Blog Cleaning

Blog Beauty

Smakki app

Edit Content

🎄 CALENDARIO DELL'AVVENTO 2025 🎄
ogni giorno un regalo

Detersivi biologici Verdevero: il Blog

Più di 1000 articoli per sapere sempre come pulire casa in modo sano e naturale

Come togliere le macchie e fare il bucato bio

Detersivi Fai da Te: tutte le ricette per farli in cas

Come pulire la cucina con prodotti naturali

Come pulire il bagno con detersivi ecologici

Come pulire casa con i detersivi Verdevero

Come profumare casa e il bucato con prodotti sani

Scorri e scopri gli altri articoli del Blog dei detersivi ecologici Verdevero:

Oppure scrivi qui sotto quello che cerchi:

Problema:

Hai deciso di sederti sulla panchina sbagliata e hai trovato una gomma da masticare incollata ai vestiti? Oppure il tuo bimbo ama giocarci e ha combinato un pasticcio… Ecco come rimuoverla.

La soluzione ecologica:

Ghiaccio (congelamento).

⚛ Tipo di macchia:

Gomma da masticare.

🕝Tempo necessario:

Dai 60 minuti in su.

👚 Tipo di materiale:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 6 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Ghiaccio.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti il capo in freezer e attendi almeno un’ora prima di tirarlo fuori.i di acqua e lava il pavimento.

Tira fuori il capo e cerca di grattare via il chewingum senza scaldarlo.

Se dovesse essere entrato un po’ nelle trame del tessuto, puoi acquistare una bomboletta di ghiaccio spray (quello che si usa per gli infortuni sportivi), spruzzare la gomma e spazzolare con una spazzola per tessuti finché l’avrai completamente rimossa.

☑ Cosa non fare mai:

Non usare alcool e fai attenzione a non scaldarla.

Hai deciso di non utilizzare più le classiche bottiglie di plastica monouso e utilizzare bottiglie di vetro per l’acqua? NE sono felice, è una scelta ecologica e sostenibile che ho fatto anch’io. Ma non sai come pulirle… Vero?

Perché è importante pulire le bottiglie di vetro

  1. Igiene e Sicurezza Alimentare
    Le bottiglie di vetro possono accumulare batteri, muffe e residui organici, soprattutto se utilizzate per conservare liquidi come acqua, succhi o latte. Una pulizia accurata previene la proliferazione di microrganismi che potrebbero compromettere la salute.
  2. Eliminazione di Odori e Sapore Residui
    I residui di bevande o cibi possono lasciare odori sgradevoli e alterare il sapore dei liquidi conservati successivamente. Pulire regolarmente le bottiglie garantisce che ogni nuovo utilizzo sia fresco e privo di contaminazioni olfattive o gustative.
  3. Conservazione Ottimale dei Liquidi
    Le bottiglie ben pulite riducono il rischio di fermentazioni indesiderate o reazioni chimiche che possono verificarsi a causa di residui organici. Questo è particolarmente importante per chi conserva acqua, oli o bevande fermentate.

 

Detersivo bucato

Pulire casa in modo sano e naturale non è mai stato così facile!

Con questa guida scoprirai 35 modi creativi per risolvere e problemi di pulito in casa senza detersivi

 

Mantenere le bottiglie di vetro pulite non è solo una questione estetica, ma un’abitudine fondamentale per la salute, la qualità dei liquidi conservati e il rispetto per l’ambiente.

Ecco come fare per pulire le bottiglie di vetro dell’acqua

  • Per la manutenzione ordinaria fai un lavaggio di tanto in tanto con acqua e BICARBONATO; Ti basta aggiungere mezzo cucchiaino di Bicarbonato all’interno della bottiglia, aggiungere acqua, agitare un pochino e sciacquare con acqua.
  • se non le usi da qualche tempo, avrai bisogno di un altro ingrediente fondamentale per le pulizie ecologiche: il Percarbonato di sodio. Continuando a leggere vedremo come fare passo passo.

 

ImportanteL’acqua delle casette è buona ma accertati che vengano effettuati controlli periodici dei filtri e dell’impianto altrimenti si corre il rischio di bere acqua contaminata.

Per quanto riguarda l’acqua filtrata in casa ormai ci sono degli impianti di qualità e le aziende che li forniscono danno anche un servizio di controllo e sostituzione filtri costante che garantisce che l’acqua sia pulita.

Oltre a lavare le bottiglie di tanto in tanto con acqua e bicarbonato, accertati di non lasciarle inutilizzate per lungo tempo.

Cosa fare se non utilizzi le bottiglie di vetro dell’acqua per tanto tempo

Il rischio di lasciarle inutilizzate è che all’interno delle bottiglie si formino delle cariche batteriche.

Se hai qualsiasi dubbio che possa essere successo allora hai di fronte a te due soluzioni a seconda degli strumenti che hai e a quanto “ecologico” sei:

Come pulire le Bottiglie di Vetro con il Percarbonato di Sodio

  1. Prepara la Soluzione
    Riempì la bottiglia con acqua calda (circa 50-60°C, non bollente) e aggiungi 1 cucchiaio di percarbonato di sodio per ogni litro d’acqua. Mescola leggermente per far sciogliere bene il percarbonato.
  2. Lascia Agire
    Chiudi la bottiglia con il tappo (se possibile) e agitala delicatamente per distribuire la soluzione su tutte le pareti interne. Lascia agire per almeno 1-2 ore. Per sporco ostinato o odori persistenti, puoi lasciarla in ammollo anche tutta la notte.
  3. Risciacqua Abbondantemente
    Svuota la bottiglia e risciacqua più volte con acqua calda pulita per eliminare ogni residuo di percarbonato.
  4. Asciuga Perfettamente
    Capovolgi la bottiglia su uno scolapiatti o su un panno pulito per farla asciugare completamente all’aria. Assicurati che sia ben asciutta prima di riporla o utilizzarla di nuovo.

Con questo metodo, le tue bottiglie di vetro saranno perfettamente pulite, igienizzate e prive di cattivi odori!

Guida per Pulire le Bottiglie di Vetro con l’Ipoclorito di Sodio

  1. Prepara la Soluzione
    Riempì la bottiglia con acqua fredda e aggiungi una piccola quantità di ipoclorito di sodio (circa 10 ml di candeggina diluita al 5% per ogni litro d’acqua). Agita delicatamente per mescolare bene la soluzione.
  2. Lascia Agire
    Lascia agire la soluzione all’interno della bottiglia per almeno 15-30 minuti. In caso di sporco ostinato o presenza di muffe, puoi prolungare l’ammollo fino a 1 ora.
  3. Risciacqua Abbondantemente
    Svuota la bottiglia e risciacqua più volte con acqua corrente fredda per eliminare ogni traccia di ipoclorito. Assicurati di risciacquare molto bene per evitare residui di odore o sapore.
  4. Asciuga Perfettamente
    Capovolgi la bottiglia su uno scolapiatti o su un panno pulito per farla asciugare completamente all’aria.

Quando Preferire l’Ipoclorito di Sodio al Percarbonato di Sodio

L’ipoclorito di sodio è preferibile quando hai bisogno di una disinfezione profonda, ad esempio per bottiglie che hanno contenuto liquidi fermentati, succhi di frutta, latte o che presentano muffe visibili. È particolarmente efficace contro batteri, virus e funghi.

Il percarbonato di sodio, invece, è ideale per una pulizia regolare e per igienizzare in modo ecologico, senza residui chimici aggressivi. Scegli l’ipoclorito solo quando necessario, per ridurre l’impatto ambientale e limitare l’uso di sostanze più aggressive.

