Il bicarbonato di sodio è un sale dalle mille possibilità d’impiego, comunemente utilizzato in moltissimi ambiti, domestici e non. Normalmente lo si trova in soluzione nelle acque sotterranee o superficiali, ma è possibile rinvenirlo anche in forma di cristalli che opportunamente trattati portano ad una polvere cristallina bianca, comunemente commercializzata.
Vediamo insieme cos’è il bicarbonato di sodio, in quali settori d’uso trova spazio e dove acquistarlo!
Dal natron al chimico belga Solvay
I primi a scoprire uno dei composti derivati dal bicarbonato di sodio furono gli Egizi. Osservavano facilmente che sulle sponde del Nilo, quando l’acqua evaporava, rimaneva un residuo biancastro e polveroso. Sperimentando con esso scoprirono che questo sale aveva enormi potenzialità essiccanti: non per caso, i corpi dei faraoni e dei dignitari passavano in un bagno di natron oltre due mesi per venire completamente asciugati prima di procedere con la mummificazione e la sepoltura.
Quando i Romani iniziarono ad intrattenere rapporti commerciali con la potenza medio-orientale cambiarono il nome del sale natron in natrium, secondo la dicitura latina. Questo passaggio culturale è evidente ancora oggi nella scelta del simbolo chimico del sodio: Na, per l’appunto.
Fino al 1700 l’uso del bicarbonato non divenne particolarmente popolare, per via dei costi di estrazione. Come per tutti i sali, infatti, l’estrazione poteva avvenire solamente per evaporazione dell’acqua. Il processo era così costoso che lo stipendio veniva chiamato anche “salario” proprio perché veniva pagato in sale, materia prima preziosissima e spesso riservata alla popolazione nobile o ricca.
Con la Prima Rivoluzione Industriale del 1700 il chimico francese Lavoisier individuò alcuni dei processi chimici all’origine della produzione naturale del bicarbonato di sodio, mirando a semplificarli e a renderli accessibili anche a livello industriale.
Il metodo Solvay per produrre il bicarbonato di sodio
Non molti anni dopo fu il chimico belga Ernest Solvay ad individuare un procedimento produttivo economico e funzionante per il bicarbonato di sodio, a cui diede il proprio nome.
Fino a pochi anni prima il metodo usato era detto “di Leblanc”, ma non solo i suoi costi erano più elevati, ma durante la produzione si liberavano nell’ambiente composti tossici come il solfuro di calcio o l’acido cloridrico.
Il metodo Solvay, poi esportato in tutte le produzioni del mondo e ovviamente anche nell’omonima impresa (con sede in Italia a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno) consiste nel far passare una soluzione di cloruro di sodio in ammoniaca e anidride carbonica. I prodotti di questa reazione sono il cloruro di ammonio e, per l’appunto, un bicarbonato di sodio di purezza pari a circa il 75%.
Se si desidera ottenere bicarbonato di sodio puro, per scopi finali differenti, è necessario invece far reagire carbonato di sodio, acqua e anidride carbonica. In questo caso, l’intera massa prodotta è al 100% bicarbonato di sodio.
Entrambi i prodotti sono d’uso comune, e assolvono a funzioni differenti a seconda del tipo di preparazione che si ricerca. Il bicarbonato di sodio è facilmente identificabile nelle etichette dei cibi, dei farmaci e dei prodotti per la pulizia come additivo “E 500”.
I campi di impiego del bicarbonato di sodio
Le proprietà chimiche del bicarbonato di sodio vengono impiegate in numerosi settori: da quello alimentare alla farmacologia, fino ai prodotti per pulire e alla cucina. Vediamone insieme qualcuno!
I farmaci
Il bicarbonato di sodio reagisce alla presenza di soluzioni acide producendo effervescenza. Questo impiego è classico nella produzione di alcuni farmaci che vadano trasferiti da una bustina o da una compressa in un bicchiere d’acqua. Non per caso la maggioranza di questi prodotti è aromatizzata al limone o all’arancia: l’acidità di questi aromi innesca la reazione di effervescenza.
