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I consigli dell’Asuc per il cambio stagione

Immagine di abiti appesa ad un guardaroba
Immagine di abiti appesa ad un guardaroba

I consigli dell’Asuc per il cambio stagione

C’è il sole, l’aria è frizzante, i fiori trattengono a stento le proprie gemme alla primavera e voi… Chiuse in camera con l’ossessione delle tarme e un letto straripante di abiti da riporre. Non perdetevi d’animo, mettete un sottofondo di buona musica (è fondamentale per lo spirito) e via ai lavori.
Indumenti: che siano tutti puliti e inodori; le tasche svuotate di tutto: una carta di caramelle o un fazzoletto dimenticati stuzzicherebbero la voracità delle tarme. Spazzolate l’interno dei risvolti dei pantaloni, ricettacoli di polvere e minuscoli frammenti di cibo.
Manutenzione: il cambio di stagione è anche il momento ideale per dare un’occhiata a orli, fodere, occhielli e bottoni intervenendo dove è necessario.

Capi in pelle: è consigliabile passarli con un panno inumidito solo di acqua fredda. Alcuni consigliano l’aggiunta di latte: asciugandosi, opacizza i capi.

Camoscio: per sua natura molto delicato, va trattato usando spesso l’apposita spazzola con setole di para anche quando lo si indossa, e fatto lavare non più di una volta all’anno.

Calzature: se necessario, fate sistemare tacchi e suole, pronte all’uso; pulitele, lucidatele e riponetele con le apposite forme o con le punte imbottite con fogli di giornale appallottolati. Le scarpe di vernice vanno lucidate prima con un batuffolo intriso d’olio d’oliva, poi con un panno di lana.

Pulizia dell’armadio: lavate gli interni con uno panno imbevuto d’acqua e una goccia di detersivo per piatti (uno sgrassante fenomenale); fate areare per qualche ora e, una volta asciutto, passate l’aspirapolvere negli angoli di ripiani e cassetti. Se l’armadiatura, vecchia o d’epoca, presenta all’interno delle asperità che potrebbero danneggiare i capi, foderatela con della carta (non autoincollante, ma fissata con puntine da disegno). In caso contrario, lasciate l’interno sfoderato: eviterete che si annidino bestioline indesiderate tra foglio e ripiano.

Infine, altri due consigli: tenete sempre a portata di mano due maglioni passe-partout, di due pesi diversi, utili per improvvisi sbalzi di temperatura; nel caso in cui alcuni indumenti vi sembrassero ormai datati, riponeteli ugualmente perché la moda ha memoria lunga! Tutto torna e i modelli del passato, anche recente, potrebbero trasformarsi in un vintage decisamente invidiabile.

Fin qui, direte, che c’è di nuovo? Dove stanno i trucchi? E i consigli così preziosi? Eccovi accontentate. Alzate un po’ il volume della musica, pronte a tuffarvi in un mondo di profumi.

Volete un antitarme efficace che non sia né canfora né naftalina? Allora ricorrete alle apposite tavolette di legno di cedro, non trattato, o di cembro (conifera simile al pino montano). In alternativa, mischiate fettine d’arancia e di limone (fresche, non essiccate) a chiodi di garofano, mettete il tutto in sacchettini di tulle (quello dei confetti, per intenderci) o in un gambaletto di nylon spaiato o in un fazzoletto di cotone, e appendeteli all’asta portagrucce. Nei cassetti o nelle scatole dove avrete riposto guanti, sciarpe e cappelli, usate lo stesso genere di sacchetti ma riempiti di lavanda e foglie di alloro (ottime tarmicide). Se poi l’armadio vi piace profumato come una serra, magari proprio di quell’essenza che tanto vi garba, ricorrete ai sacchetti aromatizzati. Sandalo, vaniglia, caprifoglio, lavanda e gelsomino, come pure rosmarino, pompelmo e geranio. Non c’è che l’imbarazzo della scelta anche tra le essenze e gli oli essenziali: poche gocce su un batuffolo di cotone, posto in cassetti, ripiani e vani profumerà a lungo armadio e abiti.

A cura dell’Associazione Uomini Casalinghi

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