Verdevero per il sociale e contro il greenwashing
Che cosa significa essere green al giorno d’oggi? E perché tra “essere green” e “fare greenwashing” c’è di mezzo il mare?
Non sono domande di semplice risposta e ce le siamo poste moltissime volte.
La risposta che ci siamo dati è che essere green significa per noi pensare a un modo etico di vivere, non solo producendo prodotti ecologici, ma anche attraverso azioni concrete che vanno aldilà della detergenza.
Essere green significa fare delle azioni che riducono il più possibile l’utilizzo di prodotti con imballaggi e, in generale, ciò che è superfluo: personalmente vivo con in testa questa domanda “Ma mi serve davvero ciò che sto acquistando?”; “Che impatto ha questa mia azione la fuori?”.
Spesso e volentieri la risposta è che il mio impatto è tanto, non solo materialmente parlando, ma anche, diciamo, energeticamente.
Ciò che ho compreso in questi anni è che essere green va aldilà dell’acquisto e del prodotto: per noi di Verdevero significa comportarsi in un certo modo, essere gentili con le persone, trattare eticamente i nostri clienti e anche nella sfera privata, rispettare le regole e gli spazi comuni, fare volontariato, insomma tutta una serie di comportamenti virtuosi davvero.
A cosa serve produrre prodotti ecologici, e poi mi comporto male con i membri della mia famiglia, inquino il bosco, e consumo senza un minimo di criterio?
O ancora tratto male i miei dipendenti, non rispetto le idee altrui, tento di imporre sempre e comunque il mio punto di vista?
A quel punto sarebbe solo greenwashing, e noi desideriamo discostarci da questo modo di fare impresa.
Essere green è una posizione dell’anima, non un prodotto. Fare greenwashing è vendersi per ciò che non si è.
La strada è molto lunga, ma noi ci crediamo, da oltre 10 anni: per noi essere etici nella vita è un fine, e questo ha portato Verdevero negli anni a cambiare moltissimo.
Anche dolorosamente, non lo nascondo.
Le scelte a volte si pagano caro… ma così è!
Ci siamo chiesti spesso, e ci chiediamo continuamente, come portare tutto questo in azienda e ancora di più nei prodotti, e una delle risposte che ci siamo dati la voglio condividere con te che hai avuto voglia di leggere questo papiro!
Compra sociale ed etico
Siamo veramente orgogliosi di dichiarare che tutti i nostri prodotti sono frutto di scelte anche nel sociale: i detersivi Verdevero sono “Buy Social”, ossia prodotti da economia carceraria.
Cosa significa questo?
Che il detersivo che ti arriva comodamente a casa è stato confezionato presso la Casa Circondariale di Trento, una realtà che vede impegnati i detenuti in percorsi di formazione e di inserimento lavorativo, accompagnati da tutor appositamente formati.
I flaconi dei prodotti Verdevero che adesso sono sulla tua lavatrice, o sotto il tuo lavandino, sono riempiti ed etichettati dai detenuti della Casa Circondariale di Trento, e anche la gestione della merce per la spedizione finale nel nostro magazzino è compito loro: queste attività aiutano i detenuti a dare un senso al periodo trascorso in carcere.
Il denaro guadagnato con il lavoro permette loro di contribuire alla quota di mantenimento obbligatorio richiesta dall’amministrazione penitenziaria e di provvedere alle proprie necessità personali, senza dipendere dalla famiglia, recuperando così dignità e speranza.
Le competenze acquisite potranno contribuire, una volta terminata la detenzione, a rientrare nel mondo del lavoro e diminuire il rischio di rientrare in circuiti criminali.
Se acquisti da noi lo sai, e lo hai visto anche con i tuoi occhi – perché per noi questo è un vero e proprio fiore all’occhiello – l’adesivo attaccato alla scatola che ti porta a casa i detersivi…
Aiutare, essere utili alla società, essere utili all’evoluzione umana per noi è un grande fine e lo facciamo attraverso un prodotto certamente, ma dentro al pacco che ti arriva a casa non trovi solo un liquido sostenibile che non fa male a te e all’ambiente, ma anche un prodotto che ha dato una mano ad altre persone, a un bosco, a degli animali, all’intera evoluzione umana!
Per questo ti ringraziamo, perché in questo grande circolo virtuoso ci sei anche tu.
Giulia Landini e Fabrizio Zanetti