L’impronta ecologica è un indice statistico che misura quanta terra è necessaria per sostenere ognuno di noi con il proprio stile di vita.
In realtà la faccenda è un po’ più complessa ma ci basta questo per la nostra riflessione.
L’impronta ecologica ci dice se il nostro livello di consumo di risorse è sostenibile o meno.
In altre parole i nostri consumi vengono convertiti in superficie terrestre e marina necessaria a produrre i beni che consumiamo e ad assorbire i rifiuti che produciamo.
L’impronta ecologica dell’Italia è 4,15 ettari a persona, compresi i bambini.
Anche i bambini piccoli hanno una impronta ecologica molto alta; basta pensare a quanti rifiuti producono i loro pannolini usa e getta.
Sarebbe una buona pratica utilizzare pannolini lavabili o almeno pannolini usa e getta biodegradabili e compostabili. Questi ultimi possono essere smaltiti insieme ai rifiuti organici trasformandosi quindi in compost utile all’agricoltura.
Tornando all’impronta ecologica di ogni singolo italiano, proviamo a fare due conti.
In Italia siamo circa 61 milioni e disponiamo di 301.230 km quadrati. Abbiamo a disposizione 0.49 ettari a persona.
Ma abbiamo detto che la nostra impronta ecologica è 4,15 ettari.
Ci vuole in sostanza la superficie di otto Italie per produrre ciò che in un anno consumiamo.
La superficie dell’Italia non si allarga, forse è il caso di restringere i consumi?