il camion di blocchi di gommapiuma e poi, attraverso dei pistoni si fa scendere il tetto del rimorchio che va a schiacciare la gommapiuma. Risultato? In un camion viaggia tre volte il volume che la gommapiuma avrebbe senza essere compressa.

E tutto questo cosa c’entra con i detersivi alla spina e i flaconi di plastica?

La plastica non ha memoria, non puoi schiacciare un flacone di plastica e sperare che il flacone ritorni com’era prima di schiacciarlo, senza considerare che alcuni tipi di plastica si rompono se li schiacci.

Ancora non capisco. Che vuoi dire?

Voglio dire che non ha senso trasportare flaconi di detersivo vuoti e a parte fusti pieni di detersivo fino ai negozi di detersivi alla spina per poi riempire i flaconi vuoti. Servono il doppio dei camion. O no?

Compriamo un detersivo pronto all’uso. Flacone riempito di detersivo all’origine, trasportato fino al negozio e poi riutilizziamolo per riempirlo, meglio se con lo stesso prodotto. Così conserviamo l’etichetta con le indicazioni di uso, i consigli e anche i pericoli. E’ anche questione di sicurezza.

>>>Trovi i detersivi alla spina di Verdevero QUI!

 

L’altro giorno mia mamma mi ha detto una cosa interessante.

“In tutti questi anni, dove ho lavorato saltuariamente perché volevo occuparmi di voi in prima persona (ndr “voi” significa me, due sorelle e un fratello) c’è sempre stata una cosa che ho potuto fare per aiutare vostro padre nelle finanze domestiche: risparmiare.”

Brava mamma! Mai come ora c’è bisogno di risparmiare.

O meglio, di spendere bene i propri soldi.

Elimina i detersivi superflui

Allora mi è venuto in mente un consiglio per risparmiare un po’ di soldi nelle faccende domestiche:

eliminate i detersivi superflui, eliminate, ad esempio, l’ammorbidente e sostituitelo con “sostanze” reperibili facilmente online come l’Acido Citrico.

Piccola premessa di chimica elementare: i detersivi per bucato sono leggermente basici.

Significa che hanno un ph superiore a 7.

Ma perché questa premessa?

Perché voglio spiegare a cosa serve l’ammorbidente e perché può essere sostituito dall’acido citrico.

Il detersivo per lavatrice porta il ph dell’acqua e dei capi verso un valore di ph basico, attorno al 9.

Ma la nostra pelle ha un ph leggermente acido.

L’ammorbidente, che ha un ph acido, serve ad abbassare il ph di fine lavaggio, oltre a profumare la biancheria.

Allora come fare ad abbassare il ph dei capi a fine lavaggio senza usare l’ammorbidente?

Semplice, basta aggiungere un po’ di Acido Citrico (ph 2 ca.) nella vaschetta della lavatrice al posto dell’ammorbidente.

Ph detersivo + ph Acido Citrico diviso 2 =  5,5 il ph della pelle.

 

Ora, sicuramente è preferibile utilizzare prodotti naturali per inquinare di meno… quindi se vuoi iniziare con quello che hai in dispensa, puoi fare questo ragionamento con l’aceto.

Ma cerca di andarci con molta cautela…

L’aceto è subito disponibile in casa e forse l’Acido Citrico lo devi reperire on-line, ma quest’ultimo è preferibile perché inquina drasticamente meno e a differenza dell’aceto non è corrosivo per le parti metalliche della macchina, e non indurisce le parti in gomma.

 

 

Se vuoi scoprire tutti gli ingredienti base per i detersivi ecologici fai da te (troverai anche l’Acido Citrico), clicca qui sotto:

Leggi anche: L’eco consiglio sbagliato che non solo inquina ma fa del male a te e all’ambiente.

Per le energie rinnovabili ci sono incentivi, fra questi il Conto Energia per il fotovoltaico con il quale ogni KWh prodotto viene incentivato. Guardiamo come.

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L’aglio non sempre è tollerabile per il suo odore aggressivo, ma l’aglio può diventare un vero alleato sia per la salute che per i piccoli inconvenienti domestici

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Biscottini semplici e gustosi ottimi per gli aperitivi o come accompagnamento per le salse

Fiorellini saporiti (biscotti salati) di Chiara Chiaramonte. Impastate a mano tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla che avvolgerete nella pellicola trasparente per alimenti e che terrete a riposare in frigo per 40-50 minuti.
Poi con un mattarello la spianerete su un ripiano infarinato e trarrete fino ad ottenere uno strato di circa 3-5 mm e che taglieremo con le formine della forma che preferite (io ho usato i fiorellini). Poniamoli sulla piastra del forno foderata con carta forno, inforneremo a temperatura media per 8-12 minuti. Faremo poi raffreddare su una griglia i biscotti salati prima di servirli. (altro…)

Il cloruro di sodio è un vero alleato in casa che si può usare senza temere di inquinare e con ottimi risultati. Leggi come fare

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Cosa è lo ‘scambio sul posto’? Come farlo? Quanto si risparmia? In questo articolo Sandro Bagatti ci dà più strumenti per poter meglio scegliere

In Italia la forma più diffusa e conosciuta per la produzione di energia da fonti alternative ai combustibili fossili è quella prodotta dagli impianti fotovoltaici che attraverso l?utilizzo di pannelli in silicio e/o altro materiale, convertono i raggi solari in energia elettrica. Seguendo questo principio è nato il concetto di ?scambio sul posto. Il legislatore permette a tutti gli impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 1 kw/p e 200 kw/p (tipicamente per uso residenziale e/o piccole attività commerciali-artigianali-industriali) di poter utilizzare la corrente prodotta dall?impianto per usi specifici propri e dirottare alla rete di distribuzione quella in surplus. (altro…)

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