I detersivi biodegradabili non per forza sono ecologici.
Sembra un controsenso ma non lo è.
Hai mai letto sull’etichetta di un detersivo “biodegradabile oltre il 90%”?
Di certo si. Ma ti sei mai chiesto cosa voglia dire?
Potrebbe far pensare che il prodotto con riportata questa dicitura sia ecologico.
MA NON E’ PER FORZA COSI’.
La biodegradabilità è una proprietà delle sostanze organiche e di alcuni composti sintetici, di essere decomposti dalla natura. Ma esistono diversi tipi di biodegradabilità:
- biodegradabilità aerobica primaria. Si tratta della trasformazione di un tensioattivo da parte di microrganismi in condizioni aerobiche, ossia in presenza di ossigeno. Si tratta di una prima “rottura” delle molecole ma non della loro completa degradazione. Questa è anche la biodegradabilità considerata nel DL 136 del 26/4/1983, ormai non più in vigore, a cui faceva riferimento la dichiarazione “Biodegradabile oltre il 90%”riportata in etichetta dai detersivi. Un detersivo che soddisfi questo criterio non può essere considerato “ecologico”
- biodegradabilità aerobica totale. E’ il livello di biodegradazione ottenuto quando un tensioattivo viene eliminato completamente dai microrganismi in presenza di ossigeno che ne provocano la scomposizione in biossido di carbonio, acqua e sali minerali di qualsiasi altro elemento presente. E’ considerata soddisfacente “se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) misurato … è almeno del 60 % entro un termine di ventotto giorni…” (Reg.CEE 648/04). I detersivi che soddisfino questo criterio non possono ancora essere considerati “ecologici”
- biodegradabilità anaerobica. Un detergente che voglia andare oltre i criteri di biodegradabilità previsti dalla normativa generale e che voglia seguire le prescrizioni previste in materia da Ecolabel (marchio europeo di qualità ecologica) dovrà soddisfare anche questo criterio di biodegradabilità. “Tutte le sostanze tensioattive utilizzate nel prodotto devono essere biodegradabili in condizioni anaerobiche…” In sostanza un detersivo deve essere in grado di biodegradarsi anche una volte raggiunti i fanghi del letto di un fiume o di un lago. Appunto ambienti anaerobici, dove non c’è ossigeno. A questo punto un prodotto può essere considerato ecologico per la normativa europea Ecolabel.
Questo criterio è stato fatto proprio anche dal disciplinare ICEA sulla detergenza Eco Biologica. Ma non basta, ICEA considera anche altri fattori come quello del calcolo della tossicità di un prodotto per gli organismi acquatici (VCDTOX). Ma questo è un altro argomento.
Capito allora? Un prodotto biodegradabile non è per forza ecologico!
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