Considerando che il bicarbonato è una sostanza basica, che cioè limita l’effetto degli acidi, viene anche incluso in moltissime preparazioni farmaceutiche che cercano di ridurre l’acidità di stomaco e i sintomi delle indigestioni.
Fa parte anche del kit di primo soccorso nelle aziende che si occupano della manipolazione degli acidi: se qualcuno dei lavoratori si bruciasse con la sostanza acida, abbondanti quantità di bicarbonato limiterebbero l’azione dell’acido sulla pelle prevenendo danni profondissimi.
In cucina
Il bicarbonato di sodio viene aggiunto alle preparazioni dolciarie come agente lievitante. Per innescare l’effervescenza è necessario che il composto sia acido: questo effetto si ottiene con gli aromi, gli ingredienti di base oppure con altri agenti come il cremor tartaro o il lievito istantaneo, in cui acido e base sono già perfettamente dosati.
La famosissima “Idrolitina”, la polvere bianca che rende frizzante l’acqua naturale e che si usava comunemente prima dell’introduzione in commercio di bevande gassate, è a base di bicarbonato e sostanze debolmente acide che innescano l’effervescenza.
Se il sugo di pomodoro o il caffè ti sembrano troppo aciduli puoi usare una punta di bicarbonato di sodio per correggerne il PH e renderli più gradevoli.
Bicarbonato di sodio per la cura della persona
Nel settore della cura per la persona il bicarbonato di sodio trova moltissimi usi.
Per le sue proprietà sbiancanti viene ancora oggi incluso in alcune paste dentifrice, che producono un effetto leggermente abrasivo e rendono più candido il sorriso. Questo tipo di prodotti, o l’uso del bicarbonato di sodio puro come dentifricio, dovrebbe essere comunque limitato nel tempo per evitare di aggredire lo smalto e causare danni permanenti a denti e gengive.
La proprietà abrasiva del bicarbonato può essere utilizzata anche per effettuare uno scrub delicato sul viso o sul corpo. È necessario creare una pasta con bicarbonato e un olio, per esempio di mandorle, e massaggiare con vigore sulle zone più secche come ginocchia, gomiti o talloni. Ripetendo il procedimento con regolarità la pelle avrà un aspetto più uniforme e compatto, senza aree screpolate.
Per molti anni il bicarbonato di sodio fu anche usato per cosmetici dedicati alle donne afroamericane, che desideravano schiarire la propria pelle e assomigliare maggiormente alle donne caucasiche. Per fortuna, questo tipo di pratica è ormai caduta in disuso e anzi, la bellezza etnica viene sempre di più valorizzata dalle case cosmetiche con colorazioni, formulazioni e prodotti che sottolineano le peculiarità di ogni occhio, bocca o incarnato.
Pulizia domestica
Il bicarbonato di sodio si può usare anche in casa per compiere numerose azioni di pulizia quotidiana. E’ possibile scegliere formulazioni in purezza oppure detergenti già pronti che contengano una percentuale di questa sostanza.
Il bicarbonato di sodio si può usare anche per:
- Assorbire ed eliminare gli odori dalle posate, dai piatti o dal frigorifero
- Pulire una pentola dal fondo bruciato
- Per ridurre la durezza dell’acqua di lavaggio della lavatrice
- Come antiruggine, a patto che mescolarlo con una sostanza acida come l’acido citrico o l’aceto
- Per sbiancare le superfici dure e resistenti come la ceramica
Dove acquistarlo e come sceglierlo
Il bicarbonato di sodio è una sostanza facile da reperire in commercio.
Il grado di purezza è sempre esplicitato sulla confezione. Generalmente, il bicarbonato più puro viene impiegato in campo farmaceutico e sanitario, per controllare meglio le possibilità reazioni chimiche durante la produzione.
Online, in negozi specializzati o al supermercato si trova un bicarbonato addizionato con altre sostanze dall’azione conservante che lo preservano dall’umidità e dalla proliferazioni di germi, ugualmente sicuro ed efficace per tutte le operazioni di pulizia, per la casa, per la bellezza e per preparare pane e prodotti di pasticceria: basta leggere con cura l’etichetta e seguire i suggerimenti d’uso indicati sulla confezione.