  • Hai pentole abbastanza capienti? Puoi far bollire le bottiglie in modo da accertarti di eliminare tutti i residui di sporco e di batteri
  • Se invece non hai a disposizione una pentola abbastanza capiente e sospetti che una o più bottiglie possano essere contaminate allora puoi procedere a lavarle con un pò di ipoclorito di sodio.

È inquinante e va usata con parsimonia e ti serve ad evitarti di bere acqua contaminata che ti può far male.

Cosa non fare mai

Non tenere l’acqua di rubinetto in bottiglia per più di due giorni. Può contaminarsi. In questo caso procedi con il lavaggio con il Percarbonato consigliato qui sopra: con l’acqua non si scherza!

Vi sono alternative salutari e naturali al sale da cucina, che lo possono sostituire in alcune preparazioni. In aiuto arrivano le erbe aromatiche e i semi oleosi, veri e propri doni della natura per un’alimentazione più salubre ma saporita.

di Giulia Landini

Oggi come oggi il sale è ovunque e in quantità non certo trascurabili: nei cibi precotti e confezionati, negli insaccati, per cui diventa molto importante limitarne l’uso a tavola.

Molti sono i modi per rimpiazzare la bianca polvere dei mari che rende saporito qualsiasi piatto: il primo modo e’ calarne le dosi, utilizzare dei buoni ingredienti di base e riscoprirne il sapore originale. E poi vi sono le spezie italiane e non, le erbe, i brodi vegetali, il gomasio.

Le alternative al sale da cucina

L’uso del sale a scopi alimentari risale alla società assiro-babilonese, ciò significa che gli uomini hanno fatto senza per millenni. Il sale insaporisce tutto: questo è il comune pensare, ma in realtà il sale copre i sapori degli alimenti, non aggiunge niente al gusto del nostro cibo.

I meccanismi fisiologici che si attivano nel nostro organismo in conseguenza all’eccessiva assunzione di sale marino o salgemma sono molti: innalzamento dei livelli della pressione arteriosa, affaticamento del cuore, ritenzione idrica, danni renali, dolori musco-articolari, inibizione dell’assorbimento del calcio.

Semi di sesamo nero e bianco

Il gomasio è una polvere di semi di sesamo e sale, originaria del Giappone: goma significa sesamo, mentre shio sale. È versatile e salutare per diversi motivi, prima di tutto perché insaporisce pietanze di qualsiasi tipo, poi perché il sesamo è un meraviglioso seme che madre natura ci ha donato.

Il sesamo è un ottimo ricostituente sia per le piastrine del sangue che per l’emoglobina; utile per la milza, sistema nervoso, muscoli, pelle, ustioni, porpora emorragica; contiene calcio, fosforo, acido linoleico, vitamine del gruppo B, E e D, istamina. È un vero forziere di nutrienti.

Proprio per questi motivi il gomasio è un alimento completo, facilissimo da preparare e poco costoso.

Vediamo come farlo in casa, passo per passo.

Innanzitutto, acquistate semi di sesamo biologici e sale marino integrale. Questo è tutto ciò che vi occorre, insieme a un mixer: i giapponesi utilizzano il suribachi e il surikogi, il primo è un mortaio di terracotta, il secondo un pestello di legno tozzo. In mancanza di questi due oggetti, va benissimo un comune frullatore.

La ricetta del gomasio

Per ottenere circa 150 grammi di gomasio occorrono 10 cucchiai di sesamo e 1 cucchiaio di sale: le proporzioni da osservare sono sempre da un minimo di 10 parti di sesamo a 1 di sale.

1 – Lavate il sesamo, asciugatelo e mischiatelo al sale marino integrale.

2 – Stendete il composto su una teglia da forno e fate tostare a 100 gradi per un massimo di 15 minuti: il sesamo no deve assolutamente fumare o abbrustolire, perché potrebbe rilasciare il sesamolo, sostanza amara e tossica.

3 – Una volta tostato il tutto, fate raffreddare.

4 – Versate il composto nel mixer e frullate fino a quando otterrete una polvere fine e leggermente oleosa. Nel caso sia di vostro gusto avere i pezzettini di sesamo nel gomasio, allora frullate meno: ricordate però che l’assimilazione del seme completamente tritato, da parte del nostro apparato digerente, è più semplice e immediata.

5 – Il vostro gomasio è pronto. Potrete conservarlo in un barattolo di vetro, sia a temperatura ambiente che in frigorifero: essendo una polvere di semi essiccati e sale, non ci sono problemi per la sua conservazione. Evitate però di consumarlo qualora si formassero muffe; è bene che il gomasio autoprodotto non superi comunque i tre mesi di permanenza della vostra dispensa.

Oltre al gomasio, ci sono altre ricette interessanti da provare, utile anche per la conservazione delle erbe officinali.

Scopriamone insieme qualcuna.

Oleolito di Dragoncello

I francesi utilizzano il dragoncello per produrre un tipico aceto aromatico. Il suo inconfondibile sapore e gusto, fa sì che questa piantina spontanea abbia, da sola, il potere di insaporire tutti i cibi senza bisogno di aggiunta di sale.

L’aroma del dragoncello possiede qualcosa del sale, del pepe e dell’aceto: si può raccogliere e fare essiccare, sminuzzarlo e utilizzarlo semplicemente così, oppure autoprodurre un saporito oleolito da aggiungere a stufati di verdure o, ancor meglio, a crudo. Del dragoncello si raccolgono le foglie e le sommità fiorite, dalla primavera fino in autunno.

Ricetta

Per fare l’olio di dragoncello occorrono 50 cl di olio extravergine d’oliva e 3 cucchiai di foglie di dragoncello e sommità fiorite secche.

Mettere gli ingredienti in un contenitore ermetico e mescolarli fino a ottenere un composto omogeneo. Fate macerare il tutto per 20 giorni agitando il barattolo 1 volta al dì.

Quest’olio si conserva per diversi mesi, meglio in un luogo non troppo umido.

Parmigiano Vegan

Una fonte esplosiva di nutrienti, il parmigiano vegan insaporirà qualsiasi vostra pietanza arricchendola e non coprendone il sapore.

Ricetta per 100 gr di parmigiano vegan

50 gr di levito a scaglie: si trova comunemente in commercio dai rivenditori di alimenti biologici;

50 gr di semi misti: girasole, sesamo (osservare la procedura del gomasio), lino, zucca, pinoli, noci e, a piacimento, qualche pistacchio che insaporirà ancora di più.

Triturate il tutto in un mixer da cucina.

Si conserva per almeno 15 giorni.

Sale rosa dell’Himalaya o grigio integrale aromatizzato

Sale rosa dell’Himalaya

I sali aromatizzati in commercio sono piuttosto costosi: vogliamo proporvi di coltivare le aromatiche direttamente sul vostro balcone o in giardino, farle seccare e autoprodurvi ottimi e fantasiosi sali alle spezie.

Ricette

Qualche idea: utilizzate sale rosa dell’Himalaya, più puro, o quello grigio integrale, meno raffinato. Ottima la ricetta del sale alla lavanda e rosmarino: su 100 gr di sale, 1 cucchiaino da caffè di fiore di lavanda essiccato e uno e mezzo di rosmarino essiccato.

Provate anche quello aromatizzato con timo, salvia, origano: su 100 gr di sale, 1 cucchiaino di foglie di timo secche, mezzo di salvia e 1 di origano secco.

Stesse dosi del sale al timo per quello di santoreggia, menta ed erba limoncina: quest’ultimo lo consigliamo come condimento per pietanze alla griglia, al vapore o lesse.

