Uno degli usi del percarbonato di sodio è quella di essere una sostanza dalla spiccata funzione igienizzante e sbiancante.
Naturalmente tutto questo è di grande aiuto quando parliamo di una delle azioni più comuni all’interno delle nostre case: la pulizia del bucato.
Ecco dunque tutte le indicazioni per sfruttare al meglio le sue potenzialità e per evitare danni ai tessuti e ai materiali!
Usi del Percarbonato di sodio: il bucato in lavatrice
Il percarbonato di sodio è perfetto per il bucato lavato in lavatrice. Basta aggiungere alla vaschetta dell’elettrodomestico un cucchiaio di cristalli o polvere, insieme al detersivo e all’ammorbidente.
La potenza pulente di questa molecola rende possibile abbassare la temperatura di lavaggio a 45-50 gradi, risparmiando notevolmente in fatto di energia elettrica.
Questo tipo di prodotto può essere usato su tutti i tessuti bianchi, color melange o colorati chiari ad eccezione delle sete, del lino, dei pellami e della lana: per questi articoli è meglio scegliere un detergente dedicato e più specifico, con formule meno aggressive e che evitano il loro danneggiamento.
L’assenza di attivi allergeni come i coloranti e i tensioattivi lo rende perfetto per il bucato degli abiti e della biancheria dei bambini o delle persone che soffrono di eczemi e orticarie. La perfetta igienizzazione ottenuta con il percarbonato di sodio viene in aiuto se si è scelto di usare pannolini lavabili oppure per lavare la biancheria e gli asciugamani di chi ha sofferto di qualche infezione recentemente, per evitare che i germi rimangano intrappolati sui tessuti e possano veicolarsi ad altre persone della famiglia.
Percarbonato di sodio il bucato a mano
Anche il bucato lavato a mano può essere fatto con il percarbonato di sodio. La proporzione della mistura è la stessa: un cucchiaio da cucina raso per ogni bacinella in cui si lasceranno in ammollo i capi, acqua tiepida o leggermente calda e detersivo nelle quantità abituali.
La delicatezza del prodotto non è dannosa per i tessuti, ma è sempre bene utilizzare guanti di gomma quando si strofinano i vestiti nella bacinella.
Come pretrattare le macchie
Il commercio sono famosi ormai da anni sgrassatori, igienizzanti e smacchiatori per i tessuti a base di “ossigeno attivo”: si tratta proprio di prodotti al percarbonato di sodio!
La dicitura con cui vengono commercializzati è stata scelta perché dalla reazione dei cristalli con l’acqua si libera, per l’appunto, ossigeno: una delle molecole antibatteriche, antivirali ed antifungine più efficaci che ci siano sui tessuti e le superfici.
Capita che un abito sia macchiato in modo apparentemente irrimediabile, e che il primo lavaggio non abbia ottenuto l’effetto sperato: vino rosso, sugo, erba e caffè possono davvero diventare ostinati sui vestiti, senza parlare poi dell’unto, che spesso lascia un alone opaco e scuro sui tessuti anche dopo lavatrici ad alta temperatura.
L’ideale in questo caso è pretrattare con il percarbonato di sodio: la liberazione di ossigeno dovuta all’interazione con l’acqua causa la formazione di piccole bolle, che “smuovono” la macchia e ne facilitano moltissimo l’eliminazione.
Puoi agire in due modi:
- Prima inumidisci l’abito, poi spargi un cucchiaino di percarbonato di sodio sulla macchia. Lascia agire 10/20 minuti e poi procedi con il lavaggio consueto.
- Stendi il tessuto e versa sulla macchia una pasta creata con percarbonato di sodio e qualche goccia d’acqua. Puoi anche usare una spazzolina per far penetrare più facilmente il detergente nelle fibre. Dopo 10/20 minuti di attesa puoi lavare come d’abitudine il capo.
Bonus: pulizia della lavatrice
Il percarbonato di sodio ha fortissime proprietà igienizzanti non solo sugli abiti ma anche sull’elettrodomestico usato per la loro pulizia: la lavatrice.
Un lavaggio a vuoto con la vaschetta riempita di sapone e percarbonato di sodio (le stesse proporzioni, un cucchiaio di cristalli per tappo di detersivo) la renderà splendente, igienizzata e priva di odori che si potrebbero trasmettere ai panni.