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Ho compreso veramente quanto inquinamento produciamo con i pannolini usa e getta quando è nata mia figlia Iris.

Un giorno sì e uno no mi ritrovavo con un sacchetto pieno di pannolini da buttare. Senza parlare del problema del cattivo odore da gestire in casa. 🙂

Giulia inoltre aveva la sensazione di mettere un sacchetto di nylon sulla pelle della nostra bimba.

In pochi giorni siamo passati ai pannolini lavabili, così… senza tanti indugi.

Abbiamo scoperto che i pannolini lavabili non sono di così difficile gestione come invece pensavamo.

Se anche tu hai scelto la via del pannolino lavabile ti occorrono alcune informazioni su come come lavare i pannolini lavabili per non incorrere in spiacevoli inconvenienti come:

  • rovinare il pannolino, se il lavaggio e l’asciugatura sono errati, infatti, gli elastici potrebbero indebolirsi e il pannolino perdere, ma il tessuto potrebbe anche prendere un cattivo odore.
  • lasciare residui irritanti sulla pelle del tuo bambino, usare i detersivi sbagliati potrebbe lasciare sulle fibre sbiancanti ottici, profumi e allergeni che creano arrossamenti alla pelle delicata del bebè.
Q

Come lavare i pannolini lavabili quindi?

1. La scelta del detersivo giusto per lavare i pannolini

Utilizza solo prodotti ecologici e molto delicati. Prediligi i detersivi certificati e, quindi, con tensioattivi di origine vegetale. I detersivi ecologici sono molto concentrati, per cui attieniti alle quantità indicate nelle etichette che, solitamente, sono molto limitate.

2. La temperatura di lavaggio

Il lavaggio a 40° è sufficiente per lavare BENE il pannolino lavabile. Vi sono degli inserti, in modo particolare quelli in microfibra, che possono essere lavati a 60 gradi, ma non le parti esterne con gli elastici contenitivi che si deteriorano a causa delle temperature troppo alte o del sovraccarico di detersivo. Ogni mese eseguite un lavaggio dei soli folder assorbenti a 60°. Centrifugare al massimo a 1000 giri.

3. Ammorbidente SI, ammorbidente NO

Tutti gli ammorbidenti petrolchimici possono danneggiare gravemente il pannolino: ti consiglio quindi di non utilizzare questo prodotto SE petrolchimico.

Al suo posto puoi optare per una di queste due opzioni:

  1. impiegare l’ Acido Citrico in soluzione al 15% (150gr in un litro di acqua demineralizzata, o 200 gr in acqua del rubinetto). Si utilizza una volta diluito mettendo 100 ml di prodotto nella vaschetta dell’ammorbidente della lavatrice.
    La soluzione a base di acido citrico fa sì che il calcare non si depositi negli elastici rovinandoli e non si depositi nelle fibre rendendole dure.
  2. usa un ammorbidente naturale studiato appositamente per non lasciare residui sulle fibre. Io ti consiglio SOFì Di Verdevero.

Se vuoi profumare i tuoi pannolini ti sconsiglio l’uso di oli essenziali, irritanti e pieni di allergeni che possono irritare la pelle del bambino.

La soluzione migliore sono i FLOREALI di Verdevero. I profuma bucato naturali SENZA ALLERGENI.

4. Come igienizzare durante il lavaggio dei pannolini

Non utilizzare prodotti di pulizia e disinfettanti a base di alcool, solventi, sbiancanti o abrasivi (come candeggina, ammoniaca, perborato).

Consigliato invece l’utilizzo del bicarbonato per aumentare il potere lavante del vostro detersivo, mentre per sbiancare e igienizzare gli assorbenti interni perfetto da utilizzare è il percarbonato.

  • In lavatrice: aggiungere un cucchiaio di percarbonato al detersivo ecologico in vaschetta.
  • A mano: fate una pappetta con acqua e percarbonato e passatela sulle macchie ostinate dei vostri folder (non utilizzare su materiale sintetico) di cotone o microfibra, lasciare agire, quindi procedere al normale lavaggio.

Per pannolini colorati e particolarmente delicati ti consiglio di usare BIOBIANCO di Verdevero, attivo già a basse temperature.

5. Come lavare i pannolini lavabili in caso di popò?

Se il tuo piccolo ha fatto la popò, togli il grosso buttandolo nel gabinetto aiutandoti con una spazzola da bucato, poi con l’aiuto di acqua fredda risciacqua velocemente e strofina direttamente sopra l’assorbente il sapone naturale vegetale SMACCHIETTA, riponi nel bidone porta pannolini fino al momento del bucato (consigliamo di lavarli ogni due giorni al massimo).

Per allungare la vita dei tuoi pannolini:

* appena usciti dall’asciugatrice non distendere gli elastici finché il pannolino non è tornato “freddo”.
* appena usciti dall’asciugatrice evita di allacciare e slacciare i bottoni finché il pannolino non è tornato “freddo”
* non asciugare gli inserti di bambù direttamente sul calorifero per evitare che si irrigidisca troppo: è preferibile utilizzare uno stendino ponendolo in prossimità del calorifero o della stufa, ma non direttamente su di esso.

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La Pasqua deve essere una festa anche per gli animali.
E così Lav – Lega Antivivisezione – sostiene la campagna #SalvaUnAgnello promossa da Thegreenplace, un rifugio per animali liberati creato dal fotografo Marco Biondi a cui due anni fa, proprio LAV, ha affidato un gregge di pecore e capre provenienti da un sequestro.
La campagna ha l’obiettivo di fermare la strage di agnelli e capretti che si consuma ogni anno in coincidenza con la Pasqua: obiettivo che quest’anno e’ stato suggellato da una campagna sostenuta da personaggi famosi. Daniela Poggi, Claudia Zanella, Anna Ammirati, Daniela Martani, Loredana Cannata, Diana Del Bufalo, Maria Grazia Capulli, Giovanni Baglioni, Lodovica Mairè Rogati, Alessandra Celletti, Nunzio Fabrizio, Nora Lux, Cristian Stelluti ci hanno, infatti, messo la faccia.

A Pasqua fai un sacrificio, non uccidermi“, così recita la campagna sostenuta tra gli altri anche da Animal Equality, che ha già prodotto risultati davvero non trascurabili: alla vigilia della Pasqua 2013 si e’ registrata una flessione del 40%, dato che arrivava a – 48% nel 2014.
Sempre meno italiani mettono in tavola cuccioli di pecora e capra per festeggiare la Pasqua.
Gli attivisti di Animal Equality avevano esposto i retroscena sulla vita vissuta da agnelli e capretti in prossimità della Pasqua, per conoscere e far conoscere cosa accade durante la produzione di carne. Potete vedere il video a questo link

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>>>Scarica il mio ebook con questo e altri 35 cleaning hacks..

Per avere una cucina pulita e igienizzata non occorre acquistare tutti quei prodotti chimici che inquinano.

Per avere una bella cucina pulita, munisciti di bicarbonato di sodio.

Vuoi scoprire tre ricette facili facili? Eccole qui!

Lavare i piatti

Se i piatti li lavi a mano è buona norma: a- riciclare i limoni spremuti e metterli nell’acqua dove si laveranno i piatti; b- versarvi anche 1 cucchiaio di bicarbonato per una detersione sicura.
È altrettanto importante lavare bene frutta e verdura: immergete i vostri frutti della terra in una soluzione di acqua e bicarbonato per 10 minuti, poi sciacquate. E non dimenticate di pulire bene utensili, lavelli e piani di appoggio: passate una pasta di acqua e bicarbonato, 3 parti di prodotto e 1 di acqua, sulla superficie da pulire, sugli utensili utilizzati.

Scarica il mio ebook sui trucchetti ecologici.

Via le macchie di cibo dal forno (anche a microonde)

Prodotti da forno addio! Per eliminare le tenaci tracce di cibo e unto nel forno, anche in quello a  microonde, impastate tre parti di bicarbonato e una d’acqua e, a forno freddo, sfregatela sulle superfici interne, sulle pareti e sulle griglie con l’aiuto di una spugnetta, meglio se in microfibra.
Quindi risciacqua e asciuga. Ottimo escamotage anche per eliminare i cattivi odori.

Pentole incrostate

Per rimuovere le incrostazioni leggere da pentole e padelle, una volta raffreddate, versate del bicarbonato direttamente sulla loro superficie. Aggiungete acqua calda e lasciate agire per una quindici minuti, quindi procedete al lavaggio. Se invece le incrostazioni sono più tenaci, miscelate tre parti di bicarbonato e una d’acqua, sfregate questa crema sui residui di cibo con l’aiuto di una spugnetta, lavate come d’abitudine.

