detersivi in fogli: perché evitarli

Detersivi in Fogli: Perché Verdevero Sceglie la Sostenibilità Autentica

Ho deciso di prendermi qualche minuto per rispondere a una domanda che negli ultimi mesi mi arriva in maniera costante: perché non fate detersivi in fogli, in pastiglie, in capsule…?

La risposta è semplicissima e a dire il vero se l’è data direttamente l’ultima cliente che mi ha posto questa domanda sul gruppo “Come pulire qualsiasi cosa con Verdevero” qualche giorno fa:

Sono prodotti di grande fascino, ma non risolvono nessun problema nello specifico.

Riducono l’uso di plastica? O meglio lo fanno più di quanto non faccia un normale detersivo ecologico per il quale puoi acquistare la ricarica per il refill del prodotto?

Da anni in Verdevero abbiamo introdotto due progetti molto importanti con lo scopo di eliminare la plastica monouso dai detersivi:

  1. Addio plastica monouso.
    Per ogni nostro detersivo esiste la pratica ricarica in tanica da 4 litri oppure in carta riciclabile
    Significa che se acquisti ad esempio un Floreale nel suo barattolo salva freschezza da 200 grammi, potrai successivamente ricaricarlo acquistando la busta ricarica da 800 grammi in carta riciclabile e con chiusura salvafreschezza.
    Significa che se acquisti un flacona da 1000 ml di Beipanni, potrai fare il refill con la pratica tanica ricarica ZEROSPRECHI® e continuare a riusare il flacone originale all’infinito.
    In pratica hai azzerato la plastica monouso, la vera causa dell’inquinamento da plastica.
  2. Servizio di VuotoarenderWeb.
    Significa che puoi sempre renderci le taniche ricarica ZEROSPRECHI® e noi le puliamo e le riempiamo nuovamente dando alla plastica nuova vita.
    È questo il modo migliore per utilizzare la plastica e anche il primo principio per la riduzione di questo rifiuto.
    Forse non lo sai, ma il simbolino del riciclo ♻️ ha un significato preciso, ognuna delle 3 frecce che lo compongono corrisponde a una “R”: Reuse, Reduce, Recycle. E il primo principio è proprio Reuse=riusa. Non lo stiamo forse facendo bene?

Perché posso dirti quello che ti sto dicendo, posso continuare a non fare detersivi in fogli e perché sono così tranquillo nel sostenere la mia visione?

Per rispondere ti racconto 2 storie andate a finire male…
Lo so che nel mondo in cui stiamo vivendo siamo allarmati ogni giorno da mille preoccupazioni e da nuovi problemi quotidiani che sembrano ogni giorno quelli che porteranno l’umanità al collasso.
E quella della plastica è una vera problematica seria, ma risolverla con una trovata di marketing non è la soluzione, la soluzione è il comportamento virtuoso di ogni singola persona.
Non è stato il detersivo alla spina la soluzione, anche se qualche anno fa sembrava che lo sarebbe stato… Non sono state le ricariche di detersivo e non sarà nemmeno il detersivo in fogli o in busta.

Storia triste #1 sui detersivi in fogli
Nel 2011 un mio amico “detersivaro” inventò la soluzione al male della plastica creando il primo distributore automatico per detersivo liquido: tu andavi al supermercato (supermercato, non ho scritto “piccolo negozio bio”, era proprio inserito nella Grande Distribuzione Organizzata) portavi con te il tuo flacone vuoto e con una monetina riempivi il tuo flacone di detersivo senza creare nessun rifiuto di plastica.
Oggi potrei farti vedere una foto degli impianti di detersivi alla spina del mio amico disposti in bella mostra e tutti impolverati nel magazzino della sua azienda. E quando iniziò tentò in tutti i modi di convincermi ad usarli per distribuire anche i detersivi Verdevero. Funzionò per un periodo, poi andò tutto a morire.
Il motivo? Puoi cambiare una piccola parte del comportamento di una persona, ma non puoi stravolgere la sua routine, altrimenti ritorna nella vecchia modalità.
E alla gente non viene in mente di partire per la spesa con la borsa piena di flaconi vuoti da riempire di detersivo. O per essere più precisi: solo pochi temerari riescono a ricordarsi di passare per casa, prendere i flaconi vuoti di detersivo, se ancora sporchi risciacquarli, asciugarli, metterli in borsa, partire per fare la spesa, andare davanti al distributore del detersivo alla spina, ricaricare il suo flacone, richiuderlo, pulirlo perché di sicuro qualche goccia è fuoriuscita, continuare a fare la spesa e poi darsi una pacca sulla spalla perché ha risparmiato dall’inquinamento un flacone di plastica che se lo avesse buttato nella raccolta differenziata avrebbe generato ZERO inquinamento.