Miso

Il Miso e’ una pasta fermentata di orzo e soia o solo soia che viene utilizzata per fare la famosa zuppa di miso: in generale questa pasta, che fa molto bene alla nostra flora batterica intestinale, e’ anche saporita e può essere utilizzata al posto del sale in zuppe, risotti, orzotti, verdure spadellate e salse cremose da spalmare su crostini e bruschette.

Può essere mischiata a qualche goccia di salsa di soia per insaporire ancor di più.

Salsa di soia

La conosciuta salsa di soia e’ un’ottima alternativa al sale: si può mettere nelle insalate, nella cottura delle verdure, del pesce e della carne in stufato.

Succo di limone sulle insalate

Per condire le insalate e’ ottimo anche il succo di limone filtrato, da mettere al posto del sale, aiuta anche a migliorare l’assimilazione del ferro dall’intestino.

Problema:

Il piano in laminato è comodo, ma spesso si macchia ed è difficile da pulire.

La soluzione ecologica:

Sgrassatore ecologico.

⚛ Tipo di macchia:

Residui di cibo/unto.

🕝Tempo necessario:

15 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Laminato.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sgrassatore ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi sgrassare spruzzando GRINTA su tutta la superficie da pulire.

Lascia agire pochi minuti, poi passa il Panno MULTI bagnato.

Dopo averlo sciacquato e strizzato bene, puoi usare il Panno Multi per sciacquare.

La microfibra e catturerà e rimuoverà lo sporco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare mai la candeggina!

 

Problema:

Basta una piccola distrazione tra un biscotto e l’altro eee… ops! Hai messo la teglia in alluminio in lavastoviglie, ed ora è ossidata. Ecco come fare.

La soluzione ecologica:

Acqua calda e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Ossidazione da soluzioni basiche.

🕝Tempo necessario:

15 + 30 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Alluminio.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Acqua e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi procedere in questo modo:

  1. Metti a bollire dell’acqua;
  2. versala nella teglia fino a coprire le parti ossidate;
  3. aggiungi 60 ml di Lemontrì (circa 2 cucchiai da cucina);
  4. lascia agire per 10 minuti;
  5. quando l’acqua si sarà raffreddata strofina la teglia con una spugna abrasiva che non graffi come la Evosponge.

 

Problema:

Hai la vasca idromassaggio, ma si sa, tra i vari impegni non la si usa poi tanto spesso. Come igienizzarla?

La soluzione ecologica:

Acqua calda, percarbonato e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Residui di sporco/accumulo di batteri e calcare.

🕝Tempo necessario:

15 + 30 minuti (x2) totale 90 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Resina e gomma dura.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Percarbonato e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spargi sul fondo della vasca due misurini di BioBianco.

Riempi bene la vasca di acqua calda, il tanto che basta per coprire le bocchette che erogano il getto idromassaggiante, all’inizio puoi usare un mestolo per aiutare la polvere a sciogliersi bene.

Quindi aziona l’idromassaggio per circa 30 minuti.

Una volta terminati i 30 minuti, svuota la vasca, sciacquala bene ed aiutandoti con un Panno Multi in Microfibra rimuovi l’eventuale sporco rimasto attorno alle bocchette.

Una volta ultimato questo passaggio, riempi nuovamente la vasca, e questa volta metti 200ml di Lemontrì.

Anche in questo caso aziona l’idromassaggio per circa 30 minuti, poi vuota la vasca e sciacqua bene.

Se necessario, aiutati con uno stuzzicadenti ad eliminare eventuali residui di calcare dalle bocchettine.

Con il primo lavaggio igienizzerai grazie all’azione biocida del BioBianco, mentre il secondo rimuoverà il calcare.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare mai la candeggina né aceto!

 

Problema:

Il pavimento in pietra è soggetto a varie intemperie, come pulire però un pavimento esterno avendo attenzione per l’impatto ambientale?

La soluzione ecologica:

Carbonato di sodio.

⚛ Tipo di macchia:

Organico.

Tempo necessario:

Dai 30 minuti.

Tipo di materiale:

Pietra naturale.

Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Carbonato di sodio.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Aggiungi 2 cucchiai di Carbonato in un secchio con tre litri di acqua e lava il pavimento.

Vista l’irregolarità della superficie, nei punti in cui ci sono macchie persistenti puoi strofinare con una spazzola.

Puoi sciacquare il pavimento con la canna dell’acqua.

 

Problema:

Il pupo inizia a fare le sue prime cosine in autonomia: la palestrina! Ma tra manine che toccano ovunque, bava e magari qualche animaletto in giro, come tenerla pulita?

La soluzione ecologica:

Igienizzante all’ossigeno attivo.

⚛ Tipo di macchia:

Organico/polvere.

🕝Tempo necessario:

15 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Sintetico e plastica.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Ossigeno attivo.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spruzza un po’ di Usamix su un Panno Multi in Microfibra bagnato e ben strizzato.

Passa il panno su tutte le superfici, sia quelle in plastica dei sostegni (ganci e struttura se sfoderabile) sia sui peluches che non possono essere lavati in lavatrice.

Usamix è volatile, significa che non rimane sulle superfici dopo averlo passato, ma, se ti fa sentire più sicura, puoi certamente ri-passare il Panno Multi in Microfibra dopo averlo sciacquato bene e strizzato.

 

Problema:

L’ovetto entra ed esce dalla macchina, lo appoggiamo un po’ ovunque, viene toccato da tante mani, si sporca di cibo e i pupi lo sbavusciano anche un po’…

La soluzione ecologica:

Detergente ecologico all’ossigeno attivo.

⚛ Tipo di macchia:

Sporco generico/organico.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Plastica/alluminio/gomma dura.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detergente ecologico multiuso all’ossigeno attivo.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Dopo aver rimosso tutte le parti sfoderabili, spruzza su tutte le superfici rigide Usamix Detergente Multiuso ecologico.

Lascia agire qualche minuto.

Quindi inumidisci un Panno Multi in Microfibra, e pulisci bene in ogni sua parte.

☑ Cosa non fare mai:
/

 

Problema:

Premetto che ci sono due tipi di cuscini in memory foam:

1. quelli di vecchia generazione per i quali è sconsigliato il lavaggio con acqua perché ne ingloberebbero così tanta da rendere difficile/impossibile l’asciugatura;

2. quelli di nuova generazione che si possono lavare a mano o in lavatrice (solitamente a 30, max 40 gradi) ma deve essere indicato in etichetta.

La soluzione ecologica:

Detersivo ecologico per bucato.

⚛ Tipo di macchia:

Normale sporco organico (pelle, polvere etc.).

🕝Tempo necessario:

30/45 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Lattice o memory foam.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 5 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Una volta individuato di quale tipo è il tuo, ecco come procedere:

1. Puoi lavarlo il lavatrice (consiglio 30 gradi) con BEIPANNI (senza esagerare).
Meglio un lavaggio non troppo lungo, evitando le centrifughe alte.

Attenzione: se dovessi vedere che il cuscino è danneggiato evita di lavarlo in lavatrice perché potrebbe disgregarsi e rovinarti la macchina.

2. Puoi prepararti una soluzione di acqua e BEIPANNI e, con l’aiuto del Panno MULTI inumidito, passarla delicatamente su tutta la superficie del cuscino.

 

 

In entrambi i casi fai asciugare bene il cuscino in una zona molto ventilata ma lontana dai raggi del sole, in orizzontale, girandolo ogni 3/4 ore.

☑ Cosa non fare mai:
Evita detergenti aggressivi e acqua troppo calda.