Trova questo e altri 35 trucchetti nel mio ebook sui trucchetti più efficaci per pulire casa bio ;)..

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Le cose semplici sono davvero le più efficaci: ma spesso sono anche quelle che passano inosservate. Avreste mai pensato che la fuliggine della stufa si può pulire con un ingrediente semplicissimo e low cost?
In commercio esiste, infatti, un prodotto straordinario, il carbonato di sodio, altresì chiamato soda da bucato, un sale alcalino, perfetto per igienizzare e sgrassare il bucato, ma non solo!

Il carbonato di sodio, rimuove il grasso e, in genere, lo sporco molto difficile proprio come la fuliggine dalle superfici.
Ha un ph 9, quindi si consiglia di maneggiarlo con cura e non mischiarlo con ingredienti acidi, come acido citrico o aceto.

Per pulire il vetro esterno della stufa di casa ad accumulo di calore (qua vogliamo essere ecologici al 100%), abbiamo autoprodotto un detersivo sgrassante eccezionale, in questo modo:

in un secchio abbiamo versato 3 litri di acqua…
… e vi abbiamo aggiunto 2 cucchiai da minestra di carbonato di sodio.
Abbiamo mescolato accuratamente;
con un panno in microfibra appositamente dedicato alla pulizia della stufa, abbiamo pulito il vetro e la fuliggine accumulata e’ ‘scomparsa’ in un batter d’occhio!

Mi viene da pensare che il carbonato di sodio che puoi acquistare qui possa andare bene anche per pulire il grasso del forno: prossimo esperimento di cui vi parleremo!

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Un giorno parlando con un’amica mi ha confidato un segreto del quale un po’ si vergognava: non riusciva a pulire adeguatamente il box doccia.
Diceva che sui vetri, ma anche negli angoli della doccia, rimanevano quegli orribili aloni di calcare! Le aveva provate proprio tutte, mi disse (almeno così credeva!): prodotti inquinanti per noi e l’ambiente.
Il mio primo pensiero e’ stato per quel poveretto/a che si e’ fatto la doccia subito dopo la pulizia con tali prodotti: chissà quali e quanti fumi non troppo salutari si sarà respirato mentre si coccolava sotto il ticchettio dell’acqua bollente…

Q

Acido citrico: pulire il calcare del box doccia

Non ci crederete, ma la mia amica non conosceva l’acido citrico, nonostante lei sia una persona molto attenta all’ambiente e soprattutto alla scelta di prodotti alimentari bio ed eco.
Ma l’acido citrico le era sconosciuto! Così, quando le ho comunicato che poteva risolvere i suoi problemi di calcare nel box doccia con l’acido citrico, il suo volto si e’ illuminato!

Ecco che cosa le ho consigliato:

– Prendere 1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, ma se in casa hai un deumidificatore o condizionatore, puoi usare quella);
– 200 gr di acido citrico
– 1 etichetta e una penna
flacone per autoproduzione con spruzzino

Sciogli, mescolando accuratamente, l’acido citrico nell’acqua e travasa il tutto nello spruzzino: etichetta il flacone scrivendo “anticalcare a base di acido citrico“.
Sì perché quello che hai appena autoprodotto è un potente anticalcare che non ti farà affatto rimpiangere i peggiori prodotti chimici della grande distribuzione!

Come si utilizza l’anticalcare a base di acido citrico

Spruzzare la soluzione sul box doccia, lasciare agire qualche minuto, quindi risciacquare accuratamente.
L’acido citrico e’ ecologico, non inquina e con 8 euro (prezzo medio al chilo) potrai autoprodurre circa 6 litri di anticalcare! 

Il sedano rapa scarsamente conosciuto e dall’aspetto poco invitante ci regala le medesime proprieta’ e i medesimi benefici del sedano comune ma con un sapore piu’ intenso

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La torta al cacao soffice con caffè e fragole (ricetta vegana) con il segreto naturale: l’acqua calda nell’impasto che la rende soffice e leggera per diversi giorni

La torta al cacao soffice non è una novità ma qui Camilla Santi la pasticcera della pasticceria Dolci Pensieri presenta una ricetta con il segreto: come far rimanere soffice la torta al cioccolato veganaanche per diversi giorni

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Abbiamo ritrovato in una credenza delle vecchie brioches e non sappiamo cosa farne? Niente paura, ecco qualche idea per non sprecarne neanche una

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