Storia triste #2
Nel 2016 abbiamo realizzato Lemontrì, il primo anticalcare 3 in 1 ecologico a base di acido citrico.
Nel 2017 abbiamo realizzato il barattolo ricarica di Lemontrì. Un barattolino di polvere cristallina dal profumo di limone.
Bastava prendere 2 misurini, inserirli nel barattolo vuoto di Lemontrì pronto all’uso e aggiungere acqua. Facile vero?
Peccato che poi puntualmente i clienti ci scrivessero che:
La polvere non si è sciolta completamente e usandolo con lo spruzzatore si è intasato e adesso non nebulizza più;
Il prodotto dopo qualche giorno cambiava di odore a causa del fatto che l’acqua del rubinetto contiene per sua natura sostanze diverse dall’acqua: calcare, ferro, minerali di vario genere;
Il prodotto fatto in casa non era più performante come il prodotto acquistato già pronto all’uso.
Inutile dire che Lemontrì ricarica in polvere non esiste più anche se una piccola percentuale di clienti lo riacquisterebbe. Sì, perché la maggior parte delle persone alla fine riordinava il flacone già pronto all’uso.
Ed è lì che abbiamo deciso di realizzare la tanica ricarica ZEROSPRECHI di Lemontrì. Ora ricarichi il falcone con la tanica ricarica e quando finisce la tanica ce la rendi con il servizio di vuoto a Renderweb. Zero plastica monouso.

Cosa serve davvero fare… Altro che detersivi in fogli…

Ingredienti 100% naturali: è questo il vero sforzo per non inquinare.
Accertarsi che gli ingredienti del detersivo che usi siano davvero ecologici e a basso impatto ambientale.
E se vogliamo fare questo cambiamento tutti insieme, e ripeto TUTTI INSIEME, perché non bastiamo noi 4 ecologisti a fare un vero cambiamento ma serve che tutti cambino comportamento e abitudine, allora bisogna che il cambio di paradigma richieda poco sforzo.
Serve che le persone possano usare un detersivo ecologico “VERO” con la stessa facilità con cui ora usano la candeggina.
Serve che le persone ottengano lo stesso risultato della bomba petrolchimica che stanno usando da anni ma con un detersivo ecologico facile da usare, pratico e che non inquina.
E vari detersivi in fogli, polvere, ricarica, ecc. a mio modo di vedere non hanno queste caratteristiche per ora.
Sono pronto a cambiare idea non appena troverò la formula “che funziona”.
Vedere le recensioni per credere. 😉

detersivi in fogli

Smettila di farti prendere in giro dalla pubblicità e dalla trovata del momento che ti promette di risolvere con un metodo magico il problema della plastica.
Prenditi le tue responsabilità senza cercare scorciatoie inutili che arricchiscono solo poche persone che fanno danni enormi all’ambiente mentre ti fanno credere di fare del bene alla natura.

Mi sto riferendo ai fantastici e fantasmagorici “foglietti di detersivo per bucato” che:

Ti promettono di eliminare la plastica

Ti promettono di non inquinare inutilmente

Ebbene…

Se è vero che il packaging è “green” il contenuto è tutt’altro.

Leggi tra gli ingredienti e troverai scritto: PVA, Alcol polivinilico, polyvinyl Alcohol.

Significa MICROPLASTICA.

Si, microplastica versata direttamente in mare o nell’oceano.

E se stai pensando: “si però tutta l’acqua finisce prima ai depuratori che purifichino, trattano, ecc ecc… allora leggi queste poche righe qui sotto e ti renderai conti che pensare così è una cavolata.

Le attuali regole sul trattamento dei rifiuti da parte dei depuratori non prevedono il trattamento di rifiuti come le microplastiche presenti in detersivi e cosmetici e questi rifiuti insufficientemente o poco degradati nei depuratori vengono rilasciate nei fiumi e raggiungono mari e oceani in grande quantità tramite i corsi d’acqua.

Il Mediterraneo, ad esempio ha un inquinamento documentato con diversi tipi di microplastiche.

Le seguenti percentuali sono calcolate su particelle campionate> 700 μm6 :
• 0,3% di PET
• 1,2% di PVA
• 16% di PP
• 52% di HD-PE

Il rilevamento di particelle di PVA è allarmante, dal momento che il PVA è considerato (bio) degradabile ma non lo è. (Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5120331/)

Il PVA non è biodegradabile. AMEN.

Hai capito bene!

Usi un detersivo che ha come scopo eliminare la plastica che in realtà è fatto di microplastica e rilascia una quantità di inquinamento mostruoso e dannoso visto che poi te lo ritrovi nel piatto.

Come?

La microplastica rientra nella catena alimentare tramite i pesci, che sono costretti a mangiarsela, e poi tu te la ritrovi nel piatto.

Bello vero? Alla faccia dei fogli ecologici che combattono la plastica perché hanno la confezione in carta riciclabile.

Vuoi fare la scelta giusta?

Usa detersivi ecologici “veri” e riutilizza il contenitore in plastica più volte e più volte.

Una volta esaurito il flacone buttalo nella raccolta della plastica e così eviterai di inquinare inutilmente.

Altro che foglietti di detersivo. E microplastica.

PS: ogni detersivo ecologico Verdevero lo trovi anche nel formato ricarica ZEROSPRECHI da 4 litri. Il contenitore ZEROSPRECHI ce lo puoi rendere tramite il servizio di – VuotoarenderWEB – e noi riutilizzeremo il contenitori per riempirlo nuovamente del tuo detersivo ecologico Verdevero.
In questo modo ZEROSPRECHI e ZERO plastica sprecata.

Trovi le nostre ricariche ZEROSPRECHI qui: https://www.verdevero.it/categoria-prodotto/detersivi-alla-spina/

Detersivi in Fogli: Perché Verdevero Sceglie la Sostenibilità Autentica ultima modifica: 2024-01-08T15:30:59+01:00 da Davide Tamanini

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