 

 

Problema:

Hai la vasca idromassaggio, ma si sa, tra i vari impegni non la si usa poi tanto spesso. Come igienizzarla?

La soluzione ecologica:

Acqua calda e percarbonato.

⚛ Tipo di macchia:

Residui di sporco/accumulo di batteri.

🕝Tempo necessario:

15 + 30 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Resina e gomma dura.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Percarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spargi sul fondo della vasca due misurini di BioBianco.

Riempi bene la vasca di acqua calda, il tanto che basta per coprire le bocchette che erogano il getto idromassaggiante, all’inizio puoi usare un mestolo per aiutare la polvere a sciogliersi bene.

Quindi aziona l’idromassaggio per circa 30 minuti.

Una volta terminati i 30 minuti, svuota la vasca, sciacquala bene ed aiutandoti con un Panno Multi in Microfibra rimuovi l’eventuale sporco rimasto attorno alle bocchette.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare mai la candeggina!

 

Problema:

Con i bimbi in macchina qualche snack è sempre utile, ecco perché ogni tanto ti tocca sfoderare l’ovetto e pulirlo bene.

La soluzione ecologica:

Detersivo bucato ecologico.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie organiche/pulizia generica.

🕝Tempo necessario:

35 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Poliestere/misto cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico bucato, acqua.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti in una bacinella di acqua qualche goccia di Beipanni (basta un cucchiaio) e metti il rivestimento in ammollo per una ventina di minuti.

Risciacqua a mano, e fai in modo che asciughi velocemente all’aria aperta.

☑ Cosa non fare mai:
Non lavare in lavatrice.

 

Se stai leggendo questo articolo è perché ti sei ritrovato nella situazione di pulire un divano dalla pipì. Oppure semplicemente ti ritrovi nella situazione di pulire un divano sfoderabile da una qualsiasi macchia.

Tolto che vieterei per legge di produrre divani non sfoderabili, vediamo insieme come fare per rimuoverne lo sporco senza fare danni al nostro caro divano.

Detersivo bucato

Pulire casa in modo sano e naturale non è mai stato così facile!

Con questa guida scoprirai 35 modi creativi per risolvere e problemi di pulito in casa senza detersivi

 

Come pulire la pipì dal divano: procedimento

Avrai bisogno di due ingredienti super ecologici che sicuramente avrai già in casa e di un panno:

Come pulire il divano non sfoderabile dalla pipì:

In una bacinella metti acqua calda e bicarbonato in questa proporzione: 1 cucchiaio di bicarbonato ogni 2 litri d’acqua.

Prendi il panno in microfibra e immergilo nella soluzione di acqua e bicarbonato e poi strizzalo energicamente.

Strofina il divano con il panno in microfibra ripetendo questa operazione fino a quando  non avrai rimosso la macchia.

Serve avere una piccola attenzione quando si strofina un tessuto con un panno inumidito: non lasciare i bordi della zona bagnata ben delineata. Significa che dovrai cercare di “sfumare” i bordi della zona bagnata strofinando con il panno più asciutto possibile. Più il bordo della zona umida e della zona asciutta è delineato più corri il rischio che rimanga il segno dell’acqua una volta asciutto.

Dovrai ripetere l’operazione alcune volte per vedere un buon risultato.

  • Tipo di macchia: macchia di pipì
  • Tempo necessario: circa 30 min (può essere necessario ripetere l’operazione)
  • Tipo di tessuto: misto cotone
  • Impegno necessario: difficoltà 3 di 10
  • Ingredienti che puoi usare:

Cosa non fare mai per pulire il divano non sfoderabile sporco di pipì

È importante non fare mai queste cose per pulire divano non sfoderabile dalla pipì di bimbo: non utilizzare detersivi aggressivi, candeggina, smacchiatori e sgrassatori. Il rischio è quello di fare un danno ancor più grande. Se vuoi provare a usare questi prodotti ti consiglio di fare sempre una prova di tenuta del tessuto e del colore in una parte poco visibile del tuo divano.

Verdura significa sempre benessere? Diversamente da quanto credi, la risposta è no!

Continua a leggere per scoprire i metodi per mangiare la verdura in modo sano

Verdura non è sempre sinonimo di benessere: di certo questi meravigliosi doni della natura conservano principi attivi, vitamine, la preziosa acqua biologica detossinante e purificante, ma se non sono gestite bene una volta che passano dall’orto alla pentola, non avremo affatto tutti i benefici che promettono le tabelle nutrizionali.

Ci sono infatti delle strategie per pulirla, conservarla, tagliarla e mangiarla al meglio, in modo che davvero possa giovare al proprio organismo.

Vediamo punto per punto come gestire le verdure, per carpirne tutte le preziose virtù.

Come lavare la verdura

La verdura va lavata molto velocemente sotto un getto di acqua fredda e corrente; si lavano intere o comunque si tagliano il meno possibile, sia in lavaggio che in cottura.

Le verdure non si lasciano in ammollo, solo l’ultimo risciacquo si può fare, ma sempre in velocità, in una bacinella con poco aceto di vino per togliere eventuali residui di fertilizzanti chimici.

Per questo scopo non utilizzare il bicarbonato di sodio, perché essendo alcalino porta via importanti sostanze alle verdure.

Taglio e cottura

Ogni verdura si presta meglio o peggio a un tipo di cottura: tendenzialmente le verdure a foglia verde e ricche di clorofilla tipo bieta, porro, spinacio, erbe selvatiche si adattano bene a veloci cotture a vapore.

Le verdure a radice o dure come zucche, zucchine, patate, barbabietole, carote, ma anche i finocchi, sono ottime cotte al forno, o leggermente stufate con questa tecnica:
– tagliare il meno possibile le verdure, anche niente nel caso della carota;
– porle in una casseruola con un dito di acqua;
– portare a ebollizione;
– quindi abbassare al minimo e cuocere sempre al dente, salando e speziando a piacimento in fase finale.

Quindi la regola è: tagliare il meno possibile e cuocere sempre al dente.

Cuocere le verdure in poca acqua e se le fate bollire in pentola, non gettate la preziosa acqua di cottura, ma bevetela durante la giornata come tisana.

Altra regola importante è non riscaldare la verdura più di una volta e refrigerarla il prima possibile:

si raffredda velocemente il tegame di cottura o si trasferisce in un altro tegame, per poi riporre in frigo.

L’insalata perfetta

Ogni insalata dovrebbe rispettare questo equilibrio:

  • una base di foglie;
  • uno stelo, un fiore;
  • un frutto e una radice.

Si deve tenere conto di tutte le parti della pianta che nella loro integrità ci nutrirà.

Esempio di insalata

foglia: spinaci;
steli: sedano, gambo di carciofo, porro;
radici: carota, cipolla, zenzero, rapa;
fiori: cavolfiore, broccoli, violette, malva, glicine;
frutti: cetrioli, peperoni, pomodori, frutta dolce

Altra regola importante da seguire è:

condire sempre l’insalata e non mangiarla scondita, ma non condirla con troppo anticipo.

I condimenti ideali sono il succo di limone, olio extravergine di oliva e modeste quantità di aceto di mele.

Quando crudo, quando cotto

La verdura va sempre bene?

Mangiare un bel piatto di insalata cruda alla sera, per alcuni tipi di persone, potrebbe creare più fastidio che altro, gonfiori e senso di malessere.

Così scopriamo che è un’ottima abitudine mangiare una bella insalata cruda prima del pranzo, come antipasto, mentre la sera possiamo cibarci di zuppe calde o tiepide, o verdure cotte che andranno anch’esse condite a crudo con olio extravergine di oliva.

Conservazione

La verdura va riposta asciutta in frigorifero, in appositi sacchetti di cellofan da alimenti chiusi con le mollette ferma documenti. In frigo infatti le verdure tendono a perdere molta preziosa acqua biologica e sostanze.

Acquisto della verdura

Biologica o no?

L’imperativo per l’acquisto della verdura è: comprarla fresca!

Una utile raccomandazione è controllare sempre la data di raccolta, la consistenza e il colore della verdura, che deve essere bello brillante.

Problema:

Arriva la bella stagione e tiri fuori la moto dal garage, ma come prenderti cura del casco integrale?

La soluzione ecologica:

Ossigeno attivo.

⚛ Tipo di macchia:

Sporco generico: sudore, pelle morta.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone/spugna e parti rigide in plastica.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico multiuso.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Separa l’imbottitura dal casco.

Nebulizza Usamix sulla superficie da una distanza di circa 25/30 cm, poi strofina con un Panno Multi in Microfibra inumidito.

Risciacqua più volte il panno perché assorba lo sporco: dovrai evitare di spostarlo da un posto all’altro.

Lascia asciugare l’imbottitura all’aria aperta.

☑ Cosa non fare mai:
Non bagnare completamente l’imbottitura con acqua.

 

Macchie di crema solare o capi ingialliti dalla crema? No problem! Scopri come pulire le macchie di crema solare dai capi.

È arrivata l’estate e oggi ti voglio consigliare un trucco per una prova costume perfetta.

E se stai pensando: “Ma questo era un sito di pulizie, mo’ date anche i consigli dietetici?”

Ebbene… NO!

Guida Bio bucato

Il manuale per il BIO bucato perfetto

Per sapere sempre come fare la lavatrice per avere un bucato perfetto, pulito e igienizzato

Voglio consigliarti un modo speciale per salvare il tuo costume preferito, a prova di crema solare e rimuovere le macchie di crema solare.

Dimmi se anche tu ti sei ritrovata in questa situazione:

Vai in spiaggia, indossi il tuo bel costume e ti spalmi la crema protettiva…

Poi ti giri e vedi una bella spataccata di olio a decorare il tuo nuovo due pezzi.

Oppure…

Dopo aver messo in lavatrice le lenzuola del mare, stenderle e ritrovarle macchiate di rosso. O ancora, capi ingialliti senza motivi…

Se ti riconosci in almeno una di queste situazioni allora questo articolo fa per te.

I prodotti da avere per pulire le macchie di crema solare dai capi:

Hai capito bene, avrai bisogno dell’aiuto del sole, Tra un poco ti spiegherò perché.

Procedimento:

  1. spruzza sulle macchie GRINTA, prima agisci e meglio è;
  2. strofina a secco con SMACCHIETTA;
  3. lascia in ammollo il capo per qualche ora;
  4. risciacqualo con abbondante acqua a temperatura ambiente.
  5. A questo punto metti ad asciugare i tuoi capi al sole per almeno una giornata.
    Vedrai che con il passare del tempo le macchie gialle scompariranno lasciando il capo del colore naturale a cui lo avevi acquistato.

Attenzione all’acqua che usi:

L’ acqua molto dura o troppo ricca di ferro è da evitare, perché anche questa componente potrebbe far sì che il colore si trasformi da giallo ad arancione.

Quindi non usare l’acqua di casa se ha troppo ferro o troppo calcio

Come si generano questa macchie di crema solare?

La risposta veloce è che le macchie sono causate dai residui di crema sui capi.

Ed è la verità…

Ma allora perché quando cade la crema su un tessuto a volte compaiono le le macchie e altre volte no?

Perché alcuni costumi si macchiano e altri no?

La verità è che:

La crema causa la macchia ma quei bei segni gialli possono essere anche composti da:

1.     Gli antimicrobici contenuti nelle fibre dei tuoi capi;

2.     I metalli pesanti delle colorazioni dei tessuti;

3.     I filtri solari contenuti nelle fibre dei tuoi costumi;

4.     Sbiancanti di precedenti lavaggi.

Ad ogni lavaggio, specie se sei abituata ad usare sbiancanti o candeggianti, lasci residui sulle fibre e questi residui fanno reazione con le creme solari.

Come vedi il tema è ampio e complesso, e solo ad analizzare le cause puoi capire che non ci sia una soluzione adatta per qualsiasi caso.

Meglio prevenire: compra creme che non macchiano.

La prima cosa che puoi fare infatti è quella di acquistare le creme che dichiarano di non macchiare i vestiti.

Alcuni produttori hanno scoperto le cause di queste macchie ed hanno eliminato dalle loro formulazioni gli ingredienti che interagiscono con gli altri fattori che ti dicevo prima, e quindi le loro creme non macchiano, o perlomeno, magari non sono ancora sicure al 100% ma comunque hanno fatto un bel passo in avanti e lo possono dichiarare in etichetta.

Cosa non fare mai per pulire le macchie di crema solare dai capi

  • NON USARE LA CANDEGGINA PER RIMUOVERE LE MACCHIE DI CREMA SOLARE

A meno che tu non voglia creare un danno ancora più grande e trasformare la macchia da gialla a rossa, allora non ti sognare nemmeno di usare la candeggina (e se devo dirla tutta la candeggina inquina tanto te, la tua famiglia e l’ambiente, e a mio avviso sta bene negli scaffali del negozio). Se vuoi qualche consiglio su come sostituirla nella tua routine ti consiglio questo > articolo <

  • NON USARE  SBIANCANTI NATURALI PER RIMUOVERE LE MACCHIE DI CREMA SOLARE

Percarbonato e sbiancanti naturali non faranno assolutamente nulla, anzi, fissano quel bel giallo sul tessuto e non lo lasceranno mai più venir via.

I Floreali di Verdevero sono dei profumatori naturali ipoallergenici e in polvere che abbiamo ideato per profumare il bucato in modo ecologico e sostenibile.

Come ti spieghiamo qui la maggior parte dei profumatori per bucato, oltre ad essere sintetici e inquinanti per te e l’ambiente, sono la principale causa di allergie e dermatiti. 

I Floreali, invece, profumano tutta la tua casa e i tuoi abiti in modo naturale, ma non solo: puoi scegliere tu il profumo da aggiungere tra 7 profumazioni fiorite, e dosarli a piacimento, scegli tu quanto desideri profumare i tuoi vestiti! 

Vediamo adesso come utilizzarli al meglio, quali trucchetti adottare per farli profumare intensamente, cosa non fare mai e gli usi alternativi scoperti negli anni dalle nostre clienti! 

DOVE METTERE I FLOREALI VERDEVERO, OLTRE CHE NELLA VASCHETTA INSIEME AL DETERSIVO BEIPANNI

Segui questi semplici passi:

1. prendi i FloReali e spolverali bene spargendoli su tutto il fondo del cestello (Mi raccomando: non sopra e non in mezzo ai capi);

2. metti i capi nel cestello;

3. avvia il ciclo di lavaggio per un tempo minimo di 50 minuti e superiore ai 30 gradi.

LA REGOLA DEI 2/3:

Ricordati, inoltre, che per un lavaggio efficace devi seguire la regola dei 2/3.

Non devi quindi mai caricare la tua lavatrice per più di 2/3 del cestello, in modo che i FloReali possano avere spazio tra i vestiti per sciogliersi bene.

In questa maniera sei sicura di sciogliere i tuoi FloReali.

Non solo!
Questa regola è quella che ti permette di ottenere il massimo dal lavaggio: una lavatrice troppo piena non lava mai bene!

GLI USI ALTERNATI DEI FLOREALI VERDEVERO

IN ASCIUGATRICE

  1. In asciugatrice, ti basterà inserire la dose che preferisci in un sacchettino di stoffa, o un calzino spaiato.
  2. Controlla bene che non fuoriesca la polvere dalla trama, agitando e pizzicando un po’ il sacchetto/calzino.
  3. Fai un bel nodo.
  4. Puoi inserirli direttamente in asciugatrice assieme ai capi.

Puoi riutilizzare il sacchetto quante volte lo desideri, finché il profumo si esaurisce.

Una volta esaurito il profumo, puoi gettare la polvere dei FloReali direttamente nell’umido organico.

PROFUMO DI FIORI CON L’ASPIRAPOLVERE

Se vuoi che il profumo di fiori arrivi ovunque in casa tua, puoi versare un cucchiaino di Floreale sul pavimento e aspirarlo, continua poi ad aspirare normalmente: sentirai che fragranza di pulito fiorito! 

Puoi usare questa tecnica anche per profumare tappeti e divano, versandone un poco sulla superficie interessata e aspirando normalmente. 

PER LAVARE I PAVIMENTI

Quando lavi i pavimenti, versa un cucchiaino di Floreale nell’acqua calda di lavaggio, inzuppa in mocio o lo straccio e passa la tua casa al profumo di fiori! Rimarrà nell’aria per giorni. 

COME FARE SE RIMANE PRODOTTO NELLA VASCHETTA DELL’AMMORBIDENTE

Abbiamo riscontrato che, in alcuni modelli di lavatrice, mettendo il FloReale nella vaschetta dell’ammorbidente si forma un gel che non riesce a scendere.

Questo succede perché la vaschetta dell’ammorbidente non è adatta. 

Infatti:

  1. I Floreale hanno bisogno di tutto il ciclo di lavaggio per agire al meglio sui capi: il lavaggio ottimale consigliato ha una temperatura minima di 30/40° ed una durata minima di 50 minuti;
  2. Il profumo dura poco: il profumo non sarà bello persistente alla fine del lavaggio;
  3. I capi non risultano morbidi: la cellulosa del FloReale ha un effetto ammorbidente “meccanico”, significa che si gonfia e dilata le fibre rendendole più morbide.
    Se lo metti nella vaschetta dell’ammorbidente tuttavia, entra in azione troppo tardi e in questo modo i tuoi capi non hanno tempo di ammorbidirsi.

Ci sono certi tessuti che sembrano chiamare a sé le macchie, non trovi? Ecco la tua soluzione ideale! Il camoscio è un materiale elegante ma delicato, e una macchia di vino o di qualsiasi altro tipo su un divano in camoscio può sembrare una tragedia. Fortunatamente, con i giusti rimedi naturali, puoi rimuoverla senza danneggiare il tessuto. Scopri insieme a me come pulire un divano in camoscio in modo efficace e sostenibile!

Per eliminare le macchie dal camoscio, ti bastano pochi ingredienti naturali e facilmente reperibili:

  • Amido di mais o riso
  • Borotalco
  • Gomma para
  • Detersivo ecologico per piatti

La soluzione ecologica per sapere come pulire un divano in camoscio

Ora vedremo insieme le caratteristiche di questo problema e come fare per risolvere senza ammattire e senza comprare prodotti tossivi e nocivi.

Tipo di macchia:

Le macchie più frequente in un divano sono macchie di cibo o di liquidi di uso comune in casa. Qualsiasi sia la macchia, il problema è che penetra velocemente nel camoscio, creando aloni difficili da eliminare. Agire subito è essenziale per evitare che la macchia si fissi nelle fibre del tessuto.

Tempo necessario:

Il processo di pulizia richiede circa 30 minuti, tra l’assorbimento, la rimozione della polvere e il trattamento finale. Se la macchia è particolarmente ostinata, potrebbe essere necessario ripetere alcuni passaggi per una rimozione completa.

Tipo di tessuto:

La pelle scamosciata è un materiale poroso e delicato che richiede cure specifiche. La sua superficie vellutata può rovinarsi facilmente se trattata con metodi aggressivi o prodotti non adatti.

Impegno necessario:

Difficoltà 3 su 10. Sebbene il procedimento sia relativamente semplice, è importante seguire ogni passaggio con precisione per evitare di danneggiare il camoscio o creare aloni indesiderati.

Ingredienti che puoi usare:

  • Detergente ecologico per piatti
  • Amido di mais o riso
  • Borotalco

Procedimento per eliminare una macchia su camoscio

  1. Assorbi immediatamente il liquido:
    • Se la macchia è fresca, coprila subito con amido di mais, amido di riso o borotalco.
    • Lascia agire per almeno 15 minuti affinché la polvere assorba il liquido in eccesso.
    • Rimuovi la polvere con una spazzola morbida.
  2. Usa la gomma para:
    • Se rimane ancora qualche alone, strofina delicatamente la zona con gomma para o una semplice gomma da cancellare.
  3. Tratta la macchia ostinata:
    • Se la macchia persiste, mescola acqua e qualche goccia di detersivo ecologico per piatti (Amanì).
    • Usa uno spazzolino da denti per strofinare delicatamente la zona con movimenti circolari.
  4. Asciuga e ravviva il camoscio:
    • Tampona con un panno in microfibra asciutto per assorbire l’umidità.
    • Spazzola il camoscio con una spazzola specifica per ridare morbidezza e uniformità alla superficie.

Cosa non fare mai:

  1. Non lasciare che la macchia si asciughi sul tessuto: il vino può penetrare in profondità e diventare quasi impossibile da rimuovere.
  2. Non usare acqua in eccesso: il camoscio è molto sensibile ai liquidi e può macchiarsi ulteriormente.
  3. Non strofinare troppo forte: rischi di rovinare la texture vellutata del materiale.

Conclusione

Seguendo questi semplici passaggi, riuscirai a eliminare le macchie dal tuo divano in camoscio senza rovinarlo. La prossima volta che un bicchiere di vino si rovescia accidentalmente, saprai esattamente cosa fare per intervenire subito e in modo ecologico!

Hai mai provato questi metodi per pulire il camoscio? Condividi la tua esperienza nei commenti!

PS: vuoi altre idee per pulire le macchie di olio dal camoscio? Non disperare, ho scritto un altro articolo proprio su questo tema: la guida completa per pulire le macchie di olio dl camoscio.

Parliamo di Detersivi Naturali e autoproduzione, nello specifico di detersivo bucato.

Sì, perché chi si avvicina al mondo delle pulizie ecologiche solitamente fa parte di quelle persone super attente che decide di cambiare il proprio stile di vita a tutto tondo.

Non solo predilige scegliere la natura per il benessere dei propri capelli, della propria pelle, o della propria pancia, imparando a mangiare meglio.

Arriva un momento in cui ci si accorge che anche la nostra casa, i nostri indumenti e ciò che ci circonda necessitano di cure particolari, perché sono gli ambienti in cui teoricamente dovremmo tornare a trovare il nostro equilibrio, scaricare le tensioni e le schifezze della vita urbana, respirare aria fresca e pulita… naturalmente.

Ecco allora che cerca cerca, trovi i Detersivi Verdevero, o inizi a produrre a casa i tuoi primi saponi naturali.

Qui ti voglio dare una ricetta per fare da te il detersivo bucato, con ingredienti naturali che trovi nella sezione Detersivi fai da te di Verdevero.

DETERSIVO BUCATO FATTO IN CASA
Ricetta

Ti serviranno:

Come fare:

  1. inizia col grattuggiare il SAPONE VEGETALE in modo da avere delle scaglie facili da sciogliere;
  2. in una pentola capiente fai bollire l’acqua;
  3. spegni il fuoco e versa a poco a poco le scaglie di SMACCHIETTA;
  4. una volta sciolto bene, lascia riposare fino al completo raffreddamento.
  5. Aggiungi ora il CARBONATO, il sodio citrato e mescola accuratamente.
  6. Se decidi di volerlo profumare, questo è il momento giusto!
  7. Travasa il tutto in un vaso di vetro capiente, oppure in flaconi riciclati e ben lavati.

Ricordati che per profumare il tuo bucato puoi sempre utilizzare i FloReali Verdevero, solo non metterli in questa formula. 😉

Assieme a questo detersivo fatto in casa, ti consiglio comunque di utilizzare additivi come BioBianco Percarbonato, soprattutto se hai capi molto sporchi o macchiati, perché il potere pulente è comunque molto limitato, ma ottimo per quelle lavatrici che necessitano di dare una rinfrescata al bucato.

 

– Lo sapevi? –

C’è la falsa credenza che il Bicarbonato sia un disinfettante, e molte persone lo utilizzano per formulare detersivi.

In realtà, questa è una credenza popolare che è indispensabile smentire, soprattutto perché si tende sempre di più a fare lavatrici a basse temperature ed utilizzare queste formule per pulire i capi dei bambini, anche molto piccoli, pensando di salvaguardarli pienamente.

Il Bicarbonato, contrariamente a quanto si pensa, non è un disinfettante poiché non ha la caratteristica di eliminare i microorganismi quindi non usarlo per il tuo detersivo bucato fatto in casa.

Quello che fa è ostacolare lo sviluppo dei microbi e facilitarne la rimozione innalzando il livello del PH dell’acqua che utilizziamo per il lavaggio e rilasciando ioni di sodio.
Preserva dai batteri solo se in soluzione satura, per effetto della sua salinità, ma non ha questa proprietà se viene usato nel bucato o in lavatrice.
[Fonte: http://www.mammachimica.it/le-cose-da-non-fare/]

 

Ami i detersivi ecologici e vuoi sapere quali lo sono veramente? Scoprilo con queso video:

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Prosegue il viaggio nelle decorazioni natalizie fatte in casa, eco friendly: in questo post ci occuperemo di frutta secca e spezie

Pendenti di frutta essiccata e speziedecorazioni natalizie fai da te

Possiamo realizzare dei bellissimi pendenti di frutta secca e specie da appendere alle finestre o al nostro albero di Natale.

I frutti più indicati sono le arance e le mele, mentre la cannella si presta moltissimo per essere appesa:

  • tagliare fette di arancia e mela dello spessore preferito, meglio non troppo grosse;
  • mettere ad essiccare nell’essiccatore o in forno ventilato a 50 gradi;
  • formare un buco e appendere utilizzando un nastro natalizio come supporto.

La frutta andrà intervallata con la cannella, nastri e fiocchi, campanellini e qualsiasi altro materiale vi aggrada per abbellire la composizione.

È un’ottima idea fare un po’ di shopping nelle mercerie più fornite, dove sotto le feste natalizie è possibile trovare accessori davvero bellissimi!

Decorazioni con i fondi di bottiglia

decorazioni natalizie ricicloSe beviamo acqua o bibite gasate in bottiglie di plastica, possiamo tagliarne il fondo e utilizzarlo per creare sceniche decorazioni natalizie da appendere alle finestre.

Coloriamo i fondi con appositi colori resistenti alla plastica, gli acrilici sono molto adatti (ricordatevi che per pulire i pennelli servirà la trielina), applicatevi poi stelline, glitter e tutto quello che più vi piace.

Fate un buco sulla sommità dei fondi di bottiglia, quindi infilateli uno ad uno su un filo dorato o argentato per aumentare la suggestione natalizia.

Potete fermare un fondo dall’altro con un piccolo nodino e scegliere di distanziarli come più vi piace.

Albero di Natale con rami recuperati

Se siete degli amanti del recupero e non amate il classico abete, potete costruirvi anche l’albero di Natale!

Recuperiamo dei tronchi di media grandezza, perfetti quelli levigati dal mare: tentiamo di prenderne di diverse misure, dalla più grande alla più piccola, in modo da creare la classica piramide di Natale.

Possiamo poi verniciare i rami bianco natale, spruzzarli con della neve natalizia e appenderli al muro in casa, o fuori casa, ricreando appunto l’albero a forma di piramide.

Ad ogni ramo potremo appendere ciò che più ci aggrada; le decorazioni fatte con le nostre mani, palline classiche, luci natalizie e nastri.

Biscotti pan di zenzero come decori dell’albero

Infine tra le decorazioni homemade non possono mancare i classici biscotti pan di zenzero!ricetta biscotti pan di zenzero

Buoni da mangiare, ma anche molto belli da appendere all’albero.

Ecco la ricetta classica.

Omini di pan di zenzero

Per circa 30 biscotti

  • 420 g di farina 00;

  • 2 cucchiaini di zenzero in polvere;

  • 1 cucchiaino di cannella in polvere;

  • mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere;

  • mezzo cucchiaino di noce moscata in polvere;

  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio;

  • mezzo cucchiaino di cremor tartaro;

  • mezzo cucchiaino di sale;

  • 100 g di burro, ammorbidito a temperatura ambiente;

  • 100 g di zucchero;

  • 1 uovo;

  • 250 g di melassa.

Per la glassa

  • 2 albumi;

  • 2 cucchiaini di succo di limone;

  • 320 g di zucchero a velo.

Procedimento:

1. Mescolate insieme la farina con tutte le spezie, il bicarbonato, il lievito e il sale; mettete da parte.

2. Lavorate il burro con lo zucchero fino a quando il composto sarà chiaro e spumoso. Unite l’uovo e la melassa. Incorporate gradualmente il composto con la farina fino a quando saranno amalgamati. Dividete l’impasto a metà e formate due dischi. Avvolgeteli nella pellicola e mettete in frigorifero per almeno 2 ore e fino a 2 giorni al massimo.

3. Scaldate il forno a 180°C. Lavorando un disco alla volta, mettete l’impasto su carta da forno leggermente infarinata e stendetelo a 3-4 mm di spessore.

4. Ricavate le forme con un tagliabiscotti ed eliminate la farina in eccesso. Trasferite su teglie rivestite di carta da forno. Se preparate le decorazioni per l’albero, fate un forellino in cima ad ogni biscotto per metterci un fiocco quando saranno pronti.

5. Per biscotti più morbidi, infornateli per 8-10 minuti; se li volete più croccanti o da appendere all’albero, cuoceteli per 11-12 minuti.

Preparate la glassa:

1. in una ciotola capiente, montate gli albumi con il succo di limone;

2. unite lo zucchero a velo setacciato e sbattete ad alta velocità finché il composto è liscio e ben amalgamato;

3. la glassa va usata subito o conservata in un contenitore ermetico. Se non la usate subito, copritela con la pellicola o si indurirà.

4. Mettete la glassa in una tasca da pasticcere con la bocchetta piccola. In alternativa usate un sacchetto da congelazione tagliato nell’angolo.

5. Decorate i biscotti come preferite.

 

È un’attività che richiede tempo e concentrazione, ma farsi in casa le decorazioni natalizie, soprattutto se si hanno bambini, diventa un gesto per vivere il Natale ancora più intensamente con la propria famiglia.

decorazioni natalizie fatte in casa

Se belle sono costosissime: sono le decorazioni natalizie che in questo periodo spopolano in qualsiasi tipo di negozio.Spesso fatte in serie, soprattutto quelle a basso prezzo, ci comunicano un po’ di tristezza e poca originalità: ma non è Natale senza decorazioni!

Perché quindi non farsele in casa, tutte o una parte, con i propri figli, recuperando del materiale che avremmo buttato e sbizzarrendosi acquistando sfiziosi decori personalizzati nelle mercerie?

Decorazioni natalizie con i barattoli di vetro

I barattoli di vetro riciclati dalle marmellate, sott’oli, yoghurt… sono perfetti per creare delle decorazioni natalizie da regalare o da utilizzare per decorare la propria casa.

Un’idea è quella di rivestire i vasetti con colorati patchwork di carta colorata, foglie raccolte e quanto altro la vostra fantasia vi dice.

Infine, posizionate all’interno una piccola lampadina con la pila, per creare un effetto scenico.

Lanterne natalizie con luci di natale inutilizzate

decorazioni natalizie fatte in casa

Se avete delle luci di Natale colorate che non utilizzate più, potete inserirle all’interno di un vasetto di vetro capiente: il risultato saranno lanterne decorative natalizie davvero suggestive e belle anche come regalo.

Sempre su questo mood possiamo creare delle lanterne esterne:
recuperiamo dei barattoli di vetro, delle candele da inserirvi dentro, della vernice spray bianca, rossa e argento o decorazioni stick già pronte, delle catenelle o del filo sostenuto per appenderle esternamente.

Il procedimento è semplice:
applichiamo le decorazioni stick ai vasetti o spruzziamo la vernice a spruzzo come più ci piace, lasciamo asciugare.

Quindi inseriamo la candela all’interno e leghiamo la catenella o il filo alla bocca del vasetto.

Appendiamo all’esterno questa fila di lanterne accese nella notte della vigilia, tutte sulla medesima fila, ma ad altezze diverse per creare un effetto maggiormente magico.

Barattolo di vetro: un originale porta candele

decorazioni natalizie fatte in casa

Puoi decorare il tuo barattolino con nastri o con gli appositi colori per il vetro: poni dentro al tuo barattolo una candela e utilizzalo come decorazione per la tavola o per

l’ingresso.

Molto belle le pigne inserite all’interno dei vasetti di vetro, alle quali aggiungere delle lucette, dei glitter o dei nastri colorati di oro e argento a simulare un nido sul quale poggerete le pigne e la candela.

Come decori natalizi con la tecnica del decoupage

Decorando con la tecnica del decoupage, i barattolini, sia di plastica che di vetro, possono diventare originali decori per l’albero di natale: da alternare alle classiche palline.

La ghirlanda natalizia

decorazioni natalizie fatte in casa

È possibile realizzare una ghirlanda natalizia utilizzando delle pigne.

Occorre procurarsi delle pigne, dei colori acrilici nelle tonalità tipiche del Natale, della colla glitter e delle applicazioni natalizie, pennelli, trielina per lavare i pennelli, colla a caldo, un nastro che più ci piace.

Prima di tutto decoriamo le pigne a nostra fantasia, lasciamo asciugare.

Disponiamo poi la composizione di pigne, appunto a forma di ghirlanda circolare, e incolliamo una a una le pigne tra loro.

Lasciamo asciugare, leghiamo in alto il nastro facendovi un occhiello da utilizzare per appendere la ghirlanda.

Problema:

Sarà capitato anche a te, di indossare una maglietta bianca nel momento sbagliato: vicino al cioccolato. Ecco come risolvere.

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Maglietta di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Bagna subito il tessuto con acqua fredda, versaci sopra qualche goccia di detersivo per piatti ecologico e strofina.

Poi procedi con il classico lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare acqua calda che fissa la macchia.

 

Grazie alla marmellata di arance è tempo di ricordare il sole estivo gustando gli agrumi.

In questo periodo questi frutti color del sole ci proteggono dal freddo invernale sia fuori che dentro donandoci vitamine importantissime come la C.

Anche la marmellata di arance è davvero squisita, è la più conosciuta, ma le variazioni sul tema possono essere moltissime.

Marmellate gustose sono quelle miste di agrumi, mandarino, limone e arancia, kumquat, pompelmi e clementine, limone e arance sanguinelle, insomma c’è solo da liberare la fantasia e creare accostamenti, che non vi deluderanno.

Una delle marmellate classiche da preparare in inverno, è quella di arance di Siviglia, che ci stupiscono con il loro retrogusto amaro addolcito dalla cottura con zucchero.

Vediamo come prepararla in casa.

Ingredienti per 5-6 vasi di marmellata da 450 gr.

  • 1 kg di arance di Siviglia;
  • 75 ml di succo di limone;
  • 500 gr di zucchero di canna biologico (Mascobado).

Preparazione

  1. Lavare le arance, togliere il picciolo e tagliarle a metà.
  2. Spremerle e mettere da parte il succo.
  3. Con un coltello affilato tagliare a striscioline sottili la scorza e la parte bianca;
  4. riporle in una ciotola con il succo di limone e 2,5 litri di acqua.
  5. Lasciare in infusione per almeno una notte, fino a 24 ore se il tempo ve lo permette.
  6. Trasferire quindi il composto in una pentola capiente, portare ad ebollizione, coprire con coperchio e lasciare cuocere a fuoco molto lento per due ore, fin a quando la scorza non si sarà ammorbidita.
  7. Trascorso questo tempo, incorporare lo zucchero e il succo di arancia, mescolate bene e fatelo assorbire in modo omogeneo.
  8. Fare bollire per ulteriori 20-25 minuti fino a che il composto si sarà addensato.
  9. Spegnere e fate riposare circa 5 minuti, invasate la marmellata in vasetti previamente sterilizzati, tappate con tappi nuovi, rovesciare il vasetto e attendere che si sia completamente raffreddata prima di capovolgerlo e riporlo in dispensa.

Si consuma entro due anni.

Come faccio a capire se il mio composto si è addensato?

Un metodo molto efficace consiste nella prova del piattino: mettere un cucchiaino di marmellata su un piattino, farla raffreddare. Quella che otterrete sarà la consistenza che avrà la vostra marmellata.

Problema:

Le belle giornate autunnali con i bimbi in casa ti fanno venire voglia di dolcezze?

Io se penso alle dolcezze penso a quelle al cioccolato che fa mia moglie, e anche agli impiastri dei miei piccoli.

La soluzione ecologica:

Aceto e acqua al 50%, strofinare, risciacquare e mettere in lavatrice.

⚛️ Tipo di macchia:

Macchie di cioccolato secche.

🕝Tempo necessario:

10 minuti per pretrattare + normale lavaggio in lavatrice.

👚 Tipo di tessuto:

Maglietta di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Aceto, acqua, detersivo ecologico per bucato.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

In una bacinella prepara una soluzione al 50% di aceto e acqua, immergi il tuo capo di cotone colorato, strofina bene, risciacqua e metti in lavatrice con detergente ecologico.

☑ Cosa non fare mai:

Non usare candeggianti.

Hai un’intolleranza alimentare al nichel e vorresti essere più attento al cibo che introduci nel tuo organismo? Certe volte ti senti male dopo aver mangiato e non riesci a capire quale sia il motivo?

Semplicemente ci tieni alla dieta e preferisci conoscere al meglio gli alimenti che mangi e i loro contenuti?

Sicuramente allora ti sarà utile avere tutte le informazioni da sapere riguardo al cibo contenente nichel, un argomento spesso poco trattato e sottovalutato, ma che in realtà risulta essere davvero rilevante.

(altro…)

Hai un negozio e vuoi rivendere i nostri prodotti?
COMPILA IL FORM, TI RICONTATTIAMO